Carlo Gervasoni, ne corso degli interrogatori avvenuti a Cremona davanti al gip, ha fatto i nomi dei calciatori con cui avrebbe raggiunto accordi per manipolare le patrtite di calcio e indica nel dettaglio anche le gare oggetto di combine. L’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse man mano si allarga e, a ciò, contribuisce di diritto anche il difensore del Piacenza che, davanti al pm Roberto di Martino, ha tracciato un excursus complessivo rispetto al proprio ruolo all’interno della vicenda.
Tra le gare indicate da Gervasoni, la prima è Pisa-Albinoleffe risalente al 7 marzo 2009: in questo caso, il calciatore coinvolge anche il difensore Conteh e parla di una marcia indietro dei tesserati dell’AlbinoLeffe Narciso e Cellini. Quel che ha raccontato ai magistrati è che, in quell’occasione,
“Narciso e Cellini decisero di lasciare perdere ma gli slavi si fecero vivi e allora aderimmo alla proposta, pur senza l’accordo di Narciso e Cellini ma coinvolgendo anche Careni. Se non ricordo male, in base agli accordi con gli slavi dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Ricordo che Conteh fece un fallo da rigore che venne trasformato. Se non ricordo male, gli slavi ci avevano anticipato 15mila euro a testa. Non mi risulta che sia coinvolto il Pisa”.
Si passa poi a Salernitana-Albinoleffe del 18 aprile 2009: vinsero i campani per 4-2. Dal racconto di Gervasoni:
“Nell’occasione aderirono all’accordo oltre a me e a Carobbio, Narciso, Serafini e Ruopolo. Anche in questa circostanza la somma complessivamente percepita fu di 90mila euro e non ci fu coinvolgimento della Salernitana”.
Si prosegue con Frosinone-Albinoleffe del 9 maggio 2009 (finì 2-0) ma la combine non riuscì. Gervasoni dixit:
“Nell’occasione avevamo concordato un over 2,5, ma il risultato non venne conseguito. Aderirono all’accordo, oltre a me e Carobbio, Coser e Ruopolo. Gli slavi ci avevano assicurato una somma che dovemmo restituire dato l’esito della gara. Altra partita combinata fu Albinoleffe-Ancona, l’ultima giornata del campionato 2009-2010, che perdemmo per 4-3″.
Per questa gara, il difensore coinvolge anche tre giocatori che allora militavano nell’Ancona: Colacone, Marco Turati e Salvatore Mastronunzio. La disamina va avanti con Piacenza-Albinoleffe del 20 dicembre 2010. Dal racconto di Gervasoni:
“Io ero alla Cremonese. Ricordo che Cassano, portiere del Piacenza, quando io fui trasferito a questa squadra, mi disse che l’incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Secondo il predetto erano d’accordo sia i giocatori che le società, tant’è che Cassano scommise una certa cifra tramite Zamperini, mentre anche i fratelli Cossatto mi riferirono che avevano a loro volta scommesso una somma di denaro dopo avere ricevuto conferma dell’avvenuta manipolazione della partita grazie a Rickler e Passoni“.
Si passa poi alle partite del Mantova: Gervasoni ha ammesso responsabilità per Brescia-Mantova (2 aprile 2010) per la quale partita tira in ballo anche Alessandro Pellicori, per Cittadella-Mantova (con Pellicori e Fissore), per Salernitana-Mantova (2 maggio 201), per Empoli-Mantova (con Fissore e Pellicori), per Grosseto-Mantova (15 marzo 2010). Ancora lui di mezzo nelle partite: Siena-Piacenza (19 gennaio 2011), Piacenza-Pescara (9 aprile 2011), Chievo-Novara di Coppa Italia 2010.
Tra i nomi dei calciatori di serie A coinvolti, Gervasoni ha fatto quelli di Mauri della Lazio, Milanetto del Genoa, Benassi e Rosati del Lecce. Nel dettaglio, le gare di cui ha parlato in merito alla massima serie sono: Palermo-Bari del 7 maggio 2011 (2-1)
“il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto: si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita, in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che sempre secondo quanto lui mi riferì, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non fu raggiunto perchè Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine”.
Ancora, Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 terminata 4-2, dal racconto di Gervasoni:
“Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra”.
Si passa a Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 (2-4):
“Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero di nuovo in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente, avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benassi e Rosati“.