Toscano (Ternana): “Contento della prima al ‘Liberati'”

L’allenatore della Ternana, Mimmo Toscano, commenta il calendario delle “Fere”, a poche ore dalla pubblicazione: “Sono contento soprattutto di una cosa – attacca il mister – giocheremo la prima davanti ai nostri tifosi e speriamo davvero di partire col piede giusto. Stimolante anche il derby, subito alla terza giornata!”. Per quanto riguarda la qualità del girone A, Toscano ha le idee chiare: “E’ troppo presto per dare giudizi, da oggi al 31 agosto, giorno in cui chiuderà ufficialmente il calciomercato, le squadre avranno la possibilità di migliorarsi e completare gli organici, quindi prima di giudicare bisogna attendere”. Il mister non è affatto convinto che il girone B sia più “duro” di quello dove è inserita la “sua” Ternana: “Devo ripetermi, solo il tempo potrà fornire questa risposta. Ci sono ottime squadre anche nel nostro raggruppamento. Le risposte vere e incontrovertibili le fornirà solo il campo, come al solito”.

Sulla stessa lunghezza d’onda di mister Toscano il d.s. rossoverde, Vittorio Cozzella: “Al pari del nostro allenatore sono contento di poter esordire al “Liberati”. Ci darà forza. Il derby alla terza? Non fa
molta differenza, è sempre una partita diversa dalle altre. Poi se ci ricordiamo cos’è successo lo scorso anno avremo un motivo in più per dare il cento per cento e fare una grande partita. Dobbiamo fare di tutto per cancellare il ricordo di quella retrocessione”.

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Spezia, la carica di mister “Gus” per Bari e Andria

Lo Spezia, dopo la vittoria nella prima uscita ufficiale in Coppa Italia Tim, è atteso domani dall’affascinante sfida contro il Bari di mister Torrente. Prima di parlare del match del “San Nicola”, il mister Elio Gustinetti ha però cominciato la sua intervista parlando dei calendari appena pubblicati:

“E’ di sicuro un inizio campionato impegnativo, ma sarà anche l’occasione per vedere la nostra forza, per valutarci. Potevamo sperare in un avvio più soft, ma come si dice prima o poi avremmo dovuto incontrarle tutte. Le trasferte consecutive di Siracusa e Cremona saranno impegnativissime. Fondamentale l’esordio in casa; contro l’Andria potremo testare subito il nuovo sintetico e conoscere al meglio le sue particolarità. Ma adesso rimaniamo concentrati sul nostro obiettivo più
prossimo”.

  • Domani infatti sfida affascinante contro il Bari.
    “Ci teniamo molto a questa partita; la affronteremo con tutte le nostre forze, con la migliore formazione possibile anche anche alla luce dei problemini che abbiamo. Abbiamo continuato a lavorare sodo nel dopo ritiro, la fatica si sente, ma cercheremo di affrontare l’impegno al meglio. Vogliamo regalarci l’impresa di andare avanti in Coppa Italia, anche perché avere a disposizione altre partite ufficiali è fondamentale per entrare in condizione il prima possibile e vedere il nostro vero valore”.

Nell’amichevole contro il Forte dei Marmi, bene anche Vannucchi.


  • “Era un’amichevole programmata ad hoc per lui e per quelli come Testini e Bianco che rientravano da problemi fisici. Importante per il suo pieno recupero; è un giocatore importante, ma ha ancora bisogno di tempo, chi lo conosce sa bene che tipo di giocatore è. In funzione degli ultimi due allenamenti, saranno diramate le convocazioni per la trasferta pugliese. Di certo non ci sarà Casoli, ma conto di recuperare Marchini. Al di là di come andrà a Bari, contiamo di disputare altre amichevoli per mettere minuti nelle gambe e per conoscere meglio il nuovo terreno del ‘Picco’”.

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Sanderra (Latina): “La salvezza il nostro scudetto”

“Il bicchiere è da vedersi mezzo pieno”. Parte da questo presupposto mister Stefano Sanderra per riassumere lo stato del suo Latina al termine della prima parte del ritiro, e soprattutto dopo la non allarmante sconfitta in Coppa Italia Tim contro L’Aquila. “Viste le tantissime assenze e qualche pedina che manca ancora a questa formazione, credo che la sconfitta potesse anche essere messa in preventivo. Non compromette il nostro cammino di preparazione alla stagione, anche se ci sarà ancora molto da lavorare, questo è evidente, visto che siamo stati lenti, prevedibili e non abbiamo mai aggredito lo spazio. Ripeto – continua Sanderra – tanto è dipeso comunque dalla condizione fisica precaria di molti e dalle assenze a cui abbiamo dovuto far fronte. Credo che il bicchiere per ora è mezzo pieno. Se penso al tiro finito sul palo di Jefferson, che ha di fatto cambiato la partita, senza pensare a qualche occasione che, con un po’ di lucidità in più, avremmo potuto concretizzare. I miei complimenti, comunque, a mister Ianni, mio allievo addirittura proprio ai tempi in cui allenavo L’Aquila e che si è divertito a farci lo sgambetto. Sono stati bravi a chiudersi e a sfruttare l’unica distrazione, grande, che abbiamo avuto nel corso della gara”. Poi Sanderra pensa all’immediato futuro: “Mi dispiace molto per il risultato, sia perché ci tenevamo a far bene alla prima di fronte al pubblico di casa, ma soprattutto perché adesso fino al 5 settembre non potremo cimentarci in gare ufficiali. Trovo questa formula assurda. La Coppa è fatta per testare la squadra prima del campionato ma adesso che siamo usciti dalla Tim Cup rientreremo in gioco per la Coppa di Lega Pro solo a campionato cominciato, ovvero nel momento più delicato. Un vero peccato visto che le amichevoli, seppur affrontate con il piglio giusto, non danno mai quanto può dare una gara ufficiale”.

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Livorno-Siracusa, per la Coppa e per la storia

Dopo il passaggio del primo turno di Coppa Italia, adesso il Siracusa si troverà di fronte una squadra di primissimo livello, il Livorno di Walter Novellino, per una sfida in programma nel pomeriggio. Livorno e Siracusa, in campo per la seconda gara di Tim Cup, si sfideranno anche per la storia. Eh sì, perché tra il 1949 ed il 1981 amaranto e azzurri si sono confrontati per ben 9 volte. I confronti risalgono tutte a gare di campionato e riguardano sia la serie B sia la serie C.

Gli scontri in serie cadetta sono inerenti alle stagioni 1949/50 – 1950/51 – 1951/52 ed in tutte e tre i campionati il Siracusa s’impose dentro casa (4-1; 2-1;1-0) ma perse fuori casa. Il passivo più pesante, in serie B, fu nella stagione 1949/50 quando gli azzurri persero per 4-0. Diverso ma non di molto il discorso in serie C. In 6 scontri il Siracusa ha sempre ben figurato tra le mura amiche del “De Simone” (4 vittorie e 2 pareggi). Al “Picchi” una sola vittoria, per 1-0, nella
stagione 1957/58. Intanto, in occasione della sfida contro il Livorno, ha parlato Davide Moi, uno dei giocatori di maggiore spicco della formazione siciliana: “Contro il Teramo l’obiettivo era quello di passare il turno e ci siamo riusciti nonostante qualche difficoltà. Andremo a Livorno con la consapevolezza di affrontare una squadra di serie B ma comunque motivati e convinti delle nostre capacità”, ha detto Davide Moi.

“Andremo a giocare in uno stadio glorioso e contro una squadra di categoria superiore e questo da già uno stimolo in più. Andiamo a giocarcela – continua il difensore azzurro – e siamo ottimisti”.

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La Porta: “Corsa e grinta per la Ternana”

Dopo la sfortunata scorsa stagione, conclusasi con la retrocessione in Seconda Divisione (poi annullata grazie al ripescaggio), la Ternana ha scelto per quest’anno di puntare su un allenatore come Mimmo Toscano e un preparatore atletico giovane ed emergente. Parliamo di Pietro La Porta (nella foto), un tenace 33enne di Mercogliano, in provincia di Avellino. La “cura” per correre tutto l’anno è stata affidata a Pietro la Porta. Un professionista serio e scrupoloso, ma non per questo distaccato: sempre pronto alla battuta e a dispensare consigli, al pari di tutti gli altri membri dello staff. Le sue faticose sedute atletiche, che le “fere” in ritiro hanno potuto sperimentare, danno l’impronta di quanto sul serio questo giovane preparatore atletico prenda la sua professione.

  • Pietro, giovane si, ma con una bella esperienza alle spalle…
    “In effetti si. Ho sempre avuto un amore viscerale per lo sport, ne ho praticati molti. Anche il calcio, fino all’Eccellenza. Per quanto riguarda invece la passione per il lavoro che faccio ora, devo molto a Eugenio Albarella. Un napoletano doc che ha sempre lavorato con Zaccheroni come preparatore atletico. E’ con lui anche adesso e segue la nazionale giapponese. Mi ha insegnato tanto e mi ha fatto maturare”.
  • Chiaro, le tue prime esperienze da preparatore, le hai fatte da giovanissimo…
    “Si. Dopo l’Isef, a 22 anni. Ho iniziato con la “Primavera” del Benevento per approdare in prima squadra a metà anno. Poi sei anni nella “mia” Avellino. “Berretti”, recupero infortunati fino alla prima squadra. Tanto lavoro, tanta esperienza accumulata e soddisfazione nel vedere apprezzato il mio lavoro”.
  • E il contatto con la Ternana come è arrivato? Conoscevi Mimmo Toscano?
    “Non di persona, ma ovviamente ne avevo sentito parlare bene da più parti. A lui sono stato consigliato, ci siamo incontrati e trovati subito a meraviglia. Pensa che anche durante il mio viaggio di nozze ci scambiavamo email, per organizzare al meglio il lavoro. Alla fine eccoci qua a lavorare insieme”.

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Siracusa, mister Sottil a tutto tondo

Dopo poche ore dal primo impegno ufficiale della stagione 2011/2012 per il Siracusa, mister Sottil ha parlato soprattutto soffermandosi sul campionato che comincerà il prossimo 4 settembre. “Facciamo una premessa. Non è detto che avere il blasone o una squadra ricca di nuovi giocatori, significhi vincere. Comprendo la “vocazione” nazionale che si è voluta dare al girone, ma mi aspettavo una suddivisione diversa. Per esempio tutte le pugliesi assieme, non due di qua e due di là. Però il girone è questo ed è bello e stimolante”.

Società importanti ed avversarie di tutto rispetto che comunque faranno il proprio campionato. Chi più, chi meno si sono tutte rinforzate ma certamente non tutte mirano alla vittoria del campionato. Alcune società blasonate, come ad esempio il Piacenza ha definito il tecnico solo pochi giorni fa: “Si, hanno dei problemi ma ne verranno fuori. Direi che è ancora presto per capire il valore delle formazioni”. Girone B ma comunque campi meno “caldi” rispetto al girone A. Evitare piazze calde potrebbe essere  un aspetto positivo: “Questo senza dubbio. Perché se vai a giocare a Bassano, o col Pergocrema, non ci sono le “pressioni” di altri campi e giocare con squadre tipo Triestina, Cremonese o Piacenza è davvero stimolante”.

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