Prima Divisione B, Cremonese – Carrarese 3-0

CREMONESE – CARRARESE 3-0:

32′ Nizzetti (Cr), 32′ st rig. Le Noci (Cr), 49′ st Rabito (Cr)

Tutto pronto a Cremona, dove si ha intenzione di volare sul serio: Cremonese e Carraraese recuperano oggi la gara sospesa per diluvio all’8′ della prima frazione di gioco e valevole per la prima giornata del girone B di prima divisione: il fischio di gioco allo stadio Zini verrà dato alle 15 e, sebbene sia impossibile registrare per quell’ora diun feriale una fitta presenza di tifosi, i locali hanno intenzione di iniziare a fare sul serio.

Dopo aver depennato il meno nella colonna dei punti all’attivo e di fatto cancellato i sei punti di penalità con due belle e meritate vittorie in altrettante gare, Rabito e compagni sono alla ricerca di una continuità di risultati che consenta loro di lanciarsi all’inseguimento delle prime: la sensazione è che difficilmente la Carrarese possa far male ai lombardi visti finora; semmai, solo la Cremonese – per cali di concentrazione e black out che pure finora non si sono visti – potrebbe frenare la corsa della Cremonese.

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Avellino, Millesi ai tifosi: “Nessuna crisi, dateci tempo”

Ciccio Millesi tiene buono il popolo di Avellino nello stesso momento in cui cerca di lanciare messaggi positivi ai compagni in particolare e alla squadra in generale. Sarà un anno di transizione e lo si sa da tempo: nessuno chiede il salto di categoria ma non ci si aspetta neppure il pericolo Seconda Divisione.

Sarebbe una mazzata cui gli irpini non sono preparati sebbene ci si trovi dove si è ora per decisioni prese a tavolino che non hanno a che vedere con i meriti del campo. Nulla da eccepire, le regole esistono per essere rispettate, ma la riflessione ovvia è che, senza la tranquillità necessaria, l’ambiente rischia di bruciare presto tanta manna. Lo sa bene Millesi, che di questa Avellino è uno dei leader indiscussi anche in virtù di un passato glorioso trascorso con i colori biancoverdi: i tre punti dopo tre gare non sono un bottino da buttare via ma le due sconfitte che hanno fatto seguito alla vittoria casalinga contro il Foligno (a Pisa e in casa contro la Tritium) sono state la maniera più evidente per mettere in risalto lacune reali e concrete.

Tra esse, anche il fatto che la squadra abbia dovuto recepire a preparazione in corso il salto di categoria. Sembra un’inezia, ma incide eccome. Il tifo non manca, le migliaia di presenze allo stadio Partenio-Lombardi ne è una testimonianza assolutamente incontrovertibile. Eppure, che si stia vivendo un momento difficile lo si intuisce anche nel corso degli allenamenti, quando si evince una scarsa voglia di scherzare. Tocca avvallare il duro lavoro con una serie di risultati utili, come afferma lo stesso Millesi:

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Como, bomber Filippini segna un gol a partita

Alberto Filippini da Como. E’ uomo copertina della prima divisione girone A dopo il terzo turno nonostante il suo club non sia riuscito a battere il Sorrento.

Stesso cognome di due che, nel calcio, hanno saputo scrivere pagine di provincia assai significative: pensiamo ai gemelli Filippini, Emanuele e Antonio, in grado di segnare in modo indelebile la bella storia di quel Brescia là, che si aggrappava ai funambolici centrocampisti per macinare chilometri di campo. In casa e in trasferta.

Nella speranza che l’accostamento nominale possa portargli solo bene – e che sappia scrivere inchiostri di pagine di storia lariana – va detto che Alberto Filippini di mestiere fa l’attaccante e che il suo compito, fin qui, lo sta svolgendo nel migliore dei modi.

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Carpi, reclamo accolto: Viareggio sconfitto a tavolino

Cambia la classifica in Prima Divisione girone A con il Carpi che scavalca il Taranto e si porta alla guida del gruppo con 9 punti. Il Giudice sportivo si è pronunciato in merito al reclamo effettuato dal Carpi che, in occasione della sfida contro il Viareggio che si è disputata in terra toscana lo scorso 11 settembre, aveva lamentato la scorrettezza dei viareggini i quali avevano schierato sul terreno di gioco un calciatore ancora in squalifica.

Nella protesta ufficiale avanzata dal club emiliano alle autorità sportive era stato evidenziato proprio questo e il giudice, a reclamo avanzato, ha accolto le motivazioni e le richieste del Carpi 

“in ordine alla irregolare posizione del calciatore Monopoli Luigi della società Viareggio, che risulta aver disputato la gara in oggetto pur dovendo ancora scontare l’ultima giornata di squalifica, allo stesso comminata (per complessive tre giornate di gara) dal Giudice Sportivo della Lega Nazionale Professionisti Serie A con Com. Uff. n. 167 del 12.4.2011″.

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Pergocrema, Brini: “Il bello viene adesso”

Potrebbe sembrare una capolista per caso, il Pergocrema di mister Fabio Brini. E invece non c’è nulla di casuale in una squadra che, costruita negli ultimi 10 giorni di mercato, ha aggiunto qualità e quantità e adesso è lì, in vetta al girone B, a punteggio pieno. Il ruolo di pompiere che deve smorzare gli entusiasmi si addice bene a mister Brini, che ai microfoni di TeleRoma 56 ha così commentato il match:

 

“Ci godiamo questo momento con entusiasmo, senza però lasciarci andare a chissà quali sogni. Voglio sottolineare la grande attitudine al sacrificio di questa squadra, non bisogna dimenticare che ci mancano i venti-venticinque giorni di preparazione precampionato. Per noi è come se fosse ancora calcio d’agosto e queste prime gare di campionato fossero amichevoli”.

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Di Meo: “Contento del mio Andria battagliero”

Per un mister Cari non soddisfatto al cento per cento della sua squadra, c’è invece un altro allenatore – Di Meo – che non può non esaltare la prova del suo Andria. Qualsiasi altra squadra, sotto di due gol contro la corazzata Barletta, si sarebbe sciolta come neve al sole primaverile. Invece, i biancoazzurri hanno avuto la forza per ritrovare unità, spirito di sacrificio e riaprire il match. Di Meo spiega anche le mosse tattiche attuate:

 

“Ho cambiato modulo per bloccare il Barletta sulle fasce, poi subiti due gol siamo tornati al nostro sistema di gioco. Il risultato credo sia giusto fino ad un certo punto, perché meritavamo di vincere se contiamo le palle gol che abbiamo sprecato. Di più non potevamo fare”.

L‘Andria, nelle prime tre giornate di campionato, ha racimolato soltanto due punti. C‘è da dire che ha giocato contro Spezia, Cremonese e Barletta (due in trasferta), ovvero le tre maggiori candidate alla vittoria finale del campionato.

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VIDEO Spezia – Piacenza 3-0

Padroni di casa spumeggianti nonostante l’infortunio a freddo di Carobbio che costringe lo Spezia a un cambio immediato: peccato per i malcapitati del Piacenza – gravi lacune in fase difensiva – che al posto del difensore titolare entri un tale di nome Alberto Bianchi.

Tocca a lui sbloccare il match: da lì in poi, strada in salita per gli ospiti che allo scadere del primo tempo sono già sotto di due reti per l’autogol di Parola, il cui tocco a spazzare il pallone lontano da Felice Evacuo manda la sfera alle spalle del proprio estremo.

Nella ripresa, tutto facile per i padroni di casa che mostrano otttime trame e non faticano a gestire il risultato.

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Cari, Barletta: “Troppo tesi per il derby”

C’è un pizzico di rammarico in casa Barletta dopo il 2-2 nel derby contro l’Andria. Se, infatti, si mettono sul piatto della bilancia tutte le situazioni createsi durante la partita, allora si può – a ragione- parlare di due punti persi piuttosto che di un punto conquistato. Infatti, non è bastato ai biancorossi il doppio vantaggio contro l’Andria per portare a casa i tre punti e il primato in classifica. E’ per questo che mister Cari non è stato completamente soddisfatto del risultato finale:

 

“Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio. Probabilmente, se fossimo arrivati all’intervallo senza subire gol, la gara avrebbe preso una piega diversa nella ripresa. Ma questo è poco importante, quello che conta è il risultato finale”.

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VIDEO Como – Sorrento 2-2

Un pareggio ricco di gol ed emozioni nel corso del quale il Como, finchè ne ha avuto nelle gambe e nei polmoni, ha saputo mettere in difficoltà un Sorrento meno brillante delle ultime uscite ma coriaceo fino alla fine.

E’ stata un sfida interessante tra due formazioni che, in seguito al 2-2 conclusivo, si candidano quali serie pretendenti a un posto nella categoria superiore.

Nella sfida si sono messi in luce bomber Ciro Ginestra da una parte – autore del vantaggio ospite immediato che giunge dopo 3′ – e Alberto Filippini dall’altra, la cui doppietta aveva fatto illudere i tifosi di casa.

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Taranto, il primato dura 48 ore

Il destino nel mondo del calcio, si sa, é spesso cinico e baro. Il Dio del pallone é abituato, da sempre, a non guardare mai in faccia nessuno. Spesso, poi, sembra accanirsi su determinate squadre e città, quasi per una sorta di sadismo innato che regna in tutti i tifosi italiani.

In questo caso a masticare amaro é il Taranto, che domenica scorsa, dopo la vittoria casalinga contro il Pavia in rimonta e con il gol decisivo del giovane attaccante talento di casa Nicolino Russo, ha ritrovato la vetta delle Lega Pro Prima Divisione (all’epoca meglio conosciuta come C1) dopo ben 10 anni la vetta del campionato.

Era il lontano campionato di C2 girone C della stagione 2000/2001: era il Taranto di patron Pieroni e del bomber Cristian Riganò, che con i suoi gol faceva sognare una città intera. Alla fine di quella stagione, il Taranto vinse il campionato con due punti di vantaggio sul Campobasso e ritornò in C1: la stagione seguente fu quella dell’atroce beffa nella finale playoff per la serie B vinta dal Catania e sulla quale da sempre pesa l’ombra di una combine mai digerita dai tifosi rossoblù, che attendono dalla stagione ’92-’93 di ritornare nella serie cadetta. Beffa, dunque.

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