Ternana-Taranto, il cuore pulsante da Sant’Erasmo al mar Piccolo

Carpi-Ternana alla ventiduesima. E il Taranto, Viareggio-Taranto qualche centinaia di chilometri più in là. Alla ventitrè gli umbri a Benevento, allo Iacovone arriva il Carpi. Flusso lineare, da calendario. Basta tenere la conta dei calci d’angolo, a volte. E segni. segni su taccuino che al 20′ Rantier litiga col pallone sottoporta. O che Sinigaglia al 44′ calcia alto da due passi. Osservi e riporti.

Osservi e riporti senza perdere di vista Mimmo Toscano – che attento così, in panchina, sembra stia studiando la manovra salva-Italia – o Davide Dionigi mentre si sbraccia. E si sbraccia che pare voglia chiamare a raccolta tutta Taranto. Dettagli, incidenze. Un occhio al campo, l’altro in curva. Per rendicontare. In equilibrio, la penna si fa filtro tra i minuti che si perdono e quelli che seguono. Una traversa, due sciarpe, tre fuorigioco, quattro parate decisive, cinque minuti di recupero. Allora Chiaretti, ma che ha fatto Chiaretti? E Nolè, meno male che c’è Nolè.

E segni. La capolista, il capoverso. E segni: la fede, la maglia, il sudore, il coro, l’onore. E Terni di notte, mentre fai di conti provi a infilarci che Terni di notte, da Sant’Erasmo, pare una bomboniera. Invece, invece a stento metti giù che Ambrosi 7,5: decisivo in almeno tre circostanze. E Taranto. Il mar piccolo di Taranto ti fa da obiettivo per mettere a fuoco. Lambire gli odori della chimica pesta, eccome che vorresti. Invece, invece chiedono sintesi e oggettività. Allora Prosperi, Prosperi 7: capitano baluardo, trascinatore. Il fiato, lo vedi il fiato?

Mentre si inerpica a fare pan dan col freddo cane di gennaio e febbraio. Lo vedi il fiato che fa pan dan col cielo ghiacciato mentre la Est – di là – e la Nord – di qua – diventano mercato di colori primari e secondari per comporre l’infinito mondo. Pare tutto lì, l’universo tra Taranto e Terni. E scrivi. Un traversone, due ammoniti, tre cambi, quattro contrasti, cinque uomini in fuorigioco.

Carpi-Ternana alla ventiduesima. E il Taranto, Viareggio-Taranto qualche centinaia di chilometri più in là. Alla ventitrè gli umbri a Benevento, allo Iacovone arriva il Carpi. Flusso lineare, da calendario. Ma poi. Poi. Arrivi al punto in cui l’equidistanza che fa da corredo all’approccio verso eventi e situazioni non basta più. E’ Ternana-Taranto ma si sarebbe potuto anche invertire che sarebbe cambiato ben poco.

E lo Iacovone, e il Liberati. Diventano inchiostro per scrivere la storia. Responsabilità, calore: la maglia, il sudore, il coro, la fede, l’onore. Dentro Taranto. Dentro Terni. Nelcuore pulsante del blu e del verde. A farsi memoria che racconta la Storia. Piccola e Grande. Piccola e Grande come la trafila dell’operaio di via Leopardi a Terni, come la dignità del dipendente di via Ancona a Taranto.

Basta tenere la conta dei calci d’angolo, a volte. E segni. Ma a volte no, a volte non basta. Perchè per fortuna è calcio e basta. Ma poi. Poi non è solo calcio. Allora è parso opportuno che Ternana-Taranto la potessero raccontare la passione tinta di rossoverde di un amico ternano, il calore intriso di rossoblu di un collega tarantino. Come cuore che pulsa. E pulsa per davvero. E quel che hanno scritto sarà il nostro personalissimo pre partita di Ternana-Taranto. Venerdì 24 febbraio 2012.

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