Calcioscommesse l’ex Piacenza Sbaffo confessa, paura di Gervasoni

Altra confessione da parte di un calciatore nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse nel corso del processo sportivo al Foro Italico di Roma.

Stavolta ad ammettere responsabilità diretta nel tentativo di combinare l’esito delle partite è l’ex calciatore del Piacenza Alessandro Sbaffo che coinvolge anche il giocatore del Livorno Pasquale Schiattarella nella tentata alterazione della gara Livorno-Piacenza del 14 maggio 2011.

Le parole di Sbaffo:

“Ho incontrato De Lucia e Schiattarella e gli ho chiesto se ci lasciavano vincere la settimana dopo a Livorno. De Lucia mi rispose che dovevano andare ai play off e quindi mi ha dato subito risposta negativa, dicendo che c’avrebbe pensato lui a parlare con Gervasoni. Schiattarella era lì ma non ha parlato. Gervasoni, dopo la partita Piacenza-Sassuolo mi disse di incontrare De Lucia in una discoteca di Porto Recanati perchè io sono di lì. Mi recai quindi nel locale di mio padre e il barista mi disse che il Livorno e De Lucia erano a cena al ristorante Acapulco e li raggiunsi lì perchè non avevo voglia di andare in discoteca”.

Stando al racconto del diretto interessato, Sbaffo non avrebbe avuto alcun beneficio dalla combine ma avrebbe accettato di farsi portavoce di Gervasoni solo per paura:

“Avevo paura, tornando a Piacenza, della reazione di un personaggio carismatico come Gervasoni e quindi ho accettato. Ero un ragazzo che giocava poco e non contavo niente e volevo accettare la richiesta di uno dei componenti più importanti”.

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