La Prima Divisione che verrà

Una settimana fa si è ufficialmente la stagione 2010-2011 della Lega Pro. Con le promozioni in cadetteria di Juve Stabia (complimenti all’ex tecnico pisano Piero Braglia) e Verona ha preso una fisionomia completa anche la prossima stagione della Prima Divisione.

Ovviamente il quadro non può essere ancora considerato preciso e dettagliato dal momento che anche l’estate 2011 si preannuncia calda (non certo meteorologicamente parlando) e intricata e alcune situazioni potrebbero cambiare radicalmente. Proviamo comunque a tirare una riga e soprattutto capire quale sarà la ‘geografia’ della Lega Pro stagione 2011-2012.

Ecco, nel dettaglio, tutte le squadre della Prima Divisione, al netto di promozioni e retrocessioni. E soprattutto divise regione per regione:

  • Friuli Venezia Giulia (1): Triestina
  • Veneto (2): Bassano, Portogruaro
  • Lombardia (7): Tritium (Milano), Feralpisalò (Brescia), Como, Cremonese, Lumezzane, Pavia, Pergocrema
  • Piemonte (1): Alessandria
  • Emilia-Romagna (5): Piacenza, Carpi, Ravenna, Reggiana, Spal
  • Liguria (1): Spezia
  • Toscana (4): Pisa, Viareggio, Carrarese, Lucchese
  • Abruzzo (1): Lanciano
  • Umbria (1): Foligno
  • Lazio (3): Atletico Roma, Latina, Frosinone
  • Campania (3): Salernitana, Sorrento, Benevento
  • Puglia (4): Andria, Barletta, Foggia, Taranto
  • Sicilia (3): Trapani, Gela, Siracusa

Campionato. Come già anticipato la Lega Pro ha ufficializzato la partenza del campionato domenica 4 settembre. Tre sono le soste già designate (25 dicembre, 1 gennaio 2012 e 8 aprile 2012) mentre sulla base dei gironi che andranno a formarsi verrà stabilita una ulteriore sosta del campionato e una serie di turni infrasettimanali.

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Taranto, patron Hulls: «Al lavoro per puntare alla B»

Business as usual, ama ripetere. E infatti Mike Hulls ha chiesto ai suoi collaboratori di cominciare la preparazione degli aspetti organizzativi della stagione 2011/2012 sin dalle ore 09.00 del 6 giugno, a sole quindici ore di distanza dalle lacrime del Flaminio. “Siamo il Taranto – spiega il primo dirigente – non potevamo lasciarci fermare dal dispiacere. Anzi ho chiesto ai miei ragazzi di ripartire da quello per cercare un riscatto. Organizzativamente, dopotutto, abbiamo mostrato di essere probabilmente già pronti per la serie B”. In via Martellotta, così, gli uffici non chiuderanno neanche in estate. “Ferie? Non ci abbiamo ancora pensato – spiega l’inglese – attualmente siamo all’opera su diversi fronti. Solo quando sarà organizzativamente tutto pronto per la prossima stagione, se rimarrà tempo, proveremo a riposarci un po’”. Tra le priorità della prossima stagione, innanzi tutto lo stadio. “Sullo Iacovone siamo più avanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, spiega Hulls. “La convenzione triennale con il Comune ci ha dato modo di non dover ricominciare da zero, per ciò che concerne l’aspetto amministrativo. Tutto è pronto per l’avvio dei lavori per rendere fissa l’area del prefiltraggio: il Civico Ente ha già provveduto ad appaltare il cantiere, ora attendiamo solo la sua apertura”. La programmazione e i lavori posti in opera nel corso della stagione fanno si che ad agosto la struttura del rione Salinella possa presentarsi da subito con l’abito buono. “Provvederemo al mantenimento del manto erboso con dei lavori tarati su misura rispetto al clima dell’estate tarantina e abbiamo appena terminato i lavori per la zona lavoro dedicata alla stampa”, annuncia Hulls. “Il nostro stadio deve diventare progressivamente la casa dei tifosi e degli abbonati sette giorni su sette e prepararsi ad accogliere i tanti sottoscrittori del progetto Un sogno che cavalca il sogno: non possiamo lasciarci cogliere impreparati”. E proprio il progetto Un sogno che cavalca il sogno è centrale nel piano di lavoro estivo del sodalizio di via Martellotta. “Mentre prosegue la campagna di sottoscrizioni – spiega il dirigente – il marketing e la comunicazione sono al lavoro per organizzare al meglio quelle iniziative nelle quali si sostanzierà l’offerta mirata alla creazione di un vero club. Inteso non come semplice società sportiva, ma come gruppo di forze sane, capaci di comprendere il valore del risultato sportivo nel miglioramento della qualità di vita cittadina. E di cogliere l’occasione di legare il proprio brand ad esso”. Il tutto non perdendo di vista il sociale, sottolinea Hulls. “Il presidente D’Addario ci ha chiesto grande cura dei dettagli per l’ospitality e dato mandato di organizzare tavole rotonde, corsi di formazione, spettacoli e incontri enogastronomici per gli imprenditori che hanno deciso di schierarsi con la AS Taranto nel nostro impegno per il rilancio territoriale”.

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Pugliesi: «Pisa, sei sempre stato il mio sogno»

Maurizio Pugliesi è stato, nel momento decisivo della stagione, l’ultimo baluardo di una difesa pisana tramutatasi d’un colpo in una roccaforte quasi inespugnabile. Merito di una crescita costante di tutti i reparti, del grande lavoro svolto in allenamento e, soprattutto, del grande attaccamento alla maglia che tutti (lui per primo) hanno sempre avuto.

Un attaccamento che Pugliesi, da pisano doc, non ha mai nascosto. Fin dal giorno della firma sul contratto: “In quel momento ho realizzato un sogno – racconta –. Un sogno cullato fin da bambino che ho avuto la fortuna di vivere da protagonista in questa stagione. E che si è concluso come tutti volevamo”.

  • Protagonista per caso?

“Con la società fin dal primo momento ci siamo guardati negli occhi e abbiamo parlato chiaramente. Il mio ruolo doveva essere quello di un giocatore esperto pronto a contribuire alla crescita di Ivan Lanni. Fra noi si è creato un ottimo rapporto e io ho sempre lavorato con grande voglia per farmi trovare pronto alla prima occasione. E di occasioni ce ne sono state: credo di aver dato il mio contributo a questa salvezza”.

  • Un ruolo da chioccia?

“Ho 34 anni e per un portiere non sono certo decrepito. Sto bene, ho ancora tanta voglia di giocare e ci sarà tempo per fare la chioccia. Ripeto, conosco il mio ruolo all’interno del gruppo e quando ci sarà bisogno di me risponderò sempre presente”.

  • Non sono molti i pisani che hanno avuto ‘fortuna’ in maglia nerazzurra…

“Non è mai facile giocare nella tua squadra del cuore. Subentrano tanti aspetti emotivi e ambientali. Per quanto mi riguarda soltanto l’idea di scendere in campo e avere alle spalle la curva Nord vale più di ogni altra cosa. Certo, ad un certo punto qualche pensiero…”.

  • Paura di retrocedere?

“No, assolutamente. Quell’idea non mi è mai passata per la testa e penso che nessuno all’interno del gruppo ci abbia mai pensato. Ovviamente abbiamo attraversato momenti delicatissimi in questa stagione e qualche preoccupazione c’è stata. Poi a Cava è cambiato tutto”.

  • E’ stata quella la gara decisiva?

“Sicuramente. Quello è stato un vero e proprio spareggio che siamo stati molto bravi ad interpretare. La vittoria ci ha dato una spinta enorme”.

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La carica di Padella: “Atletico Roma, per la B manca poco”

Emanuele Padella non è, per l’Atletico Roma, soltanto l’uomo della provvidenza. Già perché il gol che ha permesso alla squadra romana di superare il Taranto e giocarsi la finale promozione contro la Juve Stabia è solo la ciliegina sulla torta di una splendida stagione, tant’è che su Padella pare ci siano anche gli occhi della Roma.

Il calciatore si è raccontato al sito “postpartita.it” e noi vi riproponiamo alcuni stralci dell’intervista. Proprio a partire dalle emozioni del gol di domenica scorsa.

“Ho provato una gioia indescrivibile. Sono sedici anni che indosso questa maglia e per me che ho solo ventidue anni è stata un’emozione grandissima firmare il gol che è valso la qualificazione in finale. Ora vogliamo far entrare la Roma calcistica nella storia, portandola ad essere la prima città italiana ad avere tre squadre nei due massimi campionati”.

Padella in questa stagione si è messo in mostra non solo per le qualità difensive, ma anche per le ottime capacità in fase realizzativa. “Per la mia crescita in fase difensiva devo ringraziare Lopez, Incocciati e Chiappara: loro sono stati fondamentali, mi hanno fatto crescere velocemente con i loro insegnamenti, curando ogni particolare del mio ruolo. In fase di realizzazione, invece, mi ispiro a Daniel Ciofani, che in questi ultimi anni mi ha dato una grossa mano spiegandomi bene i movimenti del centravanti”.

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Il Monza riconferma mister Motta

L’A.C. Monza Brianza 1912 comunica attraverso una nota ufficiale che, avendo avuto modo di apprezzare nelle ultime settimane il lavoro svolto dall’allenatore Gianfranco Motta e avendone altresì apprezzato, oltre alle … Leggi il resto

Tutti i numeri della stagione del Pisa

Numeri di un campionato dai mille volti. Statistiche che fanno i “raggi X” ad una stagione che ha visto la Nocerina assoluta protagonista e poi tante squadre che si sono alternate nel corso dei mesi nel ruolo di primo attore. Diamo un’occhiata a quelle che sono le facce del girone B della Prima Divisione.

  • Punti. Il Pisa ha collezionato 33 punti tra le mura amiche e 10 in campo esterno. La squadra migliore sul terreno di casa è stata la Nocerina (40pt), la peggiore davanti al proprio pubblico il Foligno (17pt). Relativamente alle gare esterne troviamo ancora la Nocerina al top (32 pt), mentre Siracusa e Viareggio chiudono la graduatoria (9 pt).

    Vittorie. Sono 10 i successi raccolti dal Pisa in campionato (9 in casa, 1 fuori). Record anche in questo caso ad appannaggio della Nocerina con 21 vittorie (12 in casa e 9 fuori) e punteggio negativo per il Viareggio (6 vittorie complessive).

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D’Adderio non è più l’allenatore dello Spezia

Lui ci aveva sperato fino all’ultimo. Sapendo soprattutto di aver lavorato con serietà, impegno e di non essere responsabile del mancato aggancio ai playoff del “suo” Spezia. Eppure, tutto ciò non è bastato. Salvo Fulvio D’Adderio non è più l’allenatore della società ligure. Non è stato infatti confermato per la prossima stagione.

Questo il comunicato della società spezzina:
“Al tecnico di San Martino in Pensilis va un profondo ringraziamento per la professionalità e la dedizione sempre dimostrata alla guida delle Aquile, coronata, la scorsa stagione, con la promozione in Prima Divisione. Tutto l’ambiente, in questi due anni, ha imparato a conoscere la persona D’Adderio stimandolo, prima di tutto come uomo e poi apprezzando le sue competenze calcistiche. A lui vanno i migliori auguri per una vita piena di soddisfazioni sportive e non“.

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