Sottil, l’allenatore che vuole stupire il Siracusa

“Ho le idee chiare e so come si gestisce un gruppo. L’allenatore è il mestiere che voglio fare e ringrazio il Siracusa per l’opportunità”. Parla così Andrea Sottil subito dopo aver raggiunto l’accordo che lo lega al Siracusa. Fin adesso l’abbiamo conosciuto per la sua importante carriera da calciatore, adesso con l’avvio della prossima stagione calcistica impareremo a conoscerlo da allenatore del Siracusa.

“Prendo questa nuova avventura di petto – ha detto l’allenatore azzurro-. Ho grande entusiasmo e passione. Siracusa è una piazza calorosa e molto ambiziosa e questo rispecchia perfettamente le mie ambizioni”. Col presidente Salvoldi l’ex difensore della Fiorentina ha trovato subito l’accordo: “Il presidente Salvoldi è un presidente giovane e ambizioso e d’altro canto lo sono anch’io, quindi è stato facile entrare subito in sintonia. Vincere non è facile, sarà un percorso lungo e faticoso ma con l’armonia della squadra ci proveremo”.

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Intervista a Carparelli, esempio e cuore di Pisa

La baby-speranza Francesco Forte si ispira ogni giorno a lui. E Marco Carparelli raccoglie con piacere i complimenti e la stima del giovane compagno anche perché il capitano nerazzurro, a dispetto delle 35 primavere, ha ancora lo spirito da ragazzino terribile che lo ha sempre accompagnato durante la sua lunga e brillante carriera.

“All’età di Forte – racconta capitan Carparelli – io ero in procinto di debuttare in serie A. Mi sembra con la maglia della Sampdoria. E’ passato tanto tempo ma ricordo ancora quelle emozioni e per questo capisco quello che sta vivendo Francesco”.

  • Carparelli-Forte….

“Una coppia niente male. Io col destro, lui col sinistro…”.

  • Dove può arrivare il giovane nerazzurro?

“Può diventare un grande giocatore a patto che resti umile e continui ad allenarsi e ad ascoltare i consigli come ha sempre fatto fino ad oggi. Forte ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per far bene e anche per darci una mano pur in un campionato difficile come quello di Lega Pro”.

  • Un campionato che Marco Carparelli ha disputato da grande protagonista…

“Sono molto soddisfatto della mia stagione. Ad inizio campionato avrei firmato per arrivare in doppia cifra e alla fine ho raccolto 11 reti e qualcosa come 7 legni tra pali e traverse. Senza considerare che ho dovuto saltare alcune partite per infortuni o squalifiche”.

  • E alla fine è arrivata una meritata salvezza?

“Tutta la squadra si è impegnata al massimo per questo traguardo e ha fatto qualcosa di veramente importante”.

  • Il gol più bello?

“Sicuramente quello realizzato contro il Taranto all’Arena. Mi è capitato poco tempo fa di rivedere in tv l’azione e ho sgranato gli occhi… Ma come ho fatto? Scherzi a parte, quello è stato davvero un grande gol. Quando sto bene fisicamente e mentalmente come mi capita da quando sono a Pisa tutto mi viene più facile e naturale”.

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La legge sugli stadi potrebbe diventare legge entro l’estate

“Spero sia possibile avere gli stadi senza barriere o reti”. Lo ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci a margine della conferenza stampa per la firma del protocollo d’intesa fra il ministero della Salute e il Coni ‘Guadagnare salute’. Petrucci approva l’idea del ministro dell’Interno Roberto Maroni che a margine della conferenza stampa sulla tessera del tifoso aveva annunciato di puntare all’abbattimento di ogni barriera negli stadi entro la fine del prossimo anno. “Quella di togliere le barriere – spiega Pertrucci – è un’iniziativa bellissima, se accadrà lo sport italiano non potrà che essere contento”.

Un altro passaggio Petrucci lo ha anche fatto sulla legge per la costruzione degli stadi. “Ormai credo che la legge sugli stadi sia in dirittura d’arrivo. Chi ha buon senso la porti avanti, senza interessi di parte che possano rallentarne l’iter. È un impegno del governo quello di realizzarla, si porti avanti, ma serve che tutti stiano al loro posto senza fare i primi della classe ma con grande senso di responsabilità. Penso che verrà approvata entro l’estate, ma ovviamente dipende dal governo, non da noi”.

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Taranto, patron Hulls: «Al lavoro per puntare alla B»

Business as usual, ama ripetere. E infatti Mike Hulls ha chiesto ai suoi collaboratori di cominciare la preparazione degli aspetti organizzativi della stagione 2011/2012 sin dalle ore 09.00 del 6 giugno, a sole quindici ore di distanza dalle lacrime del Flaminio. “Siamo il Taranto – spiega il primo dirigente – non potevamo lasciarci fermare dal dispiacere. Anzi ho chiesto ai miei ragazzi di ripartire da quello per cercare un riscatto. Organizzativamente, dopotutto, abbiamo mostrato di essere probabilmente già pronti per la serie B”. In via Martellotta, così, gli uffici non chiuderanno neanche in estate. “Ferie? Non ci abbiamo ancora pensato – spiega l’inglese – attualmente siamo all’opera su diversi fronti. Solo quando sarà organizzativamente tutto pronto per la prossima stagione, se rimarrà tempo, proveremo a riposarci un po’”. Tra le priorità della prossima stagione, innanzi tutto lo stadio. “Sullo Iacovone siamo più avanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, spiega Hulls. “La convenzione triennale con il Comune ci ha dato modo di non dover ricominciare da zero, per ciò che concerne l’aspetto amministrativo. Tutto è pronto per l’avvio dei lavori per rendere fissa l’area del prefiltraggio: il Civico Ente ha già provveduto ad appaltare il cantiere, ora attendiamo solo la sua apertura”. La programmazione e i lavori posti in opera nel corso della stagione fanno si che ad agosto la struttura del rione Salinella possa presentarsi da subito con l’abito buono. “Provvederemo al mantenimento del manto erboso con dei lavori tarati su misura rispetto al clima dell’estate tarantina e abbiamo appena terminato i lavori per la zona lavoro dedicata alla stampa”, annuncia Hulls. “Il nostro stadio deve diventare progressivamente la casa dei tifosi e degli abbonati sette giorni su sette e prepararsi ad accogliere i tanti sottoscrittori del progetto Un sogno che cavalca il sogno: non possiamo lasciarci cogliere impreparati”. E proprio il progetto Un sogno che cavalca il sogno è centrale nel piano di lavoro estivo del sodalizio di via Martellotta. “Mentre prosegue la campagna di sottoscrizioni – spiega il dirigente – il marketing e la comunicazione sono al lavoro per organizzare al meglio quelle iniziative nelle quali si sostanzierà l’offerta mirata alla creazione di un vero club. Inteso non come semplice società sportiva, ma come gruppo di forze sane, capaci di comprendere il valore del risultato sportivo nel miglioramento della qualità di vita cittadina. E di cogliere l’occasione di legare il proprio brand ad esso”. Il tutto non perdendo di vista il sociale, sottolinea Hulls. “Il presidente D’Addario ci ha chiesto grande cura dei dettagli per l’ospitality e dato mandato di organizzare tavole rotonde, corsi di formazione, spettacoli e incontri enogastronomici per gli imprenditori che hanno deciso di schierarsi con la AS Taranto nel nostro impegno per il rilancio territoriale”.

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Gustinetti: «Proveremo a regalare la B allo Spezia»

Conquistato dal mondo Spezia in un attimo, travolto dalla passione del Presidente Volpi; questione di empatia, dirà il nuovo tecnico aquilotto, Elio Gustinetti, fresco di accordo con i bianchi, nel corso della conferenza stampa di presentazione:

“Sono stato catapultato nel mondo Spezia; i contatti con gli uomini del Presidente c’erano stati ed erano positivi; oggi ho incontrato Volpi in persona ed eccomi quì, questione di empatia. Ho accettato con grande entusiasmo l’offerta dello Spezia, spero di trasmettere l’entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto, come giocatore prima e come tecnico poi. Adesso il nostro obiettivo è quello di creare un gruppo forte, che possa regalarci grandi soddisfazioni; solo con un gruppo organizzato e partecipe si può fare bene, non bastano i nomi altisonanti, ma anche per quelli, con le conoscenze mie e di Zocchi, ci sarà spazio. Il Presidente mi ha presentato il progetto e mi ha convinto da subito. Vincere non sarà facile, ma lavoreremo con il Direttore Sportivo per costruire una squadra importante, perchè ho voglia di vincere con lo Spezia e proveremo a trasportare il pubblico con il nostro gioco. Sono sceso di categoria, ma quando si tratta di una piazza come questa, la categoria non c’entra. Da avversario ho conosciuto il fattore ‘Picco’ e spero che i nostri tifosi possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”. Si passa a parlare di tattica ed il tecnico bergamasco sembra avere le idee chiare: “Ho bisogno di giocatori motivati, pronti a soffrire e lottare, di avere i tasselli giusti nei posti giusti. Di base vorrei giocare con un 4-2-3-1, ma vorrei che fosse un modulo elastico, dipendente dalle caratteristiche dei giocatori che avrò a disposizione. Programmi, progetto e struttura sono gli ingredienti giusti per togliersi tante soddisfazioni”.

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Pellegrino, congedo al Sudtirol: “Orgoglioso comunque”

Prima di fare ritorno nella sua Sicilia, per ricongiungersi con moglie e figlia, mister Maurizio Pellegrino si congeda così dall‘Fc Sudtirol: “Questi sono stati i giorni dell’amarezza, della delusione e dello sconforto. Ma i miei ragazzi debbono sapere che sono orgoglioso di essere stato il loro allenatore per circa tre mesi e che quella salvezza sfumata nella maniera più beffarda e assurda l’abbiamo moralmente conquistata sul campo, grazie ad un commovente finale di stagione nel quale ognuno di noi è riuscito a dare il 110% delle sue possibilità, facendo leva sull’orgoglio, sullo spirito di gruppo, sulla voglia di sacrificarsi e di combattere – sportivamente parlando – per un obiettivo comune che a tutti noi stava a cuore. Niente e nessuno potrà cancellare quanto di grandioso sono riusciti a fare questi ragazzi, nemmeno una retrocessione che è stata determinata da un episodio che ritengo assurdo e quindi irreale. Personalmente è stata una bellissima e gratificante esperienza professionale. Il 99,9% di questa squadra è composta da ragazzi di grande valore prima ancora che da buoni calciatori. La loro vita, non solo quella professionale, sarà certamente ricca di soddisfazioni. Ringrazio sentitamente anche la società, che per serietà, rigore e professionalità deve essere un esempio per tutto il calcio nazionale. Una società che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno, e che mi ha appoggiato anche nei momenti più critici. Il raggiungimento della salvezza voleva essere il mio ringraziamento.

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Gubbio, il neo allenatore Pecchia: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla”

Sentite che grande chiarezza c’è dietro queste parole: “Non ho una grande esperienza in panchina, ma ne ho da vendere come giocatore e so bene che atmosfera si respira nello spogliatoio e quali sono gli equilibri da mantenere. Nel calcio, poi, è molto importante saper motivare i giocatori e in questo tipo di gestione mi ritengo davvero all’altezza”. Lo ha detto il neo allenatore del Gubbio Fabio Pecchia nel giorno della sua presentazione ufficiale. L’ex centrocampista di Napoli e Juve ha fissato subito gli obiettivi: “Mantenere la categoria senza eccessivi patemi. Sarebbe da scriteriati buttare al vento i due anni di lavoro ottimo svolti qui da Vincenzo Torrente. Il nostro sarà un lavoro che proseguirà sulle linee guida tracciate a suo tempo dalla società, per cui ingaggeremo giocatori giovani, che hanno fame di risultati e grande voglia di maturare e il giusto mix con alcuni elementi più esperti, alcuni dei quali fanno parte dello zoccolo duro della squadra”.

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Verona, Mandorlini: “E adesso il derby con il Vicenza”

SALERNO – Una sfida disputata allo stadio “Arechi” permise ad Andrea Mandorlini di subentrare sulla panchina dell’Hellas, un’altra di centrare la promozione in Serie B. Si è sempre detto fatalista, il mister ravennate, ma questa sembra la vera e propria chiusura del cerchio, come si suol dire.

Tralasciando l’inaccettabile situazione creatasi all’interno della sala stampa campana, il tecnico dedica immediatamente il proprio pensiero ai tifosi: “Sono stati grandissimi, questo successo lo dedico a loro che non hanno mai fatto mancare il proprio supporto. Conoscevamo alla vigilia le insidie legate alla gara di ritorno, tuttavia grazie al carattere dei miei uomini abbiamo legittimato il raggiungimento dell’obiettivo”.

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Bari, Torrente: “Qui per puntare alla serie A”

Per la prima volta, dopo 28 anni, non è stato il presidente (ormai ex) Vincenzo Matarrese a presentare il nuovo tecnico del Bari. Ci ha pensato l’amministratore unico della società, Claudio Garzelli, a dare il benvenuto a Vincenzo Torrente: “E’ il prototipo del tecnico che cercavamo per il nostro nuovo progetto. Comincia un percorso importante per il Bari”. Sorrisi, entusiasmo ed idee chiare. Il 45enne allenatore che ha portato in due anni il Gubbio dalla C2 alla B non ha nascosto l’orgoglio di essere approdato in una piazza così importante ma anche esigente. “Per me Bari è una grande occasione – ha detto Torrente -, per dare continuità a quanto ho fatto finora. L’obiettivo primario è ridare entusiasmo ad una tifoseria delusa dalla recente retrocessione. Cercherò di proporre un calcio sempre costruttivo, divertente, con un gruppo che dia l’anima per la maglia che indossa”.

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Pavone, ds Foggia: “Quella di Bonacina una scelta di rottura”

C´era anche Peppino Pavone alla conferenza stampa di presentazione di Valter Bonacina: allo storico direttore sportivo rossonero, chiaro e pacato come sempre, il compito di “spiegare” alla gente la scelta che ha portato ad affidare all´ex tecnico della Primavera dell´Atalanta la panchina del Foggia.
“Ho scelto Bonacina dopo un´attenta riflessione: bisognava chiudere col passato, dare un taglio netto e per questo abbiamo optato per un allenatore serio, determinato, cresciuto in uno dei settori giovanili migliori d´Italia ed abituato a lavorare con giovani di valore e molto interessanti, quali saranno quelli che arriveranno qui”.
Appena rientrato da Milano, sede del calciomercato, il diesse fa il punto della situazione sui quattro giorni trascorsi presso l´Hilton. “Forse alla gente sfugge il fatto che il Foggia era l´unica società di Lega Pro presente a Milano, dove vi erano solo club di A e B. Ad oggi, 17 giugno, abbiamo già presentato l´allenatore e concluso degli accordi per la prossima stagione: è chiaro che siamo in netto anticipo rispetto alla maggior parte dei club ma attenzione: noi non abbiamo alcuna fretta, evitiamo isterismi generali”.

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Braglia, Juve Stabia: “Possiamo chiudere la stagione in maniera magica”

Ormai ci siamo! Manca davvero poco all’ultimo appuntamento della stagione agonistica che potrebbe sancire, dopo tanti anni, il ritorno delle vespe in serie cadetta. La finale di ritorno, contro la corazzata romana, non intimorisce i terribili ragazzi di mister Braglia: “ L’Atletico Roma è una buona squadra – così esordisce il tecnico toscano – e dopo il cambio di allenatore, con l’avvento di mister Chiappara, sono riusciti ad inanellare una serie di buone prove. Da parte nostra – tuona mister Braglia – dovremo dare tutto per poter vincere la gara”. Dal match di andata bisogna trarre i necessari insegnamenti: ”Dovremo essere più aggressivi in mediana cercando di non far ragionare i loro centrocampisti. Siamo in grado di costruire le giuste occasioni per portare a casa la vittoria”. Si spera finalmente che gli attaccanti possano ritrovare la vena realizzativa: “Mi auguro che Corona incominci ad arrabbiarsi, tirando fuori la grinta perché ultimamente l’ho visto un po’ giù”. Il campionato è stato ricco di soddisfazioni e la squadra ha praticato un bel calcio, anche contro avversari di rango superiore: “Preferisco non guardare mai indietro. Forse potevamo fare meglio, ma, con i se e con i ma, non si va avanti. Onestamente voglio pensare alle tante gare di spessore che abbiamo giocato in questa stagione e da quelle ripartire per poter creare un futuro importante su basi solide. Ai ragazzi non si può rimproverare nulla – ribadisce il tecnico – in quanto hanno sempre dato tanto per questi colori e sono fiducioso che nessuno dei nostri tifosi rimarrà deluso dato che il campionato fatto non lascia spazio a delusioni o rimpianti così grandi”.

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