Barletta, Cari pensa al 5-3-2

Davanti ad un discreto pubblico, la squadra biancorossa ha disputato ieri pomeriggio la consueta partita di metà settimana affrontando il Real Barletta, formazione locale che disputa il campionato di Promozione. … Leggi il resto

Siracusa, Moi: «Ora possiamo puntare ai playoff»

Terminata la seduta di lavoro, che porterà alla gara contro la Virtus Lanciano, il difensore Davide Moi, autore del primo goal  nella gara contro il Foligno ha incontrato la stampa.

“Sono contentissimo per la vittoria ma anche per il goal. Per un difensore non è mai facile fa goal ed io ne ho già fatti due”.

Goal con dedica speciale per il giocatore sardo: “Si, dedico il goal a mio nonno, il mio primo tifoso, che non c’è più e che mi segue dall’alto”.

Domenica prossima contro il Lanciano Moi sarà l’ex di turno: “Conosco bene l’ambiente e posso assicurare che si tratta di un ambiente molto corretto. Il pubblico è molto composto e lascerà giocare tranquillamente la gara. Loro – continua Moi – sono una squadra molto forte e lo hanno dimostrato anche nella sfida d’andata. Hanno un organico molto competitivo e tutti potrebbero essere titolari”.

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Bassano, la storia di Moro. In campo dopo un anno e mezzo di stop

L’emozione più grande dell’ultimo fine settimana giovanile in casa Bassano l’ha regalata sicuramente Andrea Moro, trequartista classe 1993 della nostra Berretti.

Il suo talento era stato fermato nell’ottobre 2009 da gravi problemi di salute, dopo che nella partita precedente il ricovero ospedaliero aveva timbrato il cartellino con un eurogoal alla Sambonifacese nel campionato Allievi Nazionali.

Con Andrea abbiamo scambiato qualche parola, un botta e risposta integralmente riprodotto senza apportare alcuna modifica alle sue risposte.

  • Andrea, come stai intanto?

«Mi sento bene…la mia battaglia non è ancora finita, ma spero che la vittoria sia presto vicina. Credo che al più presto vedrò la mia totale guarigione».

  • A volte le esperienze, specie se forti, ci fanno particolarmente crescere. Cosa ci dici al proposito?

«Fino a poco tempo fa consideravo queste affermazioni delle frasi di circostanza invece,  dopo aver vissuto e visto tanto dolore e sofferenza, posso solo condividere..Ti rendi conto di ritrovarti diverso, più “grande”…non lo hai di certo voluto ma, comunque, lo hai vissuto e te lo porterai per sempre. A volte, mi sembra, che tanti “problemi” che le persone mi espongono siano di poca rilevanza a confronto di ciò che altre persone che soffrono provano. E così mi dico :” Anche questa dura esperienza mi ha portato qualcosa di “buono”…»

  • Il ritorno in campo in una gara ufficiale dopo un anno e mezzo, un’emozione per tutti. E per te?

«Ero veramente emozionato..la voglia di rimettermi in gioco è stata forte anche se non nascondo un certo timore..in fondo mancavo da una partita ufficiale da un bel po’ di tempo e non conoscevo direttamente il livello fisico della categoria..Mi ha particolarmente emozionato l’affetto che ho sentito nell’applauso quando sono entrato in campo, la vicinanza dei miei compagni di squadra e il loro abbraccio dopo le reti. Ho sentito la sincera vicinanza del Mister, dei Dirigenti e del Responsabile del Settore Giovanile che sempre hanno creduto in me e continuano a farlo».

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Nocerina, la caduta degli Dei. Passa il Carpi, fuori dalla Coppa Italia

NOCERINA – CARPI 1-2

  • MARCATORI: 8′ st Cesca (C), 23′ st Cioffi (C), 36′ st rig. Cavallaro (N).
  • NOCERINA (3-4-3): Amabile; Servi, Di Maio, Riccio; Nigro (1′ st Scalise) Marsili, De Martino (7′ st De Liguori), Petrilli; Galizia, Ripa (25′ st Bolzan), Cavallaro. A dispo.: Chinchio, Pomante, Pepe, Bruno. All. Auteri.
  • CARPI (4-3-1-2): Mandrelli; Poli, Cioffi, Dascoli, Caselli; Di Martino (1’st Perini), Guilouzi (19′ st Sogus), Cenetti, Bigoni; Cesca, Nicolini (26′ st Cicino sv). A disp.: Bastianoni, Marietti, De Souza, Peron. All. Sottili.
  • Arbitro: Pasqua di Tivoli
  • NOTE: spettatori 1500. Espulsi: Riccio al 33′ st per scorrettezze e Nicolini per proteste dalla panchina. Ammoniti: Di Maio, Guilouzi, Marsili e Cicino. Angoli: 10-2 per la Nocerina. Recupero: 0’pt e 4’st.

La caduta degli Dei. Dopo aver vinto nella gara d’andata per 1-0, la Nocerina sciupa tutto nella semifinale di ritorno contro un ottimo Carpi, uscendo dunque dalla Coppa Italia di Lega Pro. Non bastano i tanti sostenitori (circa 1.500) giunti in un giorno comunque feriale per sostenere la squadra di Auteri che, imbottita di seconde linee, paga quindici minuti di black out nella ripresa. Cesca e Cioffi ribaltano l’1-0 dell’andata e per la Nocerina è notte fonda.

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Juve Stabia prima finalista di Coppa Italia

PISA – JUVE STABIA 1-1

  • Reti: 27´ pt Obodo (P), 4´ st Corona (JS)
  • Pisa (4-4-2): Lanni, Ton, Bizzotto, Stendardo, Sereni, Audel, Amoroso (10´ st Guidone), Obodo, De Oliveira, Fanucchi, Forte (10´ st Ilari). A disp.: Adornato, Calori, Reccolani, Bartalini, Favasuli. All.Pagliari.
  • Juve Stabia (3-4-3): Fumagalli, Fabbro, Maury, Scognamiglio, Dicuonzo, Davì (30´ st Marano), Mezavilla, Pezzella, Tarantino (12´ st Valtulina), Corona, Mbakogu (16´ st Raimondi). A disp.: Vono, Pitarresi, Danucci, Rizza. All. Braglia
  • Arbitro: De Faveri di San Donà di Piave.

Espulsi: Maury al 33´ st, Fabbro al 41´ st

  • Ammoniti: Davì, Mbakogu, Sereni, Maury
  • Angoli: 8-3

E’ durato poco più di un tempo il sogno del Pisa di acciuffare in rimonta la finale della Coppa Italia-Lega Pro. I ragazzi di mister Pagliari, usciti tra gli applausi del pubblico dell’Arena, hanno impegnato severamente la Juve Stabia sospinta al turno successivo dalla giocata del suo uomo immagine Giorgio Corona. Un gol quello segnato dopo 60 secondi dall’inizio della ripresa, che ha praticamente spento le speranze di un Pisa che nei primi 45 minuti aveva trovato meritatamente il gol con Obodo e aveva messo in mostra una ottima organizzazione di gioco. Da segnalare anche il ritorno in campo di Christian Amoroso, per l’occasione con la fascia di capitano e sempre nel vivo del gioco. Bravo anche il giovane classe ’93 Francesco Forte che ha lottato su ogni pallone contro una delle migliori difese della categoria.

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Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

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Spezia, esonerato Pane. Torna D’Adderio

Ieri la notizia: Alessandro Pane non è più l’allenatore dello Spezia. Fatale la sconfitta di domenica scorsa in casa contro la Cremonese. Poi, nella tarda mattinata di oggi, presso la sala conferenze dello stadio “Alberto Picco”, il Presidente Gabriele Volpi, insieme al Vice-Presidente Andrea Corradino ed al Coordinatore Generale Giuseppe Spalenza, hanno spiegato agli organi di stampa ed ai tifosi presenti, le motivazioni alla base delle importanti novità assunte in seno alla Società, tra cui il ritorno alla guida tecnica della Prima Squadra, di mister Salvo Fulvio D’Adderio:

“Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro la Cremonese, abbiamo deciso di rivedere alcune posizioni in seno alla Società. Era una partita da vincere, che ci avrebbe permesso di rimanere attaccati al treno play-off; la sconfitta ha poi determinato le decisioni comunicate nella giornata di ieri, scelte non piacevoli, ma obbligate, perchè nel calcio parlano i risultati. Alla guida della Prima Squadra è stato richiamato mister D’Adderio che si è subito reso disponibile e questo dimostra un grande attaccamento. E’ una persona seria e crediamo abbia le qualità per poter cambiare la situazione; lo riaccogliamo con piacere e lo sosteniamo con la massima fiducia. Sono convinto che le nostre speranze non siano del tutto tramontate”.

Ed il Presidente indica chiaramente la strada da seguire: “Deve essere chiaro che solo chi darà il massimo potrà continuare con noi; per rimanere allo Spezia bisogna meritarlo. Questa è una piazza che merita almeno la Serie B; c’è bisogno che tutti diano il massimo per l’obiettivo comune; poi a fine stagione saranno fatte le dovute valutazioni. La priorità deve essere l’armonia tra le diverse componenti”. 

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Bassano, tutti contenti nonostante il pareggio

Il punto conquistato domenica al Mercante è un punto pesante per il Bassano, perchè consente ai giallorossi di aumentare il distacco dalla zona playout con una partita in meno da giocare. La partita si annunciava difficile per il Bassano e così è stato, ma i giocatori hanno dato tutto ed il punto può forse andare stretto. Jaconi sottolinea la grande prova di carattere dei suoi ragazzi: “Si sono battuti come leoni, dando tutto sul campo. Niada ne è l’emblema: aveva avuto dei problemi in quest’ultimo periodo ma li ha superati ed ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo avuto due grosse occasioni, con Beccia e La Grotteria, ma al di la di questo,non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo, i ragazzi sono encomiabili. Chi ha giocato ha veramente dato tutto. Ora non dobbiamo fantasticare, sappiamo qual’è il nostro compito e lotteremo fino alla fine per ottenerlo”.

Molto soddisfatto il Direttore Generale Braghin al termine della gara:

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Spezia, Pane non si dà pace per la sconfitta con la Cremonese

Mister Alessandro Pane visibilmente deluso al termine della sfida contro la Cremonese, sfida che lo Spezia, in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, sembravaSpeza,  aver chiuso già nella prima frazione di gioco, ed invece un rigore ed una magia di Coda allo scadere hanno ribaltato il risultato:
“Commentare tatticamente una partita come quella di domenica non mi sembra davvero possibile; con il campo in quelle condizioni non c’era altro da fare che lanciare lungo e poi dare la caccia alle seconde palle. Su questo campo l’uomo in più non è un fattore discriminante, vale meno che in altre situazioni, ma in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, la partita era chiusa, non c’era più storia. A rimetterla in discussione siamo stati noi a seguito di episodi negativi che noi abbiamo provocato; abbiamo commesso ingenuità che sono state pagate a carissimo prezzo. La vittoria era davvero importante, per tutto, e sembrava cosa fatta. Poi da una palla che sta andando fuori prendi il gol che rimette tutto in discussione”.

Mister Pane poi si ferma a parlare e discutere dei singoli episodi che hanno deciso il match, difendendo apertamente i suoi ragazzi.

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Pisa, un derby da cineteca

PISA – LUCCHESE               2-0

  • Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari(18 2 Fanucchi), Passiglia (45 2st. Sereni), Reccolani, Favasuli, Guidone, Carparelli (30 2st. Mosciaro).  A disp.: Lanni, Stendardo, Amoroso, Ferreira de Oliveira, Mosciaro. All.: Pagliari
  • Lucchese(4-3-1-2): Pennesi; Baldanzeddu, Bova, Bertoli, Pezzi;  Pani, Carloto, Piccinni (24 2st. Hemmy); Grassi (30 2st. Galli); Taddeucci, Crocetti. A disp.: Pardini,Bartoccini, Del Nero, Ettorre, Marchetti. All.: Indiani
  • Arbitro: sig. Coccia di San Benedetto del Tronto
  • Marcatori: 35′ Ilari, 27′ st Fanucchi
  • Ammoniti: Crocetti (L), Reccolani e Mosciaro (P)

Il derby perfetto. Con un gol per tempo il Pisa si aggiudica l’edizione 2011 del derby del Foro e, grazie al secondo successo consecutivo, inizia a ritrovare posizioni confortanti nell’ottica di una corsa verso la salvezza ancora tutta da vivere.

I nerazzurri di mister Dino Pagliari hanno saputo capitalizzare al meglio la sosta di campionato: perfetta infatti la preparazione della gara e ottimale la gestione dei novanta minuti durante i quali il Pisa ha sempre tenuto il mano il pallino del gioco meritandosi il successo finale.

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Foggia, vittoria che sa di playoff

ANDRIA-FOGGIA 0-1

  • A.S. ANDRIA (4-4-2): Spadavecchia; Fazio, Di Bari, Ceppitelli, Di Simone (71´ Berretti); Statella, Coletti, Paolucci, Doumbia (67´ Carretta); Del Core, Caturano (56´ Cozzolino). A disp. Palazzi, Sibilano, Pierotti, Anaclerio. All. Aldo Papagni
  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Kone, Romagnoli, Torta, Regini; Burrai, Salamon, Laribi (73´ Palermo); Farias (68´ Agodirin), Sau (Agostinone), Insigne. A disp. Ivanov, Tomi, Caccetta, Varga. All. Zdenek Zeman
  • ARBITRO: Marco Viti di Campobasso (Fiorito – Suriano)
  • MARCATORI: 43´ Insigne
  • AMMONITI: Romagnoli, Palermo (F); Paolucci, Coletti, Del Core (A).
  • NOTE: Giornata piovosa, terreno pesante. Angoli 6-1. Recupero 1´ pt; 5´ st.

La pausa fa bene al Foggia che si lascia alle spalle le polemiche della gara contro il Gela e si prende tre punti pesantissimi in quel di Andria, dove un gol di Insigne decide il derby della 26° giornata di Prima Divisione gir. B.

Zeman ritrova Regini e Burrai e schiera Torta accanto a Romagnoli; Papagni, invece, ha solo l´imbarazzo della scelta.

I rossoneri partono bene e Salamon manca subito una buona occasione di testa, mentre al 7´ Laribi viene anticipato di un soffio su un assist sotto-porta di Farias. L´Andria sta a guardare e così sono ancora i satanelli a far tremare Spadavecchia: Kone sembra Kakà in mezzo agli avversari, dribbling e assist per Laribi che in spaccata centra il palo con la deviazione decisiva del portiere andriese. La pericolosità dei padroni di casa sta tutta in un tiro dalla distanza di Statella ma non bastano per togliere gli sbadigli a Santarelli. Anzi, al 43´ il Foggia va in gol: schema perfetto su punizione, Burrai pesca al centro dell´area di rigore Insigne che controlla, batte Spadavecchia e permette ai circa 300 tifosi rossoneri possono gioire con lui, che festeggia con Agodirin davanti alla panchina del Foggia.

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