Foggia, congedo alla stagione senza acuti

COSENZA-FOGGIA 1-0

  • COSENZA (4-3-3): Marino; Musca, Ungaro, Fernandez Giacomini; Matteini (81´ A. Fiore), Aquilanti, Roselli; Biancolino, S. Fiore, Essabr (77´ Degano). A disp. De Luca, Scarnato, Thackray, Martucci, Sommario. All. Luigi De Rosa
  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Caccetta, Romagnoli, Rigione, Regini; Kone, Agostinone, Laribi (81´ Marinaro); Farias (61´ Varga), Sau, Insigne (61´ Agodirin). A disp. Dazzi, Candrina, Tomi, Salamon. Alle. Zdenek Zeman.
  • ARBITRO: Francesco Fiore di Barletta (Messina-Salvato)
  • MARCATORI: 30´ Biancolino
  • AMMONITI: Biancolino, Fernandez (C); Kone Romagnoli (F)
  • NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Recupero 1´ pt; 5´ st.

Nessuna vendetta. Il Foggia non fa lo “scherzetto” al Cosenza ma perde per uno a zero nell´ultima giornata della Prima Divisione gir. B per effetto del gol del “pitone” Biancolino, lo stesso che all´andata decise la gara con l´ormai famigerato gol di mano.

Lo aveva detto Zdenek Zeman alla vigilia della partita in Calabria: difficile aspettarsi grandi cose. Detto, fatto. Il Foggia gioca una gara modesta, senza grandi stimoli, ma tenendo comunque testa ai padroni di casa, cui la vittoria non è bastata per evitare i play-out. Al “San Vito” non c´è il pubblico delle grandi occasioni, l´atmosfera sorniona coinvolge anche i calciatori cosentini che nel primo tempo lasciano a lungo l´iniziativa ai rossoneri. Il Foggia parte bene, Agostinone impegna subito il portiere, poi è Sau ad avere la grossa chance cogliendo il palo al 5´. Il Cosenza resta a guardare e i rossoneri ringraziano. Al 14´ Insigne fa ammattire la difesa avversaria, slalom e tiro su cui si oppone alla grande Marino. Alla prima vera occasione, però, i padroni di casa passano: Biancolino sfugge alla trappola del fuorigioco, si presenta a tu per tu con Santarelli, batterlo è uno scherzo da ragazzi.

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Andria, miracolo salvezza a Terni

TERNANA – ANDRIA 2-3 TERNANA (5-2-3): Visi; Piva, Borghetti, Fanucci, Grieco (24’ s.t. Bizzarri), Imburgia; D’Antoni (28′ s.t. Arrigoni), Cejas; Nolé (39′ s.t. Fusciello), Tozzi Borsoi, Sinigaglia. In panchina: Cunzi, … Leggi il resto

Benevento-Juve Stabia, antipasto di playoff

BENEVENTO – JUVE STABIA            1-1

  • Benevento (4-4-2): Baican; Furno, Ciampi, Pedrelli,Zito (28’st Bianciardi); Pintori (40’st Falzarano), Pacciardi, Grauso, Bonaiuto (23’st Clemente); Evacuo, Bueno. A disposizione : Corradino, Formiconi, Palermo, Fusco.All. Giuseppe Galderisi.
  • Juve Stabia (3-4-3): Colombi; Maury, Molinari, Scognamiglio; Pitarresi (10’st Raimondi), Danucci (40’st Davì), Mezavilla Dianda; Albadoro, Corona (38’st Marano), Tarantino. A disposizione: Vono, Cazzola, Raimondi, Cirillo, Davì, Pezzella, Marano.All.Mauro Isetto.
  • Arbitro: signor Andrea Merlino di Udine.

Assistenti: Andrea Moretti di Savona e signor Stefano Alassio di Imperia.

  • Ammoniti: Grauso, Zito (BN).
  • Marcatori : 6’st Pintori (BN); 16’ st Corona, rig ( JS).
  • Note: Giornata soleggiata, caratterizzata da un leggero vento,  terreno in discrete condizioni. Spettatori circa 5.000 di cui circa 50 i tifosi a seguito delle vespe. Calci d’angolo : 5-4 Recupero : 0’1t, 3’2t.

Benevento. Ultima giornata della stagione regolare, prima della fase post-season, con le vespe impegnate, lontane dal Menti, nel derby contro la corazzata di mister Galderisi, seconda forza del campionato. Entrambe le compagini, nonostante abbiano già acquisito il diritto a disputare gli spareggi per la promozione in serie B, si affrontano a viso aperto, dandosi battaglia, sin dalle prime battute. Al 5’ Pacciardi ci prova dai trenta metri senza esito.Al 9’ ancora Piacciardi tenta di impensierire Colombi, ma la palla termina alta sopra la traversa. Il primo quarto d’ora è caratterizzato da un buon possesso di palla della squadra di casa con le vespe attente a controllare.Al 19’ Dianda ci prova dalla distanza con la sfera che finisce fuori. Sale in cattedra la squadra di mister Braglia ed al 23’ è pregevole lo scambio Albadoro – Tarantino con la palla che termina a Mezavilla, il cui tiro viene bloccato da Baican. Al 28’ Corona da buona posizione manca l’impatto con la sfera. Al 35’ Ciampi di testa manda alto. Al 36’ Pitarresi di destro sfiora il palo alla destra di Baican.Al 39’ Albadoro con una bellissima conclusione dai 22 metri sfiora il goal del vantaggio.

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Verona, un punto e si va ai playoff (contro il Sorrento)

PERGOCREMA-HELLAS VERONA 0-0

  • Pergocrema: Russo F.; Ricci, Panariello, Pambianchi; Ghidotti, Guerci (77′ Mugelli), Basile, Angiulli, Canzian; Marconi (52′ Scotto), Mammetti (86′ Pezzotta).

A disposizione: Ingrassia, Romeo, Lolaico, Galli.

Allenatore: Agenore Maurizi

  • Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo G., Esposito (72′ Martina Rini), Hallfredsson; Berrettoni (46′ Mancini); Ferrari (77′ Selva), Pichlmann.

A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Le Noci.

Allenatore: Andrea Mandorlini

  • Arbitro: Aleandro Di Paolo (Sez. arbitrale di Avezzano)
  • Note.  Ammoniti: Pichlmann. Espulsi: -. Recupero: 0′-3′. Spettatori: 2.500 circa
  • CREMA – Un punto serviva, ed il punto è arrivato. Lo 0-0 del “Voltini” permette all’Hellas di raggiungere gli spareggi-promozione, un risultato semplicemente insperato qualche mese fa. Tra due settimane arriverà al “Bentegodi” il Sorrento.

In occasione dell’ultimo match della regular-season Maurizi è costretto a rinunciare agli squalificati A. Profeta, Simeoni e Caccavallo, oltre agli infortunati Criaco e Maccan. In campo per i padroni di casa un 3-5-2 con davanti la coppia Mammetti-Marconi. Mandorlini risponde confermando dieci degli undici schierati dall’inizio col Lumezzane: torna dal 1′ Hallfredsson, con Martina Rini in panchina. Berrettoni nuovamente alle spalle di Pichlmann e Ferrari.

Al 5′ sgroppata sulla sinistra di Hallfredsson, Ferrari stacca di testa dal secondo palo, palla fuori misura. Bell’intuizione dell’islandese (11′) che trova l’ex Albinoleffe smarcato sul lato sinistro dell’area, traversone basso su cui Berrettoni non riesce ad arrivare. Al quarto d’ora la formazione scaligera batte velocemente un calcio di punizione a centrocampo, cross di Russo per Pichlmann, incornata alta sopra la traversa. I lombardi provano la risposta al 16′: punizione dalla sinistra di Angiulli, colpo di testa in terzo tempo di Marconi, la sfera finisce fuori.

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Sudtirol sconfitto a Pagani, ma è gioia playout

PAGANESE – FC SUEDTIROL 1-0

  • Paganese (3-4-1-2): Ginestra; Cuomo (8’st Macrì), Urbano, Radi; Santarelli, Gatti, Liccardo (31’st Casisa), Imparato (22’st Di Pasquale); Lepore; Ferraro, Cortese. A disposizione: Virgili, Ingrosso, Grillo, Pisano.

Allenatore: Ezio Capuano

  • Fc Suedtirol (4-3-3): Zomer; Traorè, Cascone, Franchini, Martin; Furlan, Odibe, Fink; Albanese (34’st Baccolo), Marchi, Fischnaller (14’st El Kaddouri). A disposizione: Mair, Kiem, Burato, Anastasi, Mirri. Allenatore: Maurizio Pellegrino

Arbitro: Marco Viti di Campobasso

  • Reti: 70’ Radi (1-0)
  • Note: ammoniti Ferraro (P), Liccardo (P), Radi (P). Spettatori 1000 circa.

Lasciate ogni speranza o voi che entrate? Per fortuna no, perché – pur perdendo per 1-0 – Pagani non è un inferno per l’FC Suedtirol, che allo stadio “Marcello Torre” trova comunque la porta d’ingresso per il purgatorio dei playout, dove affronterà il Ravenna.

Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match. Trentaquattresima giornata, ultima della “regular season”, del campionato di Prima Divisione Lega Pro: un FC Suedtirol in tenuta bianca – corroborato dalla ritrovata vittoria – dopo cinque mesi di astinenza – contro il Pavia rende visita alla Paganese. Allo stadio “Marcello Torre” di Pagani (calcio d’inizio alle ore 15), i biancorossi vanno a caccia del lasciapassare per i playout, affrontando una diretta concorrente nella corsa per evitare la retrocessione diretta, alla quale è destinata la squadra ultima classificata, posizione occupata proprio dalla formazione campana alla vigilia di questo match. Grazie al successo di domenica scorsa allo stadio Druso, invece, l’FC Suedtirol è risalito sino al terzultimo posto. Contro la Paganese capitan Cascone e compagni partono avvantaggiati dal fatto di poter non solo giocare per due risultati su tre (vittoria e pareggio), ma di poter addirittura perdere con un gol di scarto (1-0, 2-1, 3-2 etc.).

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