Foligno, si riparte da mister Pagliari

Il Foligno riparte da due certezze: il Direttore Generale Cherubini e l’allenatore Giovanni Pagliari, confermato dopo la salvezza ottenuta l’anno scorso. A sostenerlo proprio il diggì Cherubini: “Sarà confermato ufficialmente – ha detto Cherubini – ma saper di avere Pagliari come guida tecnica ci fa ben sperare anche in virtù del suo curriculum folignate caratterizzato dalla vittoria di un campionato e da una salvezza centrata in due mesi quando, da molti, era ormai data per insperata”. Con Pagliari che ha sposato la linea giovane perseguita dalla società, la dirigenza ha stilato intanto le mosse da perseguire dal punto di vista del mercato annunciando che si tratterà sempre di un giovane Foligno, con qualche giocatore di esperienza (come avvenuto in passato), che mira a raggiungere, entro il ritiro estivo, un numero di 23-24 giocatori con la possibilità di aggregarne altri in prova. Sui giovani del vivaio – ha aggiunto Cherubini – l’idea della società è quella di mandare gli ex Berretti a maturare in categorie inferiori, come avvenuto in passato, dando la possibilità a chi già è stato impegnato in altre categorie di partire per il ritiro per poter esser valutati adeguatamente da mister Pagliari. Con la prima squadra, inoltre, ci saranno anche Luparini e Brunori Sandri che la società ha intenzione di trattenere, nonostante richieste ricevute, per dar loro la possibilità di crescere partecipando al campionato di Prima Divisione. (Per Brunori Sandri si tratta di un percorso simile a quello di Stefano Giacomelli, oggi in serie B con il Pescara, passato direttamente dagli Allievi Nazionali alla prima squadra). “Abbiamo concluso diverse operazioni, sia sulle compartecipazioni sia su premi di valorizzazione, alla fine di giugno; nel frattempo abbiamo prolungato, dopo le indicazioni dello staff tecnico (mister Pagliari e preparatore dei portieri Raponi), il contratto di Zandrini per due stagioni, considerandolo in grado di recitare un ruolo importante. Con Gregori – ha aggiunto il dg – parleremo dopo il suo rientro in città (previsto per l’undici luglio) precisando che il capitano, con cui c’è un rapporto consolidato, sarà preso in considerazione esclusivamente dal punto di vista tecnico nel rispetto della persona e del giocatore che ci tiene a continuare ancora la sua carriera da calciatore per alcune stagioni”.

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Viareggio, Giovanni Dolci è il nuovo Direttore Sportivo

E’ stato presentato presso la sede dell’Esperia Viareggio, Giovanni Dolci, il nuovo Direttore Sportivo che sostituisce Andrea Gazzoli, ‘promosso’ in Serie B con il Grosseto.

‘Smaltita la rabbia e l’amarezza- confessa il Presidente Stefano Dinelli – oggi facciamo un passo indietro e siamo pronti a ricominciare una nuova stagione e ad aprire un nuovo rapporto vero e sincero, con la città, con i viareggini, con le società vicine, e con l’Amministrazione. Pensavo di aver concluso la

mia esperienza con i bianconeri e invece ho ritrovato l’entusiasmo che mi permette di proseguire in questo progetto, e questo anche grazie alle persone vicine e ai collaboratori che mi hanno trasmesso la voglia di rimettermi in gioco. Oggi siamo qui- prosegue Stefano Dinelli- per farvi conoscere Giovanni Dolci, il nuovo Direttore Sportivo dell’EsperiaViareggio che prende il posto di Andrea Gazzoli a cui auguriamo un futuro ricco di successi perché è un grande professionista che in questi anni ha fatto tanto per il Viareggio e merita la promozione in serie maggiori.

Giovanni ha sposato da subito la nostra idea di creare un progetto che sia prima di tutto pulito e serio. Il nostro obiettivo oltre alla salvezza sarà infatti la sopravvivenza della società e vogliamo che il nome del Viareggio sia associato alla correttezza e alla serietà per questo abbiamo deciso di puntare su un Direttore giovane che sposa le nostre idee.’

Giovanni Dolci, 43 anni, di Carrara ha lavorato per molte società professionistiche tra le quali Juventus e Real Madrid e conosce molto bene le caratteristiche del Viareggio, avendolo seguito nelle scorse stagioni.

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Barletta, Schetter si presenta

E’ il primo acquisto del nuovo Barletta di Marco Cari. E non poteva esserci inizio migliore per una stagione che, si spera, possa vedere la squadra biancorossa tra le protagoniste del prossimo campionato. Antonio Schetter, mancino centrocampista napoletano, ha apppena firmato un contratto biennale con la società del presidente Tatò. Si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza in Sardegna per poi buttarsi a capofitto nella sua nuova avventura biancorossa.

  • Allora, Antonio, quali sono le tue prime impressioni da calciatore del Barletta?

“Sicuramente positive. Appena ho incontrato i dirigenti del Barletta non ho avuto nessuna esitazione a sposare il progetto perché ho capito subito che le intenzioni della società sono davvero importanti”.

  • Qual è l’aspetto che ti ha maggiormente convinto a trasferirti in Puglia?

Senza dubbio l’entusiasmo dei dirigenti e, presumo, di tutta la tifoseria. C’è volontà di far bene, grande entusiasmo ed io sono pronto a dare il mio contributo”.

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Boscaglia racconta il suo Trapani

Due settimane dopo la vittoria dei play off, in casa Trapani Calcio è ormai tempo di proiettarsi nella nuova avventura in Prima Divisione. Ultimata la pratica per l’iscrizione al campionato,  la stagione  2011/12 comincia sabato 23 luglio in quel di Salemi dove vecchi e nuovi granata si ritroveranno per fermarsi fino al 13 agosto. Ritiro che sarà interrotto solamente per la Tim Cup probabilmente il 7 agosto.

Di questo e di altro ne abbiamo parlato a cuore aperto con Roberto Boscaglia riconfermatissimo tecnico granata che insieme alla dirigenza si occupa in prima persona anche del mercato.

  • In questi giorni si parla solo di mercato di arrivi di partenze ma nessuno si è chiesto quali sono i programmi per la nuova stagione che comincia ufficialmente il primo luglio,  dove il Trapani  si presenta in Prima Divisione da matricola e dopo quattordici anni.  Dicci allora a cosa punta il Trapani edizione 2011/12.

“Innanzitutto dobbiamo adattarci e conoscere nel più breve tempo possibile questa nuova realtà in modo da raggiungere al più presto il traguardo della salvezza.  Per fare questo abbiamo bisogno della base solidissima dello scorso anno più 3 / 4 innesti di qualità”.

  • Ed a proposito di riconferme non ci si devono aspettare rivoluzioni copernicane.

“Assolutamente  no. La squadra rimarrà al 70% la stessa dello scorso anno”.

  • Compresi i vari Barraco, Pagliarulo, Castelli che i rumors di mercato segnalano essere ambiti anche da società di categorie superiori.

“Si tratta solo di voci che in questo momento della stagione in tempo di calcio mercato ci stanno; che  fanno anche piacere in quanto vuol dire che il nostro lavoro è stato apprezzato. Ma posso assicurare  che questi ragazzi che sono contrattualizzati con noi, sono assolutamente riconfermati e non si muoveranno da Trapani”.

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Raimondi e il Pisa, è questione di feeling

Questione di feeling. Tra Gabriel Raimondi e la maglia del Pisa è nato un rapporto particolare, una vicinanza di passioni, di ambizioni e di modi di intendere il calcio che ormai fanno sentire l’argentino molto di più di un semplice giocatore.

“Questa è la mia casa – afferma convinto Raimondi –. Sapevo che un giorno sarei tornato e quando è capitato è stato come riaccendere un fuoco che non si era mai spento”.

  • Una vera e propria dichiarazione d’amore…

“Ci sono giocatori che nascono per stare in un posto. Io ho capito di potermi realizzare appieno e di poter dare il massimo con indosso questa maglia. Sono felice di giocare per il Pisa”.

  • Due anni di assenza e poi una full-immersion niente male…

“Una esperienza davvero intensa. Sono arrivato a gennaio e per me si trattava di una vera e propria scommessa perché sapevo di non poter sbagliare. A livello personale non potevo permettermi brutte figure e volevo a tutti i costi dare una mano al ‘mio’ Pisa. E’ stata una doppia sfida, morale e calcistica, che credo di aver vinto assieme a tutti i miei compagni e alla società”.

  • Ad un certo punto però le cose non sembravano mettersi bene…

“Eravamo tutti molto preoccupati per come stavano andando le cose. La Prima Divisione è un campionato difficile che non ti permette molti passaggi a vuoto. Per fortuna la rotta è cambiata nel momento giusto e siamo riusciti a portare in porto la barca nel migliore dei modi”.

  • Con Pagliari il Pisa ha cambiato volto

“E’ stato fatto un lavoro importante a livello di concentrazione e soprattutto in difesa la musica è cambiata”.

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Andria, presentato mister Di Meo

Ad Andria c’è euforia per la presentazione ufficiale del nuovo Staff Tecnico per la stagione 2011/12. La panchina è stata affidata a Giuseppe Di Meo. Il suo vice sarà Luigi Sassanelli, e con i riconfermati Gianfranco Degli Schiavi e Francesco Guicciardini guideranno l’Andria nella stagione 2011/2012. Tanto entusiasmo ad accogliere lo staff tecnico durante la presentazione ufficiale avvenuta alla Caffetteria Crispi, nel cuore della città. Di Meo rompe subito gli indugi e parla dell’Andria che ha in mente: passione e grinta, questi gli elementi importanti. “Voglio ad Andria calciatori che non tirano indietro la gamba – sottolinea Di Meo – la grinta è la caratteristica fondamentale che devono avere i calciatori della mia squadra”. Sul fronte mercato Di Meo parla chiaro:

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