A Sorrento da settimane ormai si respira un’aria di festa pronta ad esplodere, ma prima di tirar via dal freezer lo champagne bisogna conquistare la promozione in serie B. Impresa ardua, perché prima bisogna battere il forte Hellas Verona e poi una tra Alessandria e Salernitana. Insomma, di tempo ne dovrà passare. E intanto a Sorrento si trovano dei volantini con le grandi vittorie della storia del Sorrento. A cominciare dallo spareggio di Roma vinto contro la Turris per la promozione in C del 2 giugno 1969. Poi la vittoria in casa contro la Salernitana del 2 maggio 1971: un successo che significò sorpasso sui granata per un Sorrento che, solo poche settimane dopo, ottenne la storica promozione in serie B con un pari a Chieti. Si passa al 29 agosto 1971, la sera in cui il “piccolo” Sorrento espugnò il San Paolo di Napoli in coppa Italia, con Bozza abile a beffare Dino Zoff. Senza dimenticare il pareggio casalingo col Frosinone del 9 giugno 1985, un punto che permise ai rossoneri di festeggiare il ritorno in C1 a braccetto col Licata di Zdenek Zeman.
campionato
Dalla Serie B… ecco il Frosinone
Dopo cinque campionati consecutivi in serie B, il Frosinone è retrocesso in Prima Divisione. Manca ancora una giornata per la fine del campionato di Serie B, ma la vittoria del Sassuolo per 2-1 al “Matusa” ha condannato i ciociari. La formazione gialloblu chiude la stagione anche all’ultimo posto con appena 38 punti dopo 41 partite, nemmeno un punto a partita, con una media inglese di -45, frutto di otto vittorie, quattordici pareggi e ben 19 sconfitte, il che vuol dire aver perso una gara su due. Con questi numeri non poteva che essere fallimentare la stagione del Frosinone, a cui non è servito nemmeno il cambio in panchina con l’arrivo di Salvatore Campilongo per risollevare le sorti di una squadra partita male e finita peggio.
Pisa, 1-0 alla Primavera dell’Empoli
Davanti a circa 200 spettatori il Pisa ha superato 1-0 la Primavera dell’Empoli in una delle amichevoli organizzate per chiudere la stagione agonistica 2010-2011. I ragazzi di mister Pagliari si … Leggi il resto
Dietrofront Zeman: «Lascio il Foggia»
Addio al sogno di Zemanlandia a Foggia. A pochi giorni di distanza dalla fine del campionato, Zdenek Zeman ha convocato i giornalisti e annunciato che l’anno prossimo non allenerà più la squadra pugliese: «Con il Foggia – ha detto – non sono riuscito a vincere il campionato, ed era questo l’obiettivo che mi ero prefissato. Non essendo sicuro di poterci riuscire l’anno prossimo, lascio la squadra».
Il tecnico boemo ha confermato che la società ha cercato di farlo restare, ma Zeman è fatto così. Lascia senza polemiche verso la città e la società. Ma le polemiche ci sono, eccome. Sentite: «Sto diventando un po’ nervoso negli ultimi tempi – ha detto ancora – quest’anno non ho preso la squalifica ma penso che il prossimo anno sarebbe successo». Il riferimento è «agli arbitraggi, alle inchieste». «C’è una inchiesta – ha affermato – per la partita contro il Gela che non si sa che fine ha fatto, un’inchiesta su quella a Siracusa che non si sa che fine ha fatto, almeno sino ad ora». E poi ha concluso lapidario sull’argomento: «Sono persuaso che abbiamo avuto troppi torti».
Zdenek Zeman ha anche riferito di aver parlato venerdì scorso con i dirigenti della società: «Non sono riuscito a vincere il campionato – ha detto – reputo questo una sconfitta. Ho regalato questo sogno ma bisogna vivere di realtà. Il mio obiettivo ad inizio stagione era salire, alla società andava bene una salvezza tranquilla. Non è detto che senza di me i giocatori vadano tutti via. Tornando indietro nel tempo, avrei comunque accettato questa scommessa. La mia decisione è stata ovviamente comunicata alla società. Ci sono altre sfaccettature di cui non parlo e che per me non sono importanti».
Sudtirol, ultimo sforzo. Paganese, ultima spiaggia
“Manca un ultimo ma decisivo sforzo per i playout. Voglio che la mia squadra giochi senza fare calcoli, e cioè senza pensare che possiamo pareggiare o perdere con un gol di scarto. Perché se iniziamo a ragionare così, rischiamo grosso”. Mister Pellegrino mette le cose in chiaro.
Trentaquattresima giornata, ultima della “regular season”, del campionato di Prima Divisione Lega Pro: un FC Sudtirol corroborato dalla ritrovata vittoria – dopo cinque mesi di astinenza – contro il Pavia rende visita domani, 15 maggio, alla Paganese.
Allo stadio “Marcello Torre” di Pagani (calcio d’inizio alle ore 15), i biancorossi vanno a caccia del lasciapassare per i playout, affrontando una diretta concorrente nella corsa per evitare la retrocessione diretta, alla quale è destinata la squadra ultima classificata, posizione attualmente occupata proprio dalla formazione campana. Grazie al successo di domenica scorsa allo stadio Druso, invece, l’FC Suedtirol è risalito sino al terzultimo posto.
Pisa, Pagliari: “Regaliamo una soddisfazione alla città”
Allenamento di quasi due ore sul terreno dell’Arena per il Pisa 1909, atteso domani dall’ultima sfida di campionato contro il Gela. Mister Pagliari ha prima studiato assieme alla sua squadra alcuni filmati delle precedenti gare e quindi si è trasferito sul campo per un lavoro tecnico-tattico conclusosi con la partitella in famiglia di rito.
Soltanto lavoro ‘personalizzato’ per capitan Carparelli che non ha preso parte alla partita in famiglia, così come Gabriel Raimondi. Entrambi hanno concluso la loro giornata con le terapie specifiche. Solo terapie, infine, per Christian Amoroso.
Pisa, domenica ricco programma di contorno al match
Allenamento con test match conclusivo per i nerazzurri di mister Pagliari ancora in campo all’Arena Garibaldi per continuare la preparazione in vista della sfida con il Gela di domenica prossima. … Leggi il resto
Ravenna, confermati 7 punti di penalizzazione
La Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta dal Prof. Claudio Franchini, ha inflitto 7 punti di penalizzazione al Ravenna Calcio da scontarsi nella corrente stagione sportiva, inibendo inoltre per tre anni Giorgio Buffone, Direttore sportivo del club romagnolo, ritenendo i deferiti responsabili delle violazioni ascritte. Buffone e il Ravenna erano stati deferiti dal Procuratore Federale “per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara Lumezzane-Ravenna del 17/4/2011”. Il dispositivo integrale (C.U. 89/CDN) è consultabile al sito www.figc.it.
Il sito romagnanoi.it ha raccolto le dichiarazioni del presidente Gianni Fabbri e del direttore sportivo Giorgio Buffone a poche ore dalla sentenza della Commissione Disciplinare. Ve le proponiamo:
“Siamo stati condannati senza che ci sia anche solo uno stralcio di prova”. Gianni Fabbri non ci sta, ed esterna tutta la sua rabbia riguardo alla sentenza che ha inflitto al Ravenna sette punti di penalizzazione e tre anni di squalifica al direttore sportivo Giorgio Buffone.
“Non è stato tenuto conto della realtà dei fatti – spiega -, perché siamo stati penalizzati senza motivo. Rileggendo la sentenza ci sono molti passaggi che non mi convincono, come ad esempio il ruolo del direttore sportivo del Lumezzane Luca Nember, che ora figura pur non essendo mai stato inserito negli atti. Anche la questione riguardante la posizione geografica di Parma mi fa pensare male”.
Cosa non la convince?
“E’ stata fatta una disquisizione considerando soltanto la distanza chilometrica che separa Ravenna da Parma, senza tenere conto che una persona che da Ravenna vuole raggiungere la Lombardia passa dal Brennero e non tocca la città ducale. Certe valutazioni proprio non le ho capite”.
Benevento, stadio pieno e prove di playoff
A Benevento domenica prossima andrà in scena un antipasto di quella che, secondo i pronostici della vigilia, potrebbe poi essere la finale dei playoff. Al “Santa Colmba” infatti si sfidano Benevento e Juve Stabia, seconda e quarta del girone B di Prima Divisione. E anche se la partita sulla carta non ha alcun valore – visto che entrambe le formazioni sono sicure di un posto nei playoff – il prezzo di 2 euro e la voglia di applaudire la squadra che comunque ha disputato un ottimo campionato sta facendo rinascere l’entusiasmo nella città del Sannio. Continua infatti a spron battuto la vendita di biglietti; si procede con una media di 700-800 al giorno.
Siracusa, Ugolotti: “Vogliamo chiudere al 6° posto”
Mister Ugolotti e il bomber azzurro Nicola Mancino, al termine della gara contro la Ternana, hanno commentato la prova del Siracusa.
Ecco le parole di mister Ugolotti: “Abbiamo cercato di fare la nostra partita in un campo pessimo e con un caldo terribile. Penso che siamo stati penalizzati dal calcio di rigore perché inesistente, poi abbiamo cercato di vincerla la partita ma non ci siamo riusciti. D’altronde in questo periodo della stagione chiedere qualcosa in più è difficile. Facendo un’analisi complessiva del campionato, anche se manca solo una giornata, – continua l’allenatore – posso dire che bisogna fare un plauso a questi ragazzi per come hanno interpretato tutte le partite, compresa quella di oggi. Sono contento dell’affetto dei tifosi perché significa che oltre al lavoro hanno apprezzato anche la persona. Adesso penseremo alla gara di domenica dove non abbiamo intensione di fare brutte figure, è questo il nostro spirito”.
Soddisfatto Nicola Mancino, autore di una doppietta:
Verona, sesta vittoria di fila al “Bentegodi”
HELLAS VERONA-LUMEZZANE 1-0
- Marcatori: 14′ aut. Checcucci
- Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Martina Rini (88′ Anderson); Berrettoni (79′ Hallfredsson); Ferrari N., Pichlmann (61′ Mancini).
A disposizione: Nicolas, Abbate, Le Noci, Selva.
Allenatore: Andrea Mandorlini - Lumezzane: Trini; Zanardini, Pisacane (73′ Emerson), Checcucci, Pini; Lo Iacono, Calliari, Dadson, Bradaschia (65′ Bencivenga); Ferrari F., Volpato (71′ Inglese).
A disposizione: Di Gennaro, Luciani, Finazzi, Alberti.
Allenatore: Davide NicolaArbitro: Massimiliano De Benedictis (Sez. arbitrale di Bari)
Note. Ammoniti: Pini, Pisacane, Berrettoni, Martina Rini. Espulsi: -. Recupero: 0′-4′. Spettatori: 12.558
VERONA – La sesta vittoria interna consecutiva non basta all’Hellas Verona per aggiudicarsi matematicamente un posto ai play-off: in virtù del 2-1 dello Spezia al Sorrento, servirà almeno un punto a Ceccarelli e compagni in occasione dell’ultima gara di campionato.
Foggia-Taranto, il derby è un pari senza reti
FOGGIA – TARANTO 0-0
- U.S. FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Caccetta, Romagnoli, Torta, Regini; Kone, Burrai, Laribi; Farias (80´ Varga), Sau (80´ Agodirin), Insigne. A disp. Santarelli, Tomi, Candrina, Marinaro, Agostinone. All. Zdenek Zeman.
A.S. TARANTO (3-4-3): Bremec; Cutrupi (46´ Sabatino), Coly (35´ Colombini), Prosperi; Antonazzo, Giorgino (83´Di Deo), Branzani, Garufo; Rantier, Girardi, Sy. A disp. Barasso, Russo, Chiaretti, Guazzo. All. Davide Dionigi.
ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso (Secco-Parolin)
AMMONITI: Romagnoli, Torta, Burrai (F); Giorgino, Sy (T)
NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 4.084 (paganti più abbonati) per un incasso di € 58.307 (rateo abbonati più paganti). Angoli 1-3. Recupero 3´ pt; 3´ st.
Il Foggia impatta con il Taranto nella penultima giornata di campionato, ultima allo Zaccheria, e ottiene uno zero a zero prevedibile alla vigilia. Un pari tutto sommato giusto, che consegna alle due compagini un punto che non cambia il loro destino in classifica, già scritto prima di questa gara.
In campo la posta in palio non è alta, il Taranto è già ai play-off, il Foggia sa che dovrà attendere almeno l´anno prossimo. Ma è pur sempre un derby, e se ti chiami Foggia e hai in panchina uno come Zeman, l´orgoglio non puoi metterlo da parte.