Carpi – Taranto nel nome di Iacovone

Quando una squadra é prima in classifica, il ritornello che puntualmente si ripete nel mondo del calcio é il seguente:
“Non esistono partite facili”.
Non può dunque di certo esimersi dal recitare un copione già scritto Davide Dionigi, allenatore del Taranto primo in classifica nel girone A della Prima Divisione. L’allenatore emiliano non scopre di certo l’acqua calda, ma in casa Taranto é viva la tensione in vista della delicata sfida di domenica in casa del Carpi, secondo in classifica.
  • GLI AVVERSARI – Mister Dionigi nutre grande rispetto per la compagine emiliana, tanto da considerla una rosa “d’alta quota”… “Affrontare il Carpi non sarà semplice, bisognerà mantenere alta la guardia per tutti i novanta minuti. Domenica, per esempio, il Viareggio ci ha dimostrato che in questo girone non esistono squadre materasso: ci ha messo sotto per venti minuti, almeno fino a quando siamo stati bravi a venirne fuori con le nostre qualità. Il Carpi ha una rosa di tutto rispetto: penso a Concas ed Eusepi, che si sono dimostrati giocatori di categoria superiore, mentre a centrocampo la qualità di Memushaj spesso può fare la differenza. In avanti, poi, Cesca è una garanzia. Con questo Carpi c’è poco da scherzare...”.

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Taranto, Erasmo Iacovone: un cuore grande quanto uno stadio

Erasmo Iacovone (Capracotta, 22 aprile 1952 – San Giorgio Ionico, 6 febbraio 1978) fu un calciatore italiano, di ruolo attaccante, deceduto ancora in attività, a 26 anni, a causa di un incidente stradale mentre militava nel Taranto.

Molisano e cresciuto nell’OMI Roma, debuttò in serie D a 19 anni. Nel novembre 1972 fu ingaggiato dalla Triestina con la quale esordì in serie C. Nella squadra giuliana Iacovone disputò solo 13 incontri senza alcun goal, per cui tornò in serie D nella stagione successiva, nelle file del Carpi: nel club emiliano Iacovone realizzò 13 goal in 32 incontri, che contribuirono alla promozione in serie C.

Nel 1974 il giocatore fu ingaggiato dal Mantova, sempre in serie C. In due stagioni Iacovone realizzò 24 goal e si mise in luce per un ingaggio in categoria superiore, che giunse nel mercato di novembre del 1976, allorquando il Taranto, all’epoca militante in serie B, decise di acquistarlo.

La prima stagione nella città ionica lo vide andare a segno 8 volte in 27 incontri; nella stagione successiva, 1977-78, era capocannoniere con 9 goal, quando trovò la morte in un incidente stradale a san Giorgio Ionico:

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Taranto, tre volti: riscatto Rantier, colonna Coly e super Giorgino

Domenica é arrivata la prima doppietta in rossoblu per il francese Julien Rantier. L’attaccante non segnava due reti nella stessa partita dalla lontana stagione 2008-09, sempre in Prima Divisione: era il 3 maggio del 2009 e con il Verona fu il protagonista del derby con il Venezia che terminò col punteggio di 2-2.

Una doppietta la mise a segno anche in Serie B nel campionato 2006-07 con la maglia del Piacenza: grazie alle sue due reti, gli emiliani espugnarono lo stadio “Adriatico” di Pescara; era il 13-12-2006. Per il Taranto sono adesso due i giocatori ad aver segnato una doppietta in questa prima parte di stagione: oltre al francese, anche Chiaretti nel recupero contro il Lumezzane dello scorso 14 settembre.

GARUFO E LA VIAREGGIO IELLATA – Saranno pure delle coincidenza. Ma la storia del laterale rossoblù Desiderio Garufo è quanto meno singolare. Nella passata stagione infatti, il centrocampista siciliano totalizzò 33 presenze per un totale di 2810 con 1 gol (segnato nella famigerata sfida con il Benevento del 13 marzo 2011 finita nell’inchiesta sul calcioscommesse) saltando solo ala sfida dello “Iacovone” con il Viareggio (il 15-5-2011). Dopo 4 presenze conscutive, in questo campionato Garufo si è dovuto fermare proprio alla vigilia del match con il Viareggio. Adesso gli unici calciatori sempre presenti sono Bremec, Prosperi, Giorgino, Rizzi, Chiaretti e Girardi, anche se solo Giorgino e Bremec hanno disputato sempre tutti i 90 minuti.

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Taranto, doppio Rantier inguaia il Viareggio

TARANTO-VIAREGGIO 2-0

  • MARCATORE: 9′ p.t. Rantier; 3′ s.t Rantier
  • TARANTO (3-4-3): Bremec; Sosa, Coly, Prosperi; Antonazzo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi; Chiaretti (39′ s.t. Di Deo), Girardi (19′ s.t. Guazzo), Rantier (24′ s.t. Vicedomini). A disp. Faraon, Di Bari, Garufo, Russo. All. Dionigi.
  • VIAREGGIO (3-4-3): Ranieri; Monopoli (7′ s.t. Lepri), Fiale, Brighenti; Carnesalini, Tarantino, Pizza, Taormina; Maltese (26′ s.t. Elia); Scardina, Cesarini. A disp. Merlano, Lamorte, Guerra, Cristiani, Palibrk. All. Maurizi.

 

  • ARBITRO: Ros di Pordenone.
  • NOTE: paganti 3.975, abbonati 949, incasso di 49.917,46 euro. ammoniti Prosperi, Antonazzo, Monopoli, Rantier, Pizza, Tarantino, Cesarini. Angoli: 3-8. Recuperi: p.t. 0′; s.t. 3′

L’ABBIAMO RACCONTATA COSI’

Taranto, doppio Rantier ti porta in cima

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Il Taranto aspetta il Viareggio puntando alla vetta

Sulla carta, una partita abbordabile quella del Taranto contro l’Esperia Viareggio in programma domani pomeriggio. Un classico testa coda tra la capolista virtuale del girone A (il Taranto è a 9 punti, con 1 di penalizzazione, ndr) e la cenerentola del campionato a quota -1 in graduatoria. E, invece, mister Dionigi sa bene che non ci si può fidare troppo della classifica.

Anche perché, a Taranto, sono scossi per l’indagine giudiziaria che ha dimostrato come il boss tarantino Franco Scarci avrebbe cercato di entrare nella società al 50%, ricevendo però il “no” del presidente d’Addario. Il tutto è emerso nel blitz che ha portato all’arresto di 12 persone e al sequestro del bar dello stadio, secondo gli inquirenti gestito di fatto dai clan.

  • QUI TARANTO. Dopo la buona prova di Sorrento, mister Dionigi cambierà il minimo necessario. In difesa dovrebbe rientrare al cento per cento il roccioso Coly, mentre l’unica variazione rispetto all’11 di una settimana fa potrebbe essere rappresentata dall’innesto di Antonazzo per Garufo a destra.

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Allenamenti Taranto, le comiche. Palagianello – Maruggio sola andata

Se non siamo alle comiche, poco ci manca. Quello che sta accadendo al Taranto, la squadra forse al momento più in forma del girone A della Prima Divisione della Lega Pro, ha infatti del paradossale. Tutto questo sarebbe vero, se non ci trovassimo in una città dai mille paradossi, in un comune che nel 2006 ha registrato il poco onorabile record del dissesto finanziario più ingente d’Europa.

Anche perché stiamo parlando di un qualcosa che per una squadra di calcio, se non é la base essenziale, ci si avvicina parecchio. Il manto erboso dello stadio “Erasmo Iacovone” (la cui gestione é appunto a carico dell’amministrazione comunale) sta creando tantissimi problemi alla truppa rossoblu, che ha dovuto sostenere il lavoro di allenamento del mercoledì sul sintetico dello stadio “Aldo Demitri” di Maruggio, per via dell’indisponibilità dell’impianto di Palagianello.

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Il Taranto a Palagianello in vista del Viareggio

Per continuare a preservare il manto erboso dello stadio Erasmo Iacovone, il Taranto si è ritrovato nella giornata di ieri a Palagianello, paesino della provincia occidentale ionica, per dare il via alla nuova settimana di lavoro in vista del match di domenica prossima in casa contro il Viareggio, che prevede due doppie sedute: oltre a quella classica del mercoledì, ci sarà una doppia razione anche al giovedì.

Buone notizie arrivano invece dall’infermeria per Davide Dionigi, che può contare nuovamente sui difensori Sabatino e Coly, anche se quest’ultimo era tornato a disposizione per la sfida di Sorrento di domenica scorsa.

Ancora ai box, invece, Filippo Pensalfini: l’ex centrocampista del Verona, alle prese con una tendinite, sta proseguendo con il lavoro in piscina e sarà costretto a saltare anche il prossimo match interno.

Con lui, resta indisponibile anche De Gasperi: reduce da un leggero strappo al polpaccio della gamba sinistra, l’ex attaccante del Cittadella ha ripreso solo oggi a correre. Lo staff spera di poterlo recuperare per la sfida di Vercelli del prossimo 16 ottobre.

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Taranto versione trasferta: imbattuto e senza tifo. La libertà non si Tessera

Se non é un record, poco ci manca. Il Taranto non perde in campionato dal 9 gennaio del 2011, Taranto-Atletico Roma 0-1, mentre fuori casa è imbattuto dal 12 dicembre 2010: Viareggio-Taranto 2-0.

I toscani, tra l’altro, saranno proprio i prossimi avversari domenica allo stadio Iacovone, match in programma per la quinta giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione Girone A. In campionato, il Taranto di Davide Dionigi ha sino ad ora subito tre sconfitte di cui due lopntano dallo “Iacovone” (28-11-2010 Siracusa-Taranto 1-0 e 12-12-2010 Viareggio-Taranto 2-0) oltre a quella casalinga con l’Atletico Roma. Dionigi sulla panchina del Taranto ha conquistato 29 punti in casa e 18 fuori casa da quando siede sulla panchina rossoblu.

Il pareggio di Sorrento, ha portato in dote quello che può essere considerato un ottimo punto. La squadra rossoblù ha dato vita ad una prova di forza e di grande maturità. Il Taranto era chiamato a confermare quanto di buono fatto vedere sin qui (tre vittorie in altrettanti match) ed il suo valore come gruppo in casa di una sicura protagonista nella lotta promozione. D’altronde i nomi di Bondi, Ginestra, Croce (squalificato), Nocentini sono un’assoluta garanzia.

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Taranto, Dionigi e quei due punti persi a Sorrento

Ancora nelle immagini quel rigore sbagliato da Rantier, anche se in casa Taranto hanno imparato (dopo l’eliminazione dalla finale playoff al 93’), che è inutile piangere sul latte versato. Meglio guardare avanti e pensare alla prestazione degli jonici in casa di una delle favorite del girone A, il Sorrento di mister Sarri.

“Abbiamo giocato una gara di carattere – spiega Davide Dionigi -. Meritavamo sicuramente qualcosa in più, vista anche la chance avuto nell’occasione del calcio di rigore. Abbiamo visto buone cose”.

Nessun elogio per i singoli, ma tanti apprezzamenti, da parte di Dionigi, per il comportamento del gruppo:

“La squadra ha offerto una grande prestazione con tutti i miei calciatori che hanno garantito grande compattezza. Sono contento della partita e posso ritenermi soddisfatto, forse nessuno si aspettava che venissimo a Sorrento per imporre il nostro gioco”.

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