Reggina, Scienza in pole per la panchina

Dopo che Atzori si è legato professionalmente alla Sampdoria (che lo ha scelto per ripartire dalla Serie B), alla Reggina si è aperto ufficialmente il toto-allenatore. Il presidente Lillo Foti sembra fortemente intenzionato a ripartire da un emergente, il cui nome dovrebbe arrivare dalla Prima Divisione. In lizza infatti ci sono allenatori di spessore come Roberto Breda (ancora impegnato con la Salernitana nella finale dei playoff) e Davide Dionigi. Non nomi a casa. Il primo, che ha un rapporto speciale con la città di Salerno, la squadra e i tifosi, difficilmente lascerà i granata se dovesse riuscire a portarli in Serie B (ma, certamente, attende sviluppi importanti sotto il profilo societario). Però a Reggio Calabria si è trovato molto bene come allenatore della Salernitana e i granata hanno imparato ad apprezzarlo. Molto caldo anche il nome di Davide Dionigi, ex bomber proprio della Reggina che quest’anno ha fatto benissimo sulla panchina del Taranto. Qui, però, c’è il nodo contratto. Dionigi è, infatti, legato per altri due anni con la società ionica e difficilmente avrà il pass per partire. 

Ecco allora che in attesa di sviluppi la Reggina sta virando prepotentemente su un tecnico super emergente: si tratta di Beppe Scienza. Nato a Domodossola nel 1966, ha giocato come centrocampista con il Foggia, Catania, Reggina, Reggina, Torino, Venezia, Piacenza, Cesena, chiudendo la carriera alla Pro Patria. Da allenatore ha cominciato proprio a Busto Arsizio, continuando quest’avventura per due anni a Novara e per un ulteriore biennio a Torino, dove ha guidato la Primavera. 

L’esordio tra i professionisti è avvenuto a Legnano (stagione 2009-2010), nella Seconda Divisione della Lega Pro. Il risultato è stato, per gli addetti ai lavori, di assoluto livello, perché l’essere arrivati a un passo dalla promozione (finale playoff persa con lo Spezia) con la formazione “lilla” diventa un miracolo se si considera che la squadra smise di percepire stipendi a ottobre. Da un’impresa all’altra per Scienza, perché il 45enne allenatore piemontese anche quest’anno ha fatto parlare di sé salvando il Viareggio nella finale playout contro il Cosenza con una squadra che ha un’età media di nemmeno 22 anni. L’impresa non passa inosservata, tant’è che il Viareggio lo sceglie per guidarlo alla salvezza nella ex serie C1. L’obiettivo per certi versi è forse ancor più proibitivo della stagione precedente, riuscire a portare in salvo una squadra con un’età media che non raggiunge i 22 anni. La Reggina però dovrà far presto, visto che Beppe Scienza è seguito anche dal Grosseto. Questa settimana potrebbe però essere decisiva in tal senso. 

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