Foggia sorride per i tre punti e i 90 anni di storia

FOGGIA-CAVESE 2-1

US FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Candrina, Rigione, Romagnoli, Regini; Kone, Burrai (84’ Palermo), Laribi; Varga (50’ Cortese), Sau (57’ Salamon), Insigne. A disp. Ivanov, Caccetta, Torta. All. Zdenek Zeman.

SS CAVESE (4-3-3): Pane; Ciano M., Troise, Cipriani, Sirignano; Alfano, Bacchiocchi, Di Napoli (65’ Turienzo), Ciano C. (65’ Citro), Schetter, Bernardo (60’ Sifonetti). A disp. Botticella, D’orsi, Quadrini, Zampa. All. Marco Rossi.

ARBITRO: Andrea Coccia di San Benedetto del Tronto (Paglione-Cursio)

MARCATORI: 59’ Insigne, 85’ Insigne (F); 88’ Turienzo (C)

AMMONITI: Candrina, Laribi, Salamon (F); Alfano (C)

NOTE: Giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 5.025 per un incasso di € 74.398 (rateo abbonati più paganti). Angoli 4-2. Recupero 1’ pt; 4’ st.

Il Foggia chiude bene il 2010 battendo 2-1 la Cavese dopo due sconfitte consecutive e si fa un bel regalo nel giorno dei festeggiamenti per il novantennale. Riprende così il cammino verso i play-off interrottosi bruscamente dopo la doppia sconfitta contro Taranto e Cosenza. Merito di una doppietta di Lorenzo Insigne, senza dubbio il giocatore più atteso in questa giornata. Allo Zaccheria c’è il pubblico delle grandi occasioni, Foggia non vuol perdere l’appuntamento con la storia: rivedere calcare il prato dello stadio per un giorno Kolyvanov e altri beniamini della sua recente storia calcistica.

La cronaca – Il Foggia parte aggressivo e cerca subito la profondità per i suoi attaccanti, ma la Cavese si difende con ordine e chiude tutti gli spazi. La prima vera chance per il Foggia capita sui piedi di Insigne che alla mezzora aggancia in area e prova una semi-rovesciata che finisce a lato. I satanelli appaiono più intraprendenti, mentre la Cavese ci prova soprattutto su contropiede, come al 32’ quando Schetter colpisce forte ma centrale e per Santarelli è un gioco da ragazzi.

Nella ripresa allo Zaccheria passerella per i vecchi giocatori: da Vittorio Nocera a Roberto Carannante, passando per Igor Kolyvanov, Peppino Pavone, Franco Mancini, Fabio Fratena, Giuseppe Colucci, Maurizio Codispoti, Cataldo Gambino, Vincenzo Faleo, Carmine Buonpensiero, Pellegrino Valente, Carmine Caravella, Paolo De Giovanni, Stanislao Bozzi, Vito Petruzzelli, Vincenzo Tavarilli, Guglielmo Ferrante, Peppe Di Bari e chiudendo con la coppia di allenatori più longeva di tutti i tempi: Zdenek Zeman e Vincenzo Cangelosi. I festeggiamenti sembrano caricare i giocatori rossoneri che partono in quinta nella ripresa. Al 59’ il Foggia è in vantaggio: Insigne controlla in area, parabola spettacolare sul secondo palo su cui Pane non può far nulla. Marco Rossi gioca tutte le carte, dentro Turienzo, Citro e Sifonetti rispettivamente per Di Napoli, Ciano C. e Bernardo. La Cavese si getta più frequentemente nella metà campo avversaria e prova a sfruttare soprattutto le mischie su calcio piazzato. La Cavese però ben presto termina la benzina nelle gambe e al 85’ Insigne mette i titoli di coda sulla gara: contropiede fulminante, rasoterra che supera di nuovo Pane e mette in cascina il risultato. Chi pensa però ad un finale tranquillo si sbaglia perché a tre minuti dalla fine gli ospiti si rifanno sotto: tiro di Bacchiocchi dalla distanza, Santarelli si salva come può ma sulla ribattuta si avventa Turienzo e mette dentro. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma, la Cavese si riversa con disperazione nella metà campo del Foggia ma non c’è nulla da fare: i rossoneri battono meritatamente i campani e si regalano un Natale sereno. Nel dopo-gara Casillo presenterà il nuovo stadio, una superficie di circa 35 ettari che sorgerà tra un paio d’anni in via San Severo, una struttura imponente, dal design ultrainnovativo del valore di 160 milioni di euro.

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