Di Nunno, da presidente del Lecco alla Baranzatese in Promozione

Chi pensava che fosse scomparso dalla circolazione dopo l’esperienza alla guida del Lecco, non aveva fatto bene i conti con patron Di Nunno. Che, invece, non ha alcuna intenzione di mollare, ma anzi vuole rilanciare a tutti i costi.  Questa volta Di Nunno ci prova in un paesino che si trova nei pressi di Cormano. Stiamo facendo riferimento a Baranzate: è qui che l’ex presidente del Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno, vuole ricostruire un progetto in grado stupire tutti.

Lecco

Fino a qualche settimana fa, tra l’altro, Di Nunno era alla guida del Lecco che, dopo aver conquistato la serie cadetta, si è reso protagonista di una stagione veramente malandata, sotto però la gestione dei figli in compagnia del diesse Fracchiolla. In fondo, però, nulla di poi così tanto diverso rispetto alla sua carriera, che ha sempre visto questi repentini passaggi dalle stelle alle stalle e viceversa, in maniera molto improvvisa.

Non c’è dubbio che Di Nunno sia uno dei personaggi più discussi, chiacchierati e controversi del calcio italiano. Il suo carattere burbero e scorbutico non ha certamente aiutato in tal senso, visto che in più di un’occasione ha avuto reazioni e comportamenti ben al di sopra delle righe, ma è chiaro che per i tifosi lecchesi la sua gestione è stata indimenticabile, con il raggiungimento dello spettacolare traguardo della Serie B.

Detto questo, Di Nunno continua imperterrito nel suo continuo cercare di far parlare di sé. E anche in questo caso ci è riuscito molto bene, dato che ha comunicato in via ufficiale di voler avviare un progetto con la Baranzatese, di cui diventerà presto presidente. Si tratta di una compagine che milita nel campionato di Promozione e ha già messo in evidenza come sarà un presidente, senza però mettere un soldo nella società. Diverse frecciatine anche a Lecco e all’amministrazione comunale, rea di avergli spillato soldi su soldi. In fondo, però, l’esperienza con il Lecco gli è rimasta davvero nel cuore e ha ammesso che lo continuerà a seguire, sottolineando anche come la nuova presidenza ha già affrontato diverse spese.

E, in effetti, le spese per rilevare da Di Nunno la società lecchese sono state notevoli, ragion per cui gli Aliberti difficilmente si muoveranno con investimenti folli sul mercato. Anzi, sarà una gestione nell’ottica di una spending review, ma in ogni caso ci sarà tempo fino al 31 agosto per poter sistemare ancora qualche tassello.

 

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