Le favorite per la vittoria della Champions League

La stagione del grande calcio internazionale è finalmente ripartita e in questo primo mese di competizioni lo spettacolo non è mancato. C’è enorme attesa nello scoprire se il Chelsea riuscirà a replicare il successo in Champions League dell’anno passato, ma la sensazione è che questa volta Paris Saint-Germain e Manchester City siano le squadre da battere.

 

 

Paris Saint-Germain e Manchester City restano le squadre da battere

Sono anni che il PSG spende cifre folli in sede di calciomercato riuscendo ad accaparrarsi quasi tutti i migliori giocatori in circolazione. Questa volta, però, i parigini hanno esagerato e si sono resi protagonisti di alcuni tra i trasferimenti più costosi e clamorosi dell’era recente. Dopo essersi assicurati le prestazioni di Donnarumma, Sergio Ramos, Hakimi e Wijnaldum, alla fine dell’estate è arrivata la bomba che pare destinata a cambiare per sempre la storia recente del calcio internazionale: il passaggio di Leo Messi al PSG, dopo una vita passata dapprima nelle giovanili e poi nella prima squadra del Barcellona, segna la fine di un’epoca e fa del PSG la squadra da battere. Alle loro spalle, però, come testimoniato dalle scommesse calcio, il Manchester City di Pep Guardiola continua a fare paura e sono in molti a pensare che se anche quest’anno il catalano dovesse fallire l’obiettivo potrebbe chiudere anzitempo la sua avventura in terra britannica. Continua poi a impressionare il Chelsea, con la squadra di Tuchel che si è ulteriormente rinforzata con l’arrivo di Lukaku e sembra avere nuovamente le carte in regola per bissare il successo dell’anno passato. L’altra inglese che fa paura è il Manchester United che ritrova Cristiano Ronaldo e che sembra aver fatto il definitivo salto di qualità anche a livello mentale.

 

 

Le italiane inseguono, ma sognare non costa nulla

Mentre i top club europei possono spendere cifre folli sia per il pagamento dei cartellini che degli ingaggi, le italiane sono in difficoltà e non riescono più a competere quando c’è da acquistare dei top player. C’ha provato la Juventus con l’operazione Ronaldo e l’ha fatto anche l’Inter con l’acquisto di Lukaku, ma entrambe sono state costrette alle cessioni per rimettere in ordine le casse societarie. In Europa è venuto a crearsi un calcio che viaggia a due velocità diverse: da una parte ci sono gli sceicchi che immettono liquidità e le squadre della Premier League e, dall’altra, le tedesche, le spagnole e le italiane che devono accontentarsi delle briciole. Anche colossi come Real Madrid e Barcellona sono state costrette a rimettere i conti in ordine e la sensazione è che tale tendenza verrà registrata anche nei prossimi anni, almeno fin quando la UEFA non imporrà il tanto agognato tetto salariale.

Juventus, Inter, Milan e Atalanta sono squadre forti, ma il divario dai top club d’Europa è ancora significativo. Nel calcio, però, nulla può essere dato per scontato e chissà che, come accaduto l’anno passato con il Chelsea, una delle nostre squadre non possa riuscire nella vittoria di una Coppa che il nostro calcio non riesce a portarsi a casa da 11 anni esatti.

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