ANDRIA – TARANTO 0-0
- ANDRIA: Spadavecchia , Fazio, Di Bari (72’ Nicolao), Sibilano, Ceppitelli, Statella, Paolucci, Coletti, Carretta, Del Core (82’ Minesso), Anaclerio (58’ Cozzolino). Allenatore: Papagni.
- TARANTO: Bremec, Sosa, Migliaccio (48° Coly), Colombini, Giorgino, Di Deo, Garufo, Sabatino, Girardi (68’ Sy), Rantier (80’ Guazzo), Chiaretti. Allenatore: Dionigi.
Arbitro: Coccia di S. Benedetto del Tronto 6
- Note: serata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti Migliaccio (T), Coletti (A), Del Core (A), Colombini (T), Sabatino (T), Coly (T). Angoli 4-2 per il Taranto. Spettatori 4000 circa.
Era una delle gare più attese della stagione. Un derby che da sempre ha caratterizzato la storia dei due club ma alla fine nessun vincitore né vinto almeno in campo, perché sugli spalti sono gli oltre 5000 a conquistarsi la palma di protagonisti vincitori. Andria e Taranto danno vita ad una gara tosta, ma alla fine nessuno la spunta. Soprattutto nella ripresa, i padroni di casa hanno le occasioni migliori ma un attento e decisivo Bremec, nega la capitolazione ai suoi. La classifica sostanzialmente non cambia, anche se la vittoria in contemporanea del Foligno contro l’Atletico Roma, risucchia gli azzurri nella zona rossa.
Il toto formazione, per quanto riguardava gli azzurri, ha tenuto banco per giorni interi. La curiosità di tutti riguardava il neo arrivato Cozzolino. Mister Papagni però, non gli ha affidato dal primo minuto le fatiche dell’attacco. Dall’inizio è infatti Gigi Analcerio a far coppia con l’inossidabile Del Core in avanti. Per il resto le novità più lampanti riguardano il recupero di Sibilano in difesa e la presenza di Di Bari sulla sinistra a sostituire l’indisponibile Di Simone. Nelle fila ioniche,invece, tanti gli ex andriesi. Si parte dalla panchina con quel Davide Dionigi che ha chiuso la carriera proprio nella città di Federico. In campo però c’è solo l’esterno Chiaretti, con Ousmane Sy relegato in panchina.
La cronaca – Sostanzialmente equilibrata la prima frazione. Azioni pericolose da una parte e dall’altra se ne vedono poche, conta più l’agonismo e l’intensità. Tutto questo va a discapito dello spettacolo, ma le due compagini si sono annullate a vicenda. L’Andria tende a fare la partita, con il Taranto che cerca il contropiede. Ceppitelli al 14° prova la via della rete con una girata di testa ma la mira è sbagliata. Dopo 3 minuti risponde Girardi, ma il suo colpo di testa è debole e la presa si rivela facile per Spadavecchia. L’azione più pericolosa dei primi 45 minuti è comunque targata Andria e si registra al minuto numero 28. Cross da sinistra a destra di Di Bari che trova pronto Statella alla conclusione al volo da posizione defilata; tentativo pregevole ma poco fortunato perché la sfera termina a lato di poco per la disperazione degli oltre 5000 sugli spalti. La gara scivola via veloce, sui binari di assoluto equilibrio. Così si va al riposo con uno 0 a 0 tutto sommato giusto.
La seconda frazione comincia senza novità per entrambe le squadre. Il primo cambio lo opera mister Dionigi al 3° quando, in uno scontro di gioco perde Migliaccio: al suo posto entra Coly. Dopo un tiro di Garufo senza troppe pretese, arriva il momento per Cozzolino di debuttare in maglia azzurra. E’ esattamente il minuto numero 13 quando il neo arrivato sostituisce un applaudito Anaclerio. Non cambia assetto l’Andria che prova a farsi sotto con una punizione potente e precisa di Coletti, ma Bremec è sempre attento e non ha difficoltà nella presa. Al 21° entra Sy sul terreno di gioco e dopo un solo minuto dal suo ingresso, avrebbe la palla del possibile vantaggio ma l’uscita di Spadavecchia è ottima e sventa la minaccia. Da questo momento comincia un’altra gara. L’Andria carbura e capisce che può osare; quando lo fa è davvero pericolosa. Nel giro di 180 secondi confeziona 2 occasioni clamorose. Nella prima, uno schema da corner porta ancora Statella a calciare al volo dal limite dell’area; la conclusione è perfetta ma Bremec compie un autentico miracolo. Al 25° invece, un contropiede fulmineo portato avanti da Cozzolino e Del Core mette Carretta solo davanti all’estremo ospite ma l’esterno azzurro non ha la freddezza giusta e tira debolmente agevolando la presa del numero 1 tarantino. Disperazione sul volto del giovane Carretta e di tutti i supporters sugli spalti. L’Andria continua a spingere ma il Taranto è attento e non si lascia sorprendere. Entra anche Minesso per Del Core a dare più vivacità alla manovra offensiva, ma il Taranto non crolla e, nell’ultimo dei 4 minuti di recupero, per poco non beffa l’Andria. Una conclusione da fuori di Di Deo impegna severamente Spadavecchia che è bravissimo ad opporsi. Poco dopo l’arbitro fischia la fine di un derby combattuto! Tra 6 giorni si va a Foligno, dove i 3 punti sarebbero preziosissimi considerato l’arrivo della Nocerina tra 15 giorni.
Fonte: Ufficio Stampa Andria