Interviste Andria – Piacenza 1-0, Guzman: “La contestazione non c’entra”

E sono sei: il Piacenza ha messo in cascina ad Andria la sesta sconfitta della stagione e si è vista scavalcata in graduatoria proprio dai pugliesi a cui manca, per altro, una gara da recuperare.

Per gli emiliani si è trattato di un ko amaro e preoccupante non solo per l’insufficiente prestazione messa in mostra ma anche per l’incapacità di sfruttare la superiorità numerica di oltre un tempo in seguito al doppio giallo a Del Core, autore della rete decisiva.

Nel corso dell’intervallo della gara, con il punteggio già sbloccato, mister Monaco aveva detto di non poter giudicare nè l’occasione del rigore nè quella dell’espulsione per l’eccessiva distanza rispetto alla zona nevralgica del campo; il tecnico dei locali, Di Meo, si era detto imbufalito per una espulsione a suo dire ingiusta e aveva manifestato preoccupazione per il proseguo dell’incontro da giocarsi in dieci contro undici.

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Interviste Avellino – Como. Bucaro: “Dobbiamo salvarci, non vincere il campionato. Gara diversa da quella di Benevento”. Ramella: “Meritavamo noi, il gol di Zullo era regolare”

Avellino – Como diretta web

Pre partita Avellino – Como:

Ernestino Ramella a Sportitalia:

“Confermo, sono stato un attaccante di serie A. Ho militato nel Varese e l’anno scorso sono stato premiato per essere stato l’ultimo a segnare con la maglia dei lombardi in serie A. Rispetto alla sfida di stasera, so che le statistiche dicono che siamo due squadre poco propense al pareggio, non abbiamo mezze misure. Noi abbiamo cambiato modulo un paio di volte per via degli infortuni. Anche oggi mancano Toledo e Lewandowski, cercheremo di non rimpiangerli. Affrontiamo una squadra agguerrita che viene da due risultati importanti. Proporremo il 4-3-3 con l’intenzione di fare la partita, provo a vincere la gara con gli esterni che devono tagliare e allargarsi per giocare l’uno contro uno”.

Fine partita. Conferenza stampa Ramella:

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Lanciano, Mrs Maio & Mr. Turchi

Interessante l’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – edizione 18 novembre – da Valentina Maio, presidente del Lanciano calcio dal maggio 2008. Sulle maniere con cui appellarla, ci si sbizzarrisca: Lady capolista, visto l’andazzo della squadra, andrebbe più che bene.

La ventottenne, oltreché esempio positivo di un mondo che apre ai giovani, è al contempo simbolo di un universo femminile in grado di farcela – e bene – laddove investito di responsabilità importanti. Scalare i vertici del panorama calcistico è, del resto, difficile il doppio se è vero – come lo è – che resta, quello del pallone che conta, ambiente intriso di maschilismo puro.

Non solo, la Maio si trova a vivere – e superare con facilità, perché chi ama, direbbe Benigni, ha sempre ragione – anche il conflitto di dirigere il club nel quale milita un certo Manuel Turchi, che proprio indifferente non le è da ormai 10 anni. I due, infatti, sono marito e moglie.

A stralci, proponiamo i contenuti di una intervista che è parsa, lo si ribadisce, piacevole e ricca di spunti che sanno entrare nel contesto del calcio e trascendere per spaziare altrove.

IL MOTTO E LE COSE DETTE

“Il calcio mi ha insegnato che due più due fa quattro e, proprio perché nel 2008 avevo detto che in quattro anni saremmo arrivati in B e non ci siamo riusciti, ora non sogno più e dico che l’obiettivo di quest’anno è la salvezza. A maggiuo avevo messo la rosa in vendita: ero delusa. Poi ne abbiamo venduti 11 e siamo ripartiti da due assiomi: la forza dei giovani e l’esperienza di chi conosce la categoria”.

IL CONSORTE

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La Ternana di Toscano verso Monza: “Non guardiamo la classifica”

Ha superato anche la delicata trasferta di Ferrara pareggiando 0-0 contro la Spal e resta in vetta alla classifica in attesa della prossima gara, che vedrà la Ternana impegata sul Brianteo di Monza: i rossverdi di Domenico Toscano, che finora ha nnocollezionato 24 punti ed è imbattuta in casa, ha collezionato  7 vittorie e tre pareggi in virtù di una seconda parte di questo scorcio di campionato davvero impeccabile.

Nell’ultimo periodo sembra lievemente in affanno o, quantomeno, nella naturale condizione di rifiatare: inutule ribadire che non sempre si può correre in un campionato delicato e ostico come quello della Prima Divisione ma dopo la bella vittoria di Avellino sono arrivati due pareggi che frenano (pochetto) l’entusiasmo.

Guardando la classifica non mutano le cose: gli umbri sono primi e guardano tutti dall’alto.

Però, lo spiega il mister:

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Pergocrema, rabbia Briganti: “Mi tutelerò”. Per ora, silenzio stampa

Tanto tuonò che venne il diluvio. Quello, stavolta metaforico e traslato al contesto della Lega Pro. La pioggia  a grappoli, nella circostanza, sono la caterva di reti (5) subite dal Pergocrema nel corso della sfida casalinga contro il Trapani.

A scatenare il diluvio, le decisioni contestatissime assunte nel corso del match dall’arbitro Penno, che ha concesso ai siciliani un rigore parecchio dubbio e contribuito in maniera significativa a sancire la doppia inferiorità numerica dei locali.

E’ esplosa, immediata, la rabbia del presidente Sergio Briganti nei confronti del direttore di gara. Le parole del presidente:

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Foligno, Magrini: “Ora daremo il 110%”

Il Foligno non decolla e guardando la classifica in questo momento della stagione vi è ben poco da stare tranquilli: il torneo è ancora lungo, sicuramente la squadra umbra ha pagato dazio anche per la penalità di quell’unico punto che è riuscito a cancellare con il pareggio della quarta giornata (nel 2-2 contro il Benevento). Poi, solo numeri da retrocessione: sette sconfitte, 16 reti subite che fanno della difesa la più perforata del campionato. Nonostante tutti questi aspetti negativi, il tecnico Lamberto Magrini continua a credere nella salvezza:

“Ci gira tutto storto, se guardiamo la graduatoria sembriamo dei brocchi, ma le partite vanno selezionate e analizzate bene. A Sorrento, per buona parte dell’incontro abbiamo tenuto testa ad una delle squadre migliori del girone. Il Foligno ha giocato, almeno fino al gol, con determinazione provando a far male agli avversari spingendo in fase offensiva. È questo ciò che chiedo alla squadra, di giocare sempre e comunque avendo fiducia nei suoi mezzi”.

Secondo Magrini la classifica non rispecchia i valori di ciò che ha fatto la sua formazione:

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Sorrento – Taranto, Dionigi e Ginestra già in partita

Come ha dichiarato lo stesso Davide Dionigi,

“la vera forza del Taranto è il gruppo”.

E’ questo il liet motiv di questo inizio di stagione in casa rossoblù: e allenatore, squadra e dirigenza lo stanno dimostrando settimana dopo settimana. Ne é un esempio l’ampio turnover a cui il tecnico ha sottoposto la squadra nei primi tre turni del campionato e che proseguirà nella trasferta di Sorrento di domenica.

Match insidioso, visto che quella campana é una delle squadre più attrezzate del girone A di Prima Divisione. Allo stadio Italia ci saranno diverse novità di formazione. Il tecnico modenese riproporrà Sosa in difesa: il giocatore, a riposo nell’ultimo match casalingo, prenderà il posto di Cutrupi e giostrerà con Coly e Prosperi, confermati.

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Iadaresta, l’idolo degli azzurrini alle Universiadi

Buona la prima per gli azzurrini alle Universiadi. L’Italia, guidata da Mr. Ripari, ha battuto con il risultato di 2-0 la Thailandia. La doppietta è stata firmata da Pasquale Iadaresta (7’ e 37’ del primo tempo). Entrambe le reti sono scaturite dai cross del capitano Oreste Sirignano. Gli azzurri scendono di nuovo in campo domenica 14 agosto contro l’Uruguay.
Ecco le prime dichiarazioni di Iadaresta, autore di una bella doppietta: “Devo dire che, nonostante sia alla mia seconda partecipazione alle Universiadi, l’emozione dell’esordio è stata fortissima. Non mi aspettavo di giocare in uno stadio colmo di gente”.

  • Come nasce la doppietta?

“Il primo gol è scaturito da una triangolazione tra Sirignano e Mora, il capitano è riuscito poi a crossarla al centro e io di testa ho anticipato il difensore mandando la palla nell’angolino alto. Il secondo gol, invece, nasce da un contropiede orchestrato in maniera perfetta sempre dal nostro capitano Sirignano che ancora una volta ha crossato dal fondo e sono riuscito ad arrivarci in spaccata avanti la porta segnando il gol della sicurezza”.

Un primo bilancio della tua esperienza cinese?

“Il primo bilancio è estremamente positivo, siamo davvero un gran bel gruppo, il clima che si respira nello spogliatoio è quello giusto, c’è un grande entusiasmo da parte di tutti e una grande partecipazione dal punto di vista umano con le autorità e i dirigenti locali. Ciò che mi ha colpito di più in Cina è stata la grande organizzazione sotto ogni punto di vista, tutto è pianificato nei minimi dettagli, i trasporti  sono eccezionali”.

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Verona, Ceccarelli suona la carica

Nelle ultime gara, soprattutto con l’arrivo di Mandorlini, a Verona, sponda Hellas, si sono viste buone prestazioni ma ancora scarsi risultati. L’analisi sul momento della squadra clivense è toccata al difensore Luca Ceccarelli:

“Sono diverse le cose che non vanno. Ne forniscono testimonianza la classifica ed i risultati che non arrivano. Non riusciamo a trovare il bottino pieno, a risollevarci un attimo per raggiungere un pizzico di serenità. Da quando è arrivato Mandorlini si sono viste buone prestazioni, meritavamo senza dubbio di più”.

Il Verona è reduce da due pareggi consecutivi: quello infrasettimanale contro il Sorrento capolista (risultato positivo) e quello contro il Lumezzane nonostante la superiorità numerica per settanta minuti (dunque, risultato negativo). Anche qui Ceccarelli ha qualcosa da dire: “Abbiamo tenuto il pallino del gioco per la maggior parte dell’incontro, senza centrare i tre punti che sono l’unica cosa veramente importante. Il rischio di perdere fiducia non dobbiamo assolutamente correrlo, il rammarico esiste per tutti e si avverte, ma guai ad abbatterci. Sono convinto che andando avanti così prima o poi le cose cambieranno pure per noi”.

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