Portogruaro senza Feudi e Cristante; Frosinone, Corini al debutto

Portogruaro-Frosinone

E’ un Portogruaro in emergenza quello che tra qualche ora affronterà il Frosinone, soprattutto per importanti defezioni in fase difensiva.

Non ci saranno Cristante per uno stiramento, Feudi squalificato, e in avanti Della Rocca lascia il posto a De Sena.

I veneti arrivano a questo appuntamento dopo una grande vittoria colta a Lanciano e con una sola sconfitta nelle ultime sette partite: marcia che ha permesso al Portogruaro di brancare il secondo posto in graduatoria.

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Il Frosinone riparte da Eugenio Corini

Ufficializzato dal club ciociaro che, in tal senso, ha spiazzato e smentito più dic un pronostico: il nuovo allenatore del Frosinone è Eugenio Corini che si accinge a sostenere nella seduta di allenamento in programma domani la prima conoscenza con la rosa canarina.

Sotto contratto fino a giugno 2012, Corini veste i panni del tecnico e lo fa lasciando supporre un dato tra tutti: lo si dice non da tifosi, ma se la stessa maturità tattica e psicologica messa in mostra sui terreni di gioco quando era  calciatore andasse distribuita dalla panca, i laziali sono destinati a riprendersi in fretta.

Il comunicato del club:

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Frosinone, e se in panchina ci metti Stellone?

Ipotesi suggestiva e affascinante quanto azzardata. Eppure in Ciociaria la voce circola. E se circola, vien da dire, è perché qualcuno ha iniziato a parlarne. Roberto Stellone ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo la scorsa estate, quando ha ufficializzato l’addio al calcio giocato e, per quanto le sue prestazioni potrebbero ancora servire al Frosinone disarmante (in sensoo negativo) di questo periodo, è ovviamente impensabile che il bomber torni a calcare i campi di gioco con la maglia numero 9. Però.

Se tanto mi dà tanto e se, soprattutto, ci si sofferma su due dettagli tutt’altro che di poco conto – il primo: Carlo Sabatini non è più il tecnico dei ciociari; il secondo: Stellone è ancora un tesserato del club (allenatore della Berretti e responsabile del settore giovanile) – parrebbe che la pista attraverso cui Stellone possa accomodarsi sulla panchina del Frosinone sia assolutamente percorribile.

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Frosinone – Bassano 1-2, pagelle: Fautario, che sciocchezza!

FROSINONE – BASSANO 1-2

Che la batosta dei Crema contro il Pergo di settimana scorsa non sia stato episodio isolato ma campanello d’allarme? A confermare la tesi, il ko racimolato al Matusa da un Frosinone incapace di tenere testa a un Bassano puntuale per tutta la prima parte di gara e micidiale nella ripresa.

Ha evidentemente inciso il rosso a Fautario che, dopo 31′ di gioco, s’è preso la libertà di mandare a quel paese la terna arbitrale determinando l’inferiorità numerica dei padroni di casa che, a lungo andare, hanno pagato l’uomo in meno.

Senza quattro uomini – Bonvissuto e Manzoni, infortunati; Guidi e Beati squalificati – i ciociari hanno cercat odi portarsi in vantaggio fin dalle prime battute ma le conclusioni di Aurelio – il più pericoloso tra i locali – hanno peccato di imprecisione. Poi, siamo al 31′, l’episodio che ha cambiato volto alla gara: Fautario insulta un assistente, rosso diretto che ringalluzzisce gli ospiti, da lì in avanti assoluti padroni del campo.

Nella ripresa, l’uno due del Bassano che spegne ogni velleità: al 15′ Longobardi ruba palla a Stefani e porta in vantaggio il Bassano. Il raddoppio è di quattro minuti dopo: al 19’ il bolide di Morosini non lascia scampo a Nordi. Poco importa se i canarini – minuto 37 – accorcino lo svantaggio con Vitale che insacca con una punizione impeccabile con pallone che finisce sotto l’incrocio, perché non c’è tempo per altro.

MARCATORI: 15’ st Longobardi (B), 19’ st Morosini (B), 37’ st Vitale (F)

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VIDEO derby Frosinone – Latina 23 ottobre: la curva Nord

Quel derby là, l’ultimo utile, giocato a fine ottobre allo stadio Matusa e finito 1-1.

Tra i vicoli di Frosinone, negli anfratti di Latina: si dice, si vive, si percepisce il fatto che il derby sia appunto questo. Quello che va in scena tutte le volte che si incrociano ciociari e pontini. E non solo perché la sfida non si limita alle occassioni in cui il calendario mette di fronte l’uno all’altro ma dura un anno intero, ma anche per l’inevitabile considerazione dovuta alla presenza, nel Lazio, di Roma e Lazio che monopolizzazo il calcio della regione con la capitale d’Italia.

Allora, fatte le dovute premesse, il sentore è che quando prendi coscienza di vivere ai margini (calcistici, per carità) del pallone che conta, allora si amplificano anche le propensioni. E il modo per dirlo, la maniera di palesare il vincolo unico che accorpa il tifoso al club diventa assai più sentito.

Lo chiamano derby del basso Lazio. Centra ovviamente la geografia, che contribuisce a determinarne l’appellativo. Eppure di “basso“, metaforicamente parlando, vi è ben poco. Perché il sentore è che legame e mentalità mettano in scena una delle alchimie più belle è evidente. E dicono.

Dicono che la sciarpa sia solo un vessillo. Un drappo di stoffa colorato. Ma se così fosse.

Se fosse solo questo, allora perché a tenerla tra le mani pare di avere tra le dita il bene più prezioso? Perché, poi, uno la custodisce come se stesse prendendosi cura del tesoro più inestimabile?

Sarà per via del fatto che, da che mondo e mondo, un drappo di stoffa colorato sa essere ben più di un vessillo.

La curva Nord in occasione di quel derby là, l’ultimo giocato, è un domicilio certificato, un caldo approdo, un attimo atemporale e sempiterno. Identica sensazione mirando il settore ospiti.

E a me viene in mente Eugenio Finardi quando, in “Non è nel cuore”, canta che “l’amore non è nel cuore, ma è riconoscersi dall’odore”.

Il video:

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Pergocrema, debutta Menegon; Frosinone con cinque indisponibili

Pergocrema-Frosinone

 Tutti dietro a Fabio Brini e alla sua rosa: il pergocrema ha deciso di compattarsi per cercare di scacciare – unendo gli sforzi – i fantasmi di una nottata che dovrà pur finire.

L’emorragia di sconfitte comincia a preoccupare per via del fatto che pone in evidenza problematiche che non sono più sola casualità: una vittoria contro il Frosinone sarebbe la medicina migliore, anche perché si potrebbe spegnere la velleità di una diretta concorrente per le alte posizioni della graduatoria.

Eppure, a determinare un anello di congiunzione tra le due compagini, vi è – imperterrita – l’infermeria che riporta bollettini da ambo le parti preoccupanti.

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VIDEO Piacenza – Frosinone 1-1: prima Lisi, poi Ganci

PIACENZA-FROSINONE 1-1

In una morsa che agguanta i dieci minuti finali che separano dall’intervallo accade quello che va ascritto, all’interno del match, come l’istante più significativo. E’ lì – tra il 34′ e il 44′ – che vanno in gol prima il Piacenza e poi il Frosinone.

MINUTO 34:
Lisi sfonda sulla sinistra, penetra in area e conclude con un destro a giro che manda il pallone sul secondo palo sotto la traversa.

MINUTO 44:

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Frosinone, ko dopo quasi due mesi: ora sotto con il Piacenza

Non perdeva dal 18 Settembre e, dopo una lunga serie positiva, è arrivata al Matusa la prima sconfitta interna contro la Cremonese che ha così agganciato il Frosinone a quota 18.

Un gol nel finale di Bocalon ha spento il sorriso in casa gialloblu, per un ko che è arrivato dopo aver giocato per mezz’ora in superiorità numerica. Il tecnico Sabatini non ha fatto drammi perché dopo una falsa partenza la squadra ha ripreso a correre, però almeno un punto sarebbe stato importante per muovere la classifica e soprattutto conservare l’imbattibilità.

La prossima tappa è Piacenza , ovvero una squadra camaleontica, che da quando ha visto l’arrivo della nuova proprietà Gallo, non ha più vinto incassando due ko con tre gol di scarto.

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Coppa Italia Fondi-Frosinone 3-2: ciociari, finale da incubo

Coppa Italia Lega Pro
Fondi-Frosinone 3-2
Qualificato: Fondi

Vallo a spiegare che è solo una Coppa Italia di Lega Pro. Soprattutto se accade di annotare che una formazione di Seconda Divisione – per giunta con graduatoria purtroppo non felice visto che il Fondi bazzica al terzultimo posto della classifica – riesce a liquidare (rifilando tre reti) un Frosinone che staziona tra le squadre di Prima Divisione B a un punto dalla vetta.

Certo, le condizioni ampiamente rimaneggiate degli ospiti hanno inciso affinché il mezzo miracolo potesse accadere ma tra i ciociari hanno comunque giocato una certo Ganci (che ha potuto finalmente saggiare una condizione finora precaria) e un tal altro Artistico, entrambi in rete.

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