Gustinetti: “Girone difficile, daremo il massimo”

Una delle squadre che attendeva con maggiore trepidazione l’esito del sorteggio dei gironi è sicuramente lo Spezia, per capire quali saranno le squadre da affrontare per arrivare alla Serie B. Il tecnico aquilotto Elio Gustinetti non si scompone e si prepara con la solita grinta al campionato che sta per cominciare e che vedrà la formazione bianca inserita nel Girone B insieme con Andria, Barletta, Bassano, Carrarese, Cremonese, Feralpisalò, Frosinone, Latina, Pergocrema, Piacenza, Portogruaro, Prato, Siracusa, SudTirol, Trapani, Triestina e Virtus Lanciano.
“E’ un girone che penalizza a livello logistico alcune squadre che si troveranno a girare molto, però accettiamo serenamente quello che è stato deciso dalla Lega. Deve essere chiaro che quest’anno, su qualsiasi campo dove andremo a giocare, dovremo avere un atteggiamento propositivo, a prescindere da chi avremo di fronte. Tutti ci aspetteranno come la squadra da battere e noi dovremo essere bravi a non snobbare mai nessuno, ma dovremo avere consapevolezza nei nostri mezzi ed imporre la nostra mentalità ed il nostro modo di giocare”.

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Spezia e quel campionato vinto nell’anno 1944

Una storia lunga e appassionante quella dello Spezia, cominciata nel lontano 1906. Anche se la società è stata rifondata il 17 luglio 2008, grazie all’attività dal sindaco della città Massimo Federici e di una commissione speciale del consiglio comunale composta da quattro consiglieri dei principali gruppi politici di maggioranza e opposizione (Paolo Asti di Forza Italia, Giacomo Gatti di Alleanza Nazionale, Giulio Guerri del Partito Democratico e Massimo Lombardi di Rifondazione Comunista) al fine di garantire la continuità alla tradizione calcistica cittadina e riprendere idealmente il testimone dello Spezia Calcio 1906, non più iscritto ad alcun campionato ed avviato al fallimento: al termine della stagione 2007-08 lo Spezia Calcio 1906 si era classificato 21° in Serie B, retrocedendo quindi in Serie C1. La squadra però non aveva trovato nessuno disposto a investire e pagare l’iscrizione.  

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Casoli, i polmoni e il cervello dello Spezia

E’ stato il ‘pichici’ aquilotto nella passata stagione con 6 reti, nonostente spesso fosse stato impiegato sulla linea mediana. Giacomo Casoli, da Gubbio, si prepara alla nuova stagione in bianco, affascinato dall’idea tattica di mister Gustinetti:

“Il freddo e la pioggia sono oramai un costante in questo ritiro; di certo la temperatura bassa può essere un vantaggio considerando che stiamo correndo, e tanto. Ci stiamo allenando bene, con impegno e concentrazione. Siamo soprattutto concentrati sul cercare di fare una buona partenza, è fondamentale”.

  • Il credo tattico di mister Gustinetti potrebbe essere congeniale.

“Sia il 4-2-3-1 che il 4-3-3 sono schemi che possono esaltare al meglio le mie caratteristiche, ma al di là del ruolo, la differenza la fa lo spirito con il quale si scende in campo, l’impegno che uno ci mette; io ho sempre cercato di dare tutto e continuerò a farlo”.

  • Le aspettive possono mettere pressione.

“Noi sappiamo bene cosa la gente si aspetta da noi, ne siamo consapevoli. In Piazza Europa la gente ci ha riservato un’accoglienza fuori dal comune. Speriamo di poter ripagare i tifosi per così tanto affetto”.

  • Al ‘Picco’ si giocherà sul sintetico, fondo veloce per gente tecnica.

“Non ci ho mai giocato su questo tipo di manto, bisognerà adattarsi, ma credo che sia un dato positivo. Se ricordiamo alcune partite della passata stagione in cui giocare al pallone era praticamente impossibile, abbiamo solo da guadagnarci”.

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Murolo si presenta: “A Spezia per vincere”

E’ da ieri agli ordini di mister Gustinetti e del suo staff; Michele Murolo, difensore classe ’83, appena arrivato dalla Campania, è entusiasta per l’inizio di questa nuova avventura:
“Avevo già da tempo fatto la mia scelta; avevo solo lo Spezia in testa, è per me la scelta migliore in assoluto. Una Società come questa non è facile trovarla e non solo in Prima Divisione e in Serie B. Ci sono delle ambizioni importanti e solo felice di far parte di questo progetto”
A Salerno lo scorso anno, ma una vita legata al Real Marcianise
“Ho giocato 8 anni a Marcianise, da quando avevo 17 anni; li sono diventato prima uomo poi giocatore, un’esperienza che porterò dentro per tutta la mia vita, come i due campionati vinti. Anche lo scorso anno a Salerno sono stato benissimo; nonostante tutte le difficoltà, le penalizzazioni, abbiamo sfiorato la B davanti a 35000 spettatori che vivono di calcio, affamati di calcio, certe cose non si dimenticano. Se la Salernitana avesse avuto una società alle spalle come quella dello Spezia, sarebbe in Serie Cadetta, non ho dubbi”.

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