Breda si presenta, nuovo allenatore della Reggina

Il tecnico amaranto, in conferenza stampa, parla del suo impegno con la Reggina, una sfida che come afferma davanti alla stampa “non vede l’ora di iniziare”.
Questi i passaggi principali delle dichiarazioni di Mister Breda, ex allenatore della Salernitana, nel corso della conferenza stampa.
MOTIVAZIONI: “Ho lasciato le cose a metà. Il mio è un ruolo di passione, di sentimenti e di orgoglio. Reggio è stato l’inizio della mia carriera da allenatore, una tappa decisamente importante che mi ha permesso di confrontarmi con i “grandi”. Sono contento di riprendere un anno dopo il percorso che avevo lasciato perché qui mi sono sempre trovato benissimo, conosco l’ambiente, i ragazzi e la società, al S.Agata si lavora davvero bene”.
STAGIONE AMARA: Io e la Reggina abbiamo una cosa in comune: siamo rimasti con l’amaro in bocca perché speravamo di conquistare qualcosa di importante. Questa velata rabbia deve essere trasformata in stimolo per fare una grande stagione, vogliamo sia il nostro punto di partenza.

TIFOSO AMARANTO: Quest’anno ho seguito la squadra da vero tifoso. Mi è dispiaciuto molto per il finale di stagione, per questo ho tanta voglia di mettermi subito a lavoro per provare a riprenderci quello che lo sport ci ha negato.

OBIETTIVI: Credo che gli obiettivi siano molteplici, sicuramente il risultato sportivo è importante. Abbiamo le idee chiare, c’è voglia e determinazione. Tra i tanti obiettivi c’è anche quello di riportare gente allo stadio, ma sono fiducioso perché durante i playoff Reggio ha risposto molto bene. Per adesso però l’obiettivo è lavorare ed affrontare ogni partita come fossero battaglie.

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Sta nascendo il nuovo Latina per la Prima Divisione

Smaltita, o quasi, la sbronza per la storica vittoria del campionato di Lega Pro Seconda Divisione (al secolo serie C2), l’US Latina Calcio ha cominciato da subito a lavorare per preparare al meglio la prossima stagione il Prima Divisione. Per farlo la dirigenza nerazzurra è partita dai rinnovi.

  • SANDERRA – Innanzitutto quello di Stefano Sanderra che per primo ha rinnovato la permanenza alle redini della panchina del team del capoluogo con un contratto di un anno. Sono bastati pochi minuti nella mattina del 23 maggio scorso perchè il patron Michele Condò ed il tecnico della storica promozione trovassero l’accordo.
  • I RINNOVI – Dopo il tecnico si è passati naturalmente al palco giocatori. Il primo a rinnovare è stato Claudio Cafiero. Il difensore classe ’89 era legato al Latina fino a Giugno 2012: società e giocatore hanno prolungato il contratto che adesso scadrà a Giugno 2013. Dopo di lui, nei giorni immediatamente successivi, hanno trovato l’accordo per il prolungamento di contratto altre tre pedine cardine della scorsa stagione. Si tratta del talento di Ostia, Emiliano Tortolano. Il capocannoniere della scorsa stagione, nonostante il corteggiamento di tanti club professionistici, ha scelto di vestire la maglia nerazzurra fino al 2013. Un altro anno di contratto anche per il pilastro della difesa Alessandro Farina ed il laterale Jaime Merito.

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Sottil, l’allenatore che vuole stupire il Siracusa

“Ho le idee chiare e so come si gestisce un gruppo. L’allenatore è il mestiere che voglio fare e ringrazio il Siracusa per l’opportunità”. Parla così Andrea Sottil subito dopo aver raggiunto l’accordo che lo lega al Siracusa. Fin adesso l’abbiamo conosciuto per la sua importante carriera da calciatore, adesso con l’avvio della prossima stagione calcistica impareremo a conoscerlo da allenatore del Siracusa.

“Prendo questa nuova avventura di petto – ha detto l’allenatore azzurro-. Ho grande entusiasmo e passione. Siracusa è una piazza calorosa e molto ambiziosa e questo rispecchia perfettamente le mie ambizioni”. Col presidente Salvoldi l’ex difensore della Fiorentina ha trovato subito l’accordo: “Il presidente Salvoldi è un presidente giovane e ambizioso e d’altro canto lo sono anch’io, quindi è stato facile entrare subito in sintonia. Vincere non è facile, sarà un percorso lungo e faticoso ma con l’armonia della squadra ci proveremo”.

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Pavia, Domenicali è il nuovo allenatore

Dopo l’addio di Benny Carbone, che ha allenato il Pavia lo scorso anno nella parte finale del campionato, portando la società pavese a conquistarsi una meritata salvezza in Prima Divisione senza passare per le forche caudine dei playout, la società bianco blu ha deciso di affidare la panchina a Manuele Domenicali. Benny carbone, infatti, ha deciso di non rinunciare all’ottima offerta della panchina del Varese in Serie B e il Pavia non ha certo voluto mettere i bastoni fra le ruote all’ascesa da allenatore dell’ex fantasista. Dunque, però, si riparte da Manuele «Lele» Domenicali, che comincia da allenatore tra i dilettanti alla Rivanazzanese, alla Mezzanese, portate in Promozione. Passa poi in Serie D al Borgosesia, al Derthona e al Voghera. L’anno dopo è a Isernia: viene esonerato e richiamato. Si salva ma il club a fine stagione fallisce. Nel 2004-2005 a Gela ottiene una storica C1, poi a Pisa incappa in un’altra difficile situazione societaria. Fa bene a Catanzaro e nel 2007-2008 benissimo a Portogruaro.

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Gustinetti: «Proveremo a regalare la B allo Spezia»

Conquistato dal mondo Spezia in un attimo, travolto dalla passione del Presidente Volpi; questione di empatia, dirà il nuovo tecnico aquilotto, Elio Gustinetti, fresco di accordo con i bianchi, nel corso della conferenza stampa di presentazione:

“Sono stato catapultato nel mondo Spezia; i contatti con gli uomini del Presidente c’erano stati ed erano positivi; oggi ho incontrato Volpi in persona ed eccomi quì, questione di empatia. Ho accettato con grande entusiasmo l’offerta dello Spezia, spero di trasmettere l’entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto, come giocatore prima e come tecnico poi. Adesso il nostro obiettivo è quello di creare un gruppo forte, che possa regalarci grandi soddisfazioni; solo con un gruppo organizzato e partecipe si può fare bene, non bastano i nomi altisonanti, ma anche per quelli, con le conoscenze mie e di Zocchi, ci sarà spazio. Il Presidente mi ha presentato il progetto e mi ha convinto da subito. Vincere non sarà facile, ma lavoreremo con il Direttore Sportivo per costruire una squadra importante, perchè ho voglia di vincere con lo Spezia e proveremo a trasportare il pubblico con il nostro gioco. Sono sceso di categoria, ma quando si tratta di una piazza come questa, la categoria non c’entra. Da avversario ho conosciuto il fattore ‘Picco’ e spero che i nostri tifosi possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”. Si passa a parlare di tattica ed il tecnico bergamasco sembra avere le idee chiare: “Ho bisogno di giocatori motivati, pronti a soffrire e lottare, di avere i tasselli giusti nei posti giusti. Di base vorrei giocare con un 4-2-3-1, ma vorrei che fosse un modulo elastico, dipendente dalle caratteristiche dei giocatori che avrò a disposizione. Programmi, progetto e struttura sono gli ingredienti giusti per togliersi tante soddisfazioni”.

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L’addio di Breda e un altro granata (Reggina) che lo attende…

Non sono bastati oltre 25mila tifosi alla Salernitana per approdare in Serie B ai danni dell’Hellas Verona. La città ha fatto sentire tutto il suo affetto alla squadra e all’allenatore, quel Roberto Breda che a fine gara ha chiesto ai suoi giocatori di andare sotto la curva “a testa alta”. Anche lui ci è andata, con le lacrime a rigargli il volto, perché forse, adesso, è davvero l’ultima volta a Salerno. Lui tentenna, poi ammette: “E’ qui che mi hanno fatto diventare giocatore prima e allenatore poi”. Giocatore, ai temi del calcio spumeggiante di Delio Rossi e della Serie A, e allenatore poi quando per un periodo era stato convinto da Vincenzo De Luca a fare anche l’assessore allo sport. Troppo forte il richiamo della panchina.

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Spezia, ufficiale: Gustinetti è il nuovo allenatore

Circolavano insistentemente i nomi di Mandorlini e Braglia. Il primo resterà in B con il suo Verona, il secondo potrebbe anche restare a guidare la Juve Stabia. Lo Spezia invece ha scelto il nome del nuovo allenatore, ed era un nome che legapro.it aveva anticipato quasi subito alla fine del campionato. Sarà Elio Gustinetti il nuovo allenatore dello Spezia per la stagione 2011-2012; nel pomeriggio di lunedì, l’incontro decisivo tra il tecnico e la dirigenza bianca.
Classe ’55, Gustinetti era sulla panchina dell’Ascoli ai nastri di partenza della stagione 2010-2011. Nella sua carriera da allenatore, il tecnico bergamasco, vanta una vittoria del campionato di Serie D con l’Albinese nella stagione ’89-’90, una promozione in Serie C1 con il Lecco nella stagione ’96-’97, la conquista di una Coppa Italia di Serie C con l’Albinoleffe nella stagione 2001-2002.

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Pellegrino, congedo al Sudtirol: “Orgoglioso comunque”

Prima di fare ritorno nella sua Sicilia, per ricongiungersi con moglie e figlia, mister Maurizio Pellegrino si congeda così dall‘Fc Sudtirol: “Questi sono stati i giorni dell’amarezza, della delusione e dello sconforto. Ma i miei ragazzi debbono sapere che sono orgoglioso di essere stato il loro allenatore per circa tre mesi e che quella salvezza sfumata nella maniera più beffarda e assurda l’abbiamo moralmente conquistata sul campo, grazie ad un commovente finale di stagione nel quale ognuno di noi è riuscito a dare il 110% delle sue possibilità, facendo leva sull’orgoglio, sullo spirito di gruppo, sulla voglia di sacrificarsi e di combattere – sportivamente parlando – per un obiettivo comune che a tutti noi stava a cuore. Niente e nessuno potrà cancellare quanto di grandioso sono riusciti a fare questi ragazzi, nemmeno una retrocessione che è stata determinata da un episodio che ritengo assurdo e quindi irreale. Personalmente è stata una bellissima e gratificante esperienza professionale. Il 99,9% di questa squadra è composta da ragazzi di grande valore prima ancora che da buoni calciatori. La loro vita, non solo quella professionale, sarà certamente ricca di soddisfazioni. Ringrazio sentitamente anche la società, che per serietà, rigore e professionalità deve essere un esempio per tutto il calcio nazionale. Una società che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno, e che mi ha appoggiato anche nei momenti più critici. Il raggiungimento della salvezza voleva essere il mio ringraziamento.

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Gubbio, il neo allenatore Pecchia: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla”

Sentite che grande chiarezza c’è dietro queste parole: “Non ho una grande esperienza in panchina, ma ne ho da vendere come giocatore e so bene che atmosfera si respira nello spogliatoio e quali sono gli equilibri da mantenere. Nel calcio, poi, è molto importante saper motivare i giocatori e in questo tipo di gestione mi ritengo davvero all’altezza”. Lo ha detto il neo allenatore del Gubbio Fabio Pecchia nel giorno della sua presentazione ufficiale. L’ex centrocampista di Napoli e Juve ha fissato subito gli obiettivi: “Mantenere la categoria senza eccessivi patemi. Sarebbe da scriteriati buttare al vento i due anni di lavoro ottimo svolti qui da Vincenzo Torrente. Il nostro sarà un lavoro che proseguirà sulle linee guida tracciate a suo tempo dalla società, per cui ingaggeremo giocatori giovani, che hanno fame di risultati e grande voglia di maturare e il giusto mix con alcuni elementi più esperti, alcuni dei quali fanno parte dello zoccolo duro della squadra”.

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Verona, Mandorlini: “E adesso il derby con il Vicenza”

SALERNO – Una sfida disputata allo stadio “Arechi” permise ad Andrea Mandorlini di subentrare sulla panchina dell’Hellas, un’altra di centrare la promozione in Serie B. Si è sempre detto fatalista, il mister ravennate, ma questa sembra la vera e propria chiusura del cerchio, come si suol dire.

Tralasciando l’inaccettabile situazione creatasi all’interno della sala stampa campana, il tecnico dedica immediatamente il proprio pensiero ai tifosi: “Sono stati grandissimi, questo successo lo dedico a loro che non hanno mai fatto mancare il proprio supporto. Conoscevamo alla vigilia le insidie legate alla gara di ritorno, tuttavia grazie al carattere dei miei uomini abbiamo legittimato il raggiungimento dell’obiettivo”.

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