Girardi subito decisivo con il Taranto

 

TARANTO – COSENZA 1-0

 



Marcatore: pt 12' Girardi (TA) 


TARANTO (3-4-2-1) - Bremec; Cutrupi, Migliaccio, Colombini; Garufo, Giorgino, Di Deo, Sabatino (36' st Prosperi); Chiaretti, Rantier (22' st Panarelli); Girardi (29' st Sy). A disp.: Barasso, Pensalfini, Antonazzo, Karvonen. All.: Dionigi.


COSENZA (3-4-2-1) - De Luca; Wagner, Ungaro (6' st Rizzo), Kris; Matteini, De Rose, Roselli, A. Fiore; Daud (39' st Gagliardi), S. Fiore; Biancolino. A disp.: Marino, Scarnato, Sommario, Olivieri, Martucci. All.: Toscano.
Arbitro: Ciro Carbone di Napoli (Signoriello – D’Amato)
Ammoniti: Migliaccio (TA), Roselli (CS), Ungaro (CS); Garufo (TA)
Espulsi: Cutrupi (TA), al 20' st, per somma di ammonizioni.
Corner: 3-9
Recupero: pt 1', st 5'.
Note: Spettatori circa 1500. Bremec para un rigore a Biancolino al 49'st.


Al Taranto basta una rete del nuovo arrivato Girardi per stendere il Cosenza. La formazione calabrese, che in settimana ha lasciato andare Mario Somma richiamando in panchina mister Toscano, ha di che recriminare, visto che al 94′ Biancolino si è fatto parare da Bremec un calcio di rigore, fallendo l’opportunità di pareggiare e portare a casa un punto.

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Monza, un punto e qualche rimpianto

Monza – Reggiana 0 – 0

Pareggio a reti bianche dei granata nella partita Monza- Reggiana, valida per la ventunesima giornata del campionato di 1^ DIVISIONE GIRONE A 2010/2011, giocata ieri, domenica 23 gennaio 2011 alle ore 14.30. I granata salgono così a quota 31 punti e saranno impegnati domenica prossima in casa allo Stadio Giglio contro il Como.

A fine gara ecco le dichiarazione di Gambadori del Monza:

“Abbiamo giocato un’ottima partita ma purtroppo abbiamo portato a  casa solo un punto, per questo c’è grande rammarico. Dobbiamo continuare così perché con prestazioni come quella di oggi difficilmente non si vince, adesso abbiamo 2 settimane per preparare al meglio le prossime 2 trasferte fondamentali per noi. Personalmente ringrazio tutti perché qui a Monza sono stato accolto benissimo. In campo mi piace molto inserirmi e arrivare al tiro, peccato perché oggi il loro portiere sulla mia occasione è stato bravissimo. Alla fine ero un po’ stanco, con il giusto lavoro sono sicuro di poter dare molto di più”.

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Il Como ci prova, l’Alessandria resiste

COMO-ALESSANDRIA 0-0

COMO (4-2-3-1): Castelli; Maggioni, Conti, Magli, Fautario (dal 21′ st Da Dalt); Riva, Filipe (dal 33′ st Fortunato); Bardelloni, Villar (dal 28′ st Scardina), Franco; Maah. A disposizione: Ciapessoni, Ambrogetti, Licata, Ardito. All. Garavaglia.

ALESSANDRIA (4-2-3-1): Servili; Pucino, Romeo, Cammaroto, Bonomi; Camillucci, Damonte; Negrini (dal 43′ st Cuneaz), Martini (dal 24′ st Bondi), Croce; Scappini (dal 36′ st Artico). A disposizione: De Marco, Segarelli, Machado, Ghinassi. All. Sarri.

Arbitro: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto.

Spettatori: 1000 circa.

Espulso: Oscar Brevi, al 43′ per proteste.

Ammoniti: Fautario, Camillucci, Maggioni, Bonomi.

Angoli: 4-2 per il Como.

Recuperi: 1′ pt – 4′ st

Un Como vivace e che ha dimostrato di essere sempre reattivo e sveglio non è riuscito ad aver la meglio su un’Alessandria che, complice le pessime condizioni del campo da gioco, ha cercato sin da subito di amministrare lo 0-0. Ottima la prova dell’estremo difensore dell’Alessandria Servili, che in almeno tre occasioni dice no ai tentativi dei lariani. All’87’ è ancora l’estremo ospite a negare il gol a Maah, respingendo un colpo di testa sotto porta. Sulla ribattuta poi il Como segna, ma tra le proteste la rete viene annullata dall’arbitro De Marco di Barcellona per posizione di fuorigioco del comasco Franco.

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Il SudTirol ferma il Verona

FC SUDTIROL -HELLAS VERONA 0-0

FC Sudtirol (4-3-2-1): Zomer; Traorè, Kiem, Nazari, Martin; Furlan, Mariano Romano, Fink (46’st Fink); El Kaddouri (19’st Manuel Fischnaller), Campo; Marchi (35’st Baccolo). A disposizione: Mair, Sorrentino, Kaufmann, Crepaz.

Allenatore: Alfredo Sebastiani

Hellas Verona (4-3-1-2): Rafael; Abbate, Ceccarelli, Vergini, Scaglia; G. Russo (32’st Paghera), Esposito, Hallfredsson; Mancini (33’st Ferrari); Pichlmann, Scapini (40’st Martina Rini). A disposizione: Caroppo, Maietta, Anderson, Garzon.

Allenatore: Andrea Mandorlini

Arbitro: Francesco Saia (Palermo)

Note: spettatori 3.320, di cui 420 abbonati. Ammoniti Nazari (FCS), Fink (FCS), Marchi (FCS), G. Russo (VR), Paghera (VR), Ceccarelli (VR)

Partita di gala, quella al Druso contro il Verona. Ma l’FC Suedtirol ha intelligentemente vestito la tuta da operaio, badando al sodo, ovvero a fare risultato, usando la spada e non il fioretto, concedendo pochissimo agli scaligeri e portando a casa un buon pareggio per 0-0. Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match. Straordinario il colpo d’occhio che offre un “Druso” gremito in ogni ordine di posti, con folta rappresentanza di tifosi ospiti – un migliaio circa – e con clima da stadio “vero”. FC Suedtirol e Hellas Verona fanno il loro ingresso in campo accompagnati – mano nella mano – da due formazioni giovanili che indossano la divisa ufficiale della squadra avversaria e che esibiscono uno striscione con chiaro invito al “Fair Play”, in campo e in tribuna. L’FC Suedtirol, in cerca di riscatto dopo le due sconfitte consecutive d’inizio anno contro Gubbio e Salernitana, si misura nella quarta giornata del girone di ritorno del campionato di Prima Divisione Lega Pro con un Hellas Verona che è squadra dall’immutato fascino malgrado il suo ancora perdurante status di nobile decaduta dai fasti delle stagioni in serie A – memorabile lo scudetto del 1985 – e in serie B. Verona – in tenuta gialla con sottili righe blu – che, con i due successi ed un pareggio conseguiti nelle ultime tre partite, è in netta crescita rispetto ad un girone d’andata nettamente al di sotto delle aspettative. Entrambe le squadre lamentano assenze di peso. FC Suedtirol privo degli squalificati Alfredo Romano, Mirri e Burato e degli infortunati Cascone e Albanese, con Nazari riproposto al centro della difesa e con Fink a completare il terzetto di trequartisti a sostegno dell’unica punta di ruolo, ovvero Mattia Marchi. Nel Verona indisponibili – fra gli altri – Selva, Cangi, Berrettoni e Le Noci, quest’ultimo “ex” biancorosso al pari di Mancini, regolarmente in campo, e del direttore sportivo Mauro Gibellini.

Al “Druso” pomeriggio soleggiato e temperatura gradevole considerata la stagione. Dopo le schermaglie iniziali, il primo affondo è del Verona, con Pichlmann che al 5’ scarica per vie orizzontali, armando il sinistro di Hallfredsson, abbondantemente fuori misura. Corto e aggressivo il Verona di Mandorlini, ma l’FC Suedtirol si chiude bene nella propria metà campo, non concedendo alcunché agli scaligeri nei primi 20 minuti.

Provano anche a mettere la testa fuori dal guscio, i biancorossi: al 20’ Campo imbecca in area Marchi che pur strattonato da Vergini trova il modo per girarsi, calciando però ampiamente sul fondo. La partita non decolla, merito dell’atteggiamento ostruzionistico dell’FC Suedtirol, e così il Verona al 32’ ci prova – velleitariamente – con Mancini dalla distanza. Palla altissima. Sporadiche avanzate biancorosse, ma quella del 36’ è incisiva: cross a rientrare di sinistro di Campo con Abbate che, pressato da Fink, rischia l’autorete sventata con bravura da Rafael. Brivido per i biancorossi al 46’, con Hallfreddsson a sventagliare sul secondo palo e con Russo, fortunatamente, che calcia alle stelle sotto misura. Primo tempo avaro di emozioni e di bel gioco che si conclude sullo 0-0, complice l’impeccabile assetto difensivo dell’FC Suedtirol.

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Gubbio inarrestabile: Spezia battuto

GUBBIO-SPEZIA 2-1

Marcatori: 7°pt Borghese (G), 2°st Bianchi; 22°st rig. Gomez

GUBBIO (4-3-3): Lamanna; Bartolucci, Borghese, Briganti, Farina (45°st Capogrosso); Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi; Donnarumma (13°st Suciu), Gomez, Galano (27°st Caracciolo). A disp. Farabbi, Gaggiotti, Caracciolo, Montefusco, De Rosa. All. Mengoni

SPEZIA (4-3-1-2): Fiorillo; Bianchi, Comazzi, Buscaroli, Pedrelli; Buzzegoli, Casoli, Herzan, Vannucchi (30°st Musto); Cesarini (18°st Lazzaro), Colombo. A disp. Conti, Ciaramitaro, Enow, Lollo, Boldrini. All. Pane.

Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi
Ammoniti: Buscaroli, Colombo, Bianchi, Comazzi (S), Bartolucci, Caracciolo (G)
Spettatori: 1763 spettatori
Espulso: 22°st Buscaroli

GUBBIO – Per lo Spezia ultima chiamata per risalire la classifica, per il Gubbio una vittoria da conquistare dopo il kappaò di sette giorni fa e il punto di penalizzazione.

La partenza dei padroni di casa è però arrembante: al 4′ Fiorillo deve alzare sulla traversa un colpo di testa in mischia di Borghese.
La diga verticale composta da Raggio Garibaldi e Gomez fa subito la differenza e dopo appena 7′ sono i padroni di casa a passare: punizione di Sandreani dalla sinistra, colpo di testa autoritario di Borghese, Fiorillo si allunga ma può solo sfiorare. E’ l’1-0.
La reazione spezzina è in una conclusione dal limite di Cesarini su assist di Colombo. Al 20° Vannucchi prova ad inventare: punizione dalla destra, tutti, compreso il portiere, si aspettano il cross al centro e invece lui disegna una parabola diretta all’angolino costringendo proprio Lamanna ad un notevole colpo di reni che toglie la palla dal sacco.

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Il Foligno vince a Viareggio e ritorna a sperare

VIAREGGIO – FOLIGNO             1-3

ESPERIA VIAREGGIO: Pinsoglio, Brighenti, Bertolucci, Pizza, Massoni, Fiale, Luppi, Castiglia, D’Antoni, D’Onofrio, Taormina. (A disposizione: Merlano, Martina, Malacarne, Cosentini, Cristiani, Calamai, Marolda). All. G. Scienza.

FOLIGNO: Rossini, Iacoponi, Cusaro, Fiorucci, Bassoli, Fondi, Menchinella, Fedeli, Sciaudone, Falcinelli, Giacomelli. (A disposizione: Zandrini, Ciccioli, Agostini, Civilleri, Luparini, Tomassini, La Mantia). All. F. Giunti

ARBITRO: Penno (Nichelino) ASSISTENTE 1: Lotierzio (Napoli) ASSISTENTE 2: Carovigno (Potenza)

MARCATORI: 40′ Castiglia (V), 65′ e 75′ Sciaudone (F), 80′ Giacomelli (F)

Ottima prova di orgoglio della squadra di mister Giunti che torna alla vittoria proprio in casa di una concorrente alla salvezza e proprio nel giorno in cui c’era la massima emergenza di formazione

Prova di grande carattere, dunque, del Foligno che nonostante lo svantaggio maturato al 37’ del primo tempo con Castiglia (bravo a controllare al limite dell’area, a girarsi e con il sinistro e a spedire sul palo lontano alla sinistra di Rossini, con la sfera che è passata fra molte gambe) nella ripresa ha avuto la forza di reagire con le cosiddette seconde linee che hanno dimostrato al tecnico di meritare di esser prese in considerazione.

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Atletico Roma-Pisa, che vittoria per i laziali

ATLETICO ROMA – PISA   3-1

Marcatori: 17’ Mosciaro (P); 35’ Pelagias (AR), 58’ Franchini (AR), 65’ rig. Ciofani (AR).

ATLETICO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi; Mazzarani, Doudou (54’ Padella), Pelagias, Angeletti; Baronio (83’ Romondini), Miglietta; Esposito, Caputo, Franchini (86’ Babù); Ciofani. A disposizione: Previti, Tombesi, Chiappara, Chiaretti. Allenatore: Incocciati.

PISA (4-3-1-2): Lanni; Ton (52’ Audel), Bizzotto, Gimmelli, Sereni; Fanucchi, Passiglia, Favasuli (67’ Guidone); De Oliveira Pedro (79’ Ilari); Carparelli, Mosciaro. A disposizione: Pugliesi, Cerone, Miani, Reccolani. Allenatore: Semplici.

Arbitro: Sig. Daniele Ceccarelli di Terni.

Note: Cielo sereno e terreno di gioco in condizioni mediocri. Temperatura: 9°C. Presenti circa 500 spettatori. Recupero: primo tempo 2 ‘, secondo tempo 4’. Ammoniti: Doudou, Padella (AR); Ton, Sereni, Passiglia (P). Espulso al 68’ Fanucchi (P) per condotta violenta a centrocampo su Franchini (AR). Angoli: 6-2 a favore dell’Atletico Roma.

Il racconto della sfida Atletico Roma-Pisa comincia dai numeri, quelli dei romani. Quarta vittoria di fila, nove reti segnate in attacco grazie, come sempre ma non solo, al bomber Ciofani, e soprattutto meno quattro punti dalla Nocerina capolista impegnata domani sera contro il Benevento.

Detto questo, il match. Buon primo tempo del Pisa, che passa dopo un quarto d’ora, poi la rete di Pelagias mette sui binari giusti la locomotiva di Beppe Incocciati che nella ripresa asfalta un frastornato Pisa facendo cadere giù dalla torre i nerazzurri.

La cronaca – Il Pisa è subito più maniovriero e al 17’, al primo vero affondo, arriva il gol con Mosciaro: il centravanti ospite ci prova prima con un colpo di testa, ben respinto da Ambrosi, ma sul tap-in dello stesso l’estremo difensore romano non può opporsi. I padroni di casa provano a reagire con due punizione di Baronio (24’ e 27’), la prima respinta coi pugni e la seconda bloccata senza problemi da Lanni. Al 32’ l’Atletico Roma sfiora il gol con un colpo di testa di Ciofani, che trova il miracolo di Lanni. Al 35’ l’Atletico Roma trova il meritato pareggio: Baronio su una punizione dalla sinistra pennella un cross al centro per Pelagias, che spedisce con un perfetto colpo di testa il pallone all’angolino.

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Hellas Verona, vittoria sfumata a un minuto dal 90°

COMO-HELLAS VERONA 1-1

Marcatori: 65′ Pichlmann, 89′ Morandi

Como: Castelli; Maggioni, Magli, Franco, Fautario; Riva, Gomes (73′ Morandi); Da Dalt (51′ Fortunato), Maah, Bardelloni; Scardina (82′ Di Pietro).

A disposizione: Ciapessoni, Licata, Ardito, Murgia.

Allenatore: Carlo Garavaglia

Hellas Verona: Rafael; Cangi (16′ Malomo), Ceccarelli, Vergini, Scaglia; Mancini, Esposito (73′ Russo), Hallfredsson; Ferrari (65′ Paghera), Pichlmann, Le Noci.

A disposizione: Caroppo, Anderson, Martina Rini, Scapini.

Allenatore: Andrea Mandorlini

Arbitro: Massimiliano De Benedictis (Sez. arbitrale di Bari)

Note. Ammoniti: Franco, Hallfredsson, Malomo, Mancini, Paghera. Espulsi: -. Recupero: 1′-4′. Spettatori: 2.500 circa

La cronaca – Ceccarelli e compagni iniziano il 2011 con un pari, senza riuscire a vendicare lo 0-2 dell’andata. I gialloblù passano in vantaggio al 65′ sugli sviluppi di una ripartenza con Pichlmann, dopo aver fallito il terzo penalty consecutivo, nella prima frazione, con Hallfredsson. Quasi allo scadere Morandi regala l’1-1 finale alla formazione lombarda.

Mandorlini tenta di partire con Maietta dall’inizio, ma il centrale ex Frosinone si ferma nel riscaldamento: a 5′ dal fischio d’inizio Vergini diventa titolare, Malomo va in panchina. Ferrari in avanti assieme a Pichlmann e Le Noci, tornano a disposizione Paghera e Russo. Garavaglia, costretto a rinunciare agli squalificati Villar, Cozzolino e Conti, si affida a Da Dalt, Maah e Bardelloni dietro Scardina. Più di 400 i tifosi gialloblù giunti allo stadio “Sinigaglia”. Pronti-via e Bardelloni sguscia via sulla sinistra, giunge sul fondo ed effettua un cross teso per Scardina, incornata fuori misura (1′). Al 20′ calcio di rigore per la formazione scaligera a causa dell’atterramento in area di Le Noci: sul dischetto si presenta Hallfredsson, che manda alto sopra la traversa. I padroni di casa prendono coraggio ed al 22′ Scaglia chiude in angolo un pericoloso traversone dal fondo di Fautario su cui era pronto ad intervenire Da Dalt. Al 35′ Mancini addomestica un pallone dal limite e scocca il sinistro, Castelli controlla. Ad inizio ripresa punizione dalla destra di Riva (48′), respinta su cui arriva Fautario ma il destro dell’esterno scuola Inter è nuovamente contrato dalla retroguardia. Al quarto d’ora Maah riceve un cross rasoterra, si gira e batte verso il palo lontano, palla a lato. Azione di contropiede al 66′ con Le Noci che apre per Esposito, Pichlmann di punta trafigge Castelli su passaggio corto del regista napoletano. Intervento provvidenziale di Rafael (72′) su incornata a colpo di sicuro di Maah, abile a liberarsi a centro area. L’autore della rete del vantaggio veronese lotta sulla trequarti ed appoggia per Russo, esterno dell’ex Gallipoli fuori di un paio di metri (83′).

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