Juve Stabia, Colombi: “Giocare al Sud ti forma”

L’entusiasmo con cui è stata accolta la Juve Stabia, alla ripresa della preparazione avvenuta venerdì scorso ed in particolare quando gli uomini di mister Braglia si sono recati in Villa Comunale, per rendere omaggio all’iniziativa dei tifosi della Curva Sud, ha suscitato ottime impressioni nei calciatori gialloblu. Simone Colombi, uno dei più giovani della squadra, commenta:  “E’ stata una cosa piacevole e bella”. L’estremo difensore, giunto a gennaio alla corte di mister Braglia, evidenzia l’importanza dell’esperienza che sta vivendo con la maglia stabiese: “Giocare al Sud ti forma soprattutto sotto l’aspetto caratteriale”.

Il portiere continua spiegando i particolari del suo approdo alla Juve Stabia: “A fine dicembre ho saputo dell’interessamento della compagine stabiese, poi ho parlato con mister Braglia ed anche Cazzola mi ha illustrato, in termini positivi, l’ambiente e la società”. Circa il campionato disputato, fino ad ora, dalle vespe: “Al mio arrivo la squadra era quinta e già aveva centrato un ottimo risultato, visti gli obiettivi iniziali. Ora dovremo difendere, partita dopo partita, il piazzamento nei play off”. A proposito dei suoi rapporti con gli altri colleghi di reparto: “Sono ottimi con tutti – afferma con vigore il portiere – perché lottiamo per il bene della Juve Stabia”.

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Farina, “il Prof” dello Spezia

Da due anni tornato ad essere il preparatore atletico dello Spezia dopo l’esperienza in Serie B con Massimiliano Nardecchia, Sandro Farina, per tutto il gruppo aquilotto è “Il Prof”. A lui il compito di mettere a punto i motori dei giocatori bianchi e consegnarli a mister Pane tirati a lucido. Con il campionato che ha appena vissuto la seconda pausa (una terza è prevista per domenica 3 aprile), lo staff bianco ha potuto concentrarsi sul recupero di alcuni giocatori non al meglio ed allo sviluppo di un lavoro di prevenzione:

“Questa pausa di campionato ci ha permesso di andare a lavorare sul recupero di alcuni ragazzi che non erano al meglio e di portare avanti un lavoro di prevenzione attraverso esercitazioni basate su quantità e qualità, con molte fasi dedicate al lavoro a secco. La squadra generalmente sta bene, ma è ovvio che, in una rosa così ampia, i discorsi vanno fatti sui singoli casi. Il mio compito, insieme con il mio collega Maurizio Cantarelli, è proprio quello di modulare i carichi di lavoro, ritagliare l’abito giusto su ogni singolo atleta”. “Il Prof” va poi ad analizzare le situazioni più complicate: “La sosta ci ha permesso di lavorare in modo specifico anche su alcuni ragazzi che presentavano problemi muscolari: diciamo che il fastidio all’adduttore per Colombo è completamente risolto, mentre Lollo, ancora per oggi, lavorerà a parte a seguito di un piccolo stiramento al collaterale del legamento mediale della gamba sinistra occorsogli in allenamento. Discorso più complesso per Enow per cui, di concerto con giocatore, procuratore e staff, si è deciso di mandarlo a lavorare un mesetto dal Prof. Bisciotti per questa condropatia femoro-rotulea che lo affligge; fino ad ora il ragazzo ha convissuto stoicamente con il ginocchio malandato, ma ha sofferto parecchio, anche in relazione ad un fastidio sul colleterale mediale. Pedrelli continua nel suo percorso riabilitativo e viene monitorato ogni 3/4 giorni per ottimizzare i carichi di lavoro. Infine Buzzegoli, che presenta una piccola lesione sul muscolo ileopsoas, effettuerà lavoro differenziato, ma sono ottista per il suo recupero”.

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Cremonese, tornano i City Camp per i giovani calciatori

Anche quest’anno l’US Cremonese ripropone, dopo il grande successo della passata edizione, i City Camp US Cremonese Gioventù Grigiorossa, riservati a ragazzi/e nati dal 1997 al 2004.

  • I City Camp verranno disputati nel periodo giugno-luglio e verranno suddivisi in 4 moduli: dal 13 al 17 giugno, dal 20 al 24 giugno, dal 27 al 1 luglio e dal 4 all’8 luglio.
  • La quota di iscrizione è di:
  • – € 220 per 1 modulo;
  • – € 370 per 2 moduli (anche non consecutivi);
  • – € 540 per 3 moduli (anche non consecutivi);

– € 720 per 4 moduli (anche non consecutivi).

Compreso nella quota un bellissimo kit Acerbis composto da: n°2 maglia gara, n°2 panta gara, n°2 calza gara, n°1 k-way, n°1 bermuda passeggio, n°1 polo passeggio, n°1 calza passeggio, n°1 zaino con portascarpe, tutto rigorosamente con il logo della Cremo!!! Per chi si iscrivesse a 3 o 4 moduli verranno consegnati 2 kit.

Le attività dei City Camp verranno disputate nello Stadio Zini, sul campo dove hanno giocato i grandi campioni della storia grigiorossa e del calcio mondiale.

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Tacchinardi e Crema, una storia da raccontare

Intervista esclusiva del sito ufficiale del Pergocrema ad Alessio Tacchinardi, grandissimo centrocampista della Juventus, che dopo aver girato mezza Europa è tornato da dove era partito, da Crema. Ecco le sue parole.

Con la Juventus ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Alessio Tacchinardi è un cremasco che ha raggiunto i massimi vertici calcistici, ma è soprattutto un ragazzo molto legato alla sua famiglia e alla sua città.

Comincia tu, raccontandomi qualcosa di te.

“Ho iniziato nella Pier Giorgio Frassati a San Bernardino, giocavo con i ragazzi più grandi di me all’oratorio e lì ho avuto la prima soddisfazione perché, giocando un torneo con giocatori più grandi di me ho vinto il trofeo per il miglior giocatore e capocannoniere. Poi sono passato per dieci anni al Crema e da lì all’Atalanta e ho iniziato la trafila faticosa che fanno migliaia di ragazzini, spinti da sogni e speranze. In quei momenti non sai se i tuoi sacrifici saranno premiati, rinunci a molto, al tempo con gli amici, ai fine settimana, alle gite. Conta molto anche la fortuna e la voglia di arrivare. A 15 anni mi stavo disamorando del calcio, avevo un tecnico all’Atalanta a cui non piacevo, poi è arrivato Prandelli e un mese dopo ero capitano degli Allievi Nazionali. Ho esordito a 17 anni in prima squadra all’Atalanta e a diciannove anni sono partito per Torino.

Da juventino, arrivare alla Juventus sarà stata la realizzazione di un sogno… “Andavo a vedere Platini al Comunale, quindi vivere quei campi da protagonista mi scatenava grandissime emozioni. L’organizzazione della Juventus è straordinaria, penso che con Inter e Milan siano le uniche squadre d’Italia ad avere un livello così alto nella gestione della struttura.”

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Kiem, altri due anni con il Sudtirol

Hannes Kiem ha prolungato il suo contratto con l´FC Südtirol per altri due anni. “Siamo contenti di poter ancora contare sull’apporto del nostro vice capitano. Abbiamo trovato subito l´accordo: entrambe le parti volevano proseguire assieme”, commenta il Diesse Luca Piazzi.

Kiem gioca dal 2000 nell´FC Südtirol e ha totalizzato complessivamente 139 presenze in 1^ e 2^ Divisione Lega Pro. Otto le reti segnate in totale dal difensore di Castelbello.

La carriera – Il 25enne Kiem (180 cm x 75 kg) è cresciuto nelle formazioni giovanili del suo paese natale, ovvero Castelbello. Nel 1999 è passato alla formazione Allievi del Naturno. L´anno dopo si è trasferito all´FC Südtirol. Dopo due stagioni con gli Allievi Nazionali e la Berretti, nel 2002 ha debuttato in serie C2. Nella stagione 2003-2004 ha invece giocato in prestito nel Mezzocorona (31 presenze in Serie D). Poi il ritorno all´FCS, dove è diventato un titolare inamovibile.

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Patron Volpi: “Spezia, io alla B ci credo”

Non solo la presentazione dei due nuovi componenti societari, ma anche un occhio rivolto verso il prossimo futuro. Ecco in estrema sintesi il pensiero del patron Volpi, che andiamo a leggere: “Stiamo inoltre lavorando, ed il Direttore Generale Massimiliano Cappellini in primis, ad alcuni importanti progetti di rafforzamento strutturale. In primo luogo si sta valutando di dotare l’impianto “Bruno Ferdeghini” di un manto in sintetico per permettere al Settore Giovanile, al quale vanno i miei complimenti per quanto fatto fino ad ora, di usufruire di strutture più adeguate. Sempre in ottica giovanili, stiamo valutando un paio di situazioni nell’ottica di creare una foresteria per dare alloggio ai ragazzi che vengono da fuori e, nello stesso tempo, diventare più attrattivi in fase di acquisizione di nuovi talenti. Infine, si sta valutando come intervenire sul terreno dell’ “Alberto Picco”, che si tratti di rifecimento del manto o di dotazione di terreno in sintetico”.

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