Hellas Verona, Mandorlini: “Playoff obiettivo minimo raggiunto”

CREMA – “L’obiettivo minimo è stato raggiunto, ora siamo in piedi per la scalata. Inizia un altro campionato, prepariamo queste due partite nel migliore dei modi”. Poco dopo il fischio finale della gara del “Voltini” la concentrazione dell’ambiente scaligero si sposta già ai play-off. Ne fornisce testimonianza Andrea Mandorlini, che sei mesi dopo il suo ingaggio da parte del club di Via Torricelli può essere orgoglioso di un primo traguardo.

Contro il Pergocrema Ceccarelli e compagni hanno ottenuto il pari che serviva: “All’inizio avevamo fatto bene, cercando il vantaggio durante le prime battute. Quando la gara si allunga si sentono più gli aggiornamenti dagli altri campi che il resto, ciò che conta è aver agguantato gli spareggi-promozione”.

Tra due settimane arriverà al “Bentegodi” un Sorrento privo di Paulinho, match-winner dei campani nell’ultimo confronto.

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Galderisi sicuro: “Il mio Benevento pronto per i playoff”

Il Benevento domenica contro la Juve Stabia ha fatto le prove generali della semifinale di andata dei playoff. L’1-1 finale però, lascia il tempo che trova, visto che la squadra sannita era imbottita di giovani, ma anche perché domenica al “Menti” sarà tutta un’altra storia. Traspare comunque convinzione e serenità nelle parole di mister Galderisi: “Non abbiamo mai pensato di sceglierci l’avversario-esordisce Galderisi-. Loro sono venuti qua con il chiaro intento di vincere e questo lo dimostra la formazione. Hanno fatto giocare anche Corona che era diffidato e poteva rischiare di saltare la gara d’andata dei play off. Eravamo reduci da una settimana difficile e per questo sono molto felice di ciò che ho visto in campo e del risultato. La squadra ha risposto alla grande, è cambiato qualche interprete rispetto al solito ma non la mentalità. Hanno risposto benissimo i giovani che ho schierato dall’inizio, ma io non avevo dubbi. Ho visto un grande Furno molto voglioso di mettersi in evidenza. So bene il valore di questi ragazzi ed è stata una gratificazione oltre che per loro anche per la mia società e per il tecnico della Berretti Jorge Martinez. Poi io ho sempre fatto giocare tanti giovani nella mia carriera e visti i risultati di questa partita anche Ciro Vigorito sarà contento visto che lui teneva tanto al settore giovanile”.

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Alessandria, Artico già carico per i playoff

Una lunga carriera su tanti campi di calcio, poi Fabio Artico ha trovato la sua dimensione ad Alessandria. Oggi uomo simbolo dei grigi, domenica ha contribuito a firmare l’ultima impresa della squadra di Sarri, vittoriosa a Bassano, chiudendo così al terzo posto in classifica. Una posizione ottima anche in vista dei playoff, nei quali l’Alessandria affronterà la Salernitana. “Abbiamo quindici giorni di tempo per prepararci – spiega Artico -. Per ora siamo tranquilli. Non dimentichiamo che essere ai play-off è già un grandissimo risultato, cercheremo di far valere il vantaggio che abbiamo in classifica sapendo di avere una città intera che tiferà per noi”.

La Salernitana, dal canto suo, si è visto restituire un altro punto dalla penalizzazione, ma questo non cambia la classifica.

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Spezia, D’Adderio invita a crederci fino alla fine

Nella vigilia di quella che potrebbe essere l’ultima gara della stagione, il tecnico dello Spezia, Salvo Fulvio D’Adderio, mostra la solita concentrazione, pur consapevole che per il sogno promozione non basterà espugnare Lumezzane:

“In effetti potrebbe essere l’ultima conferenza stampa della stagione al ‘Picco’, ma noi siamo qui a vivere per questa partita. Abbiamo ancora qualche possibilità e vogliamo giocarcela fino all’ultimo. Affrontiamo una squadra che ha fatto un campionato di alto livello che per diverso tempo è stata sopra lo Spezia in classifica. Loro hanno molti giovani di prospettiva e sono ormai anni che portano avanti un progetto. Hanno l’ambiente ideale per far crescere giovani calciatori e anche giovani allenatori, come Nicola, che sta dimostrandosi all’altezza della categoria. Campo tabù? non posso stare a cosiderare queste cose, altrimenti non giocheremmo mai. Rispetto per il Lumezzane, squadra giovane e sempre pericolosa, ma noi giocheremo la nostra partita, è doveroso chiudere al meglio questa stagione. Verona? non guardiamo agli altri, facciamo il nostro prima e speriamo non sia l’ultima dell’anno”.

Il mio ritorno?
“Sono soddisfatto ed orgoglioso di quanto fatto; non ho mai dubitato che si potesse cambiare rotta, senza rancore per quello che è stato, con le mie caratteristiche. Mi sono goduto questi due mesi; porto dentro un’immagine forte di questa città; tornare e far bene è una soddisfazione ancor più grande che se fossi rimasto tutto l’anno. Ma non è solo merito mio, ma di tutti e dell’ambiente che, anche dopo Monza, ci ha sempre stimolato in modo costruttivo. Un buon allenatore deve saper scendere a compromessi; nonostante le proprie credenze, non si può fare tutto quello che si vuole; ho dato delle regole, che rispetto io per primo; il risultato deve essere l’obiettivo”.

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Siracusa, Ugolotti: “Vogliamo il 6° posto”

Dopo aver diretto la seduta d’allenamento Mr. Ugolotti si è presentato in sala stampa per l’ultima conferenza della stagione in corso, ormai giunta ai titoli di coda.

Domani, al “Porta Elisa” di Lucca si giocherà infatti l’ultima gara del campionato 2010/2011.

Il tecnico massese prima di parlare della gara contro la Lucchese ha fatto il quadro generale di quella che è stata la cavalcata del Siracusa verso la salvezza, ottenuta tra l’altro con largo anticipo.

“Parlo personalmente e per quel che mi riguarda. Sicuramente è stato fatto un qualcosa di eccezionale. Vi racconto un aneddoto: l’altro giorno mi è capitato di guardare in un vecchio quotidiano la classifica delle prime sette giornate del campionato e sinceramente vedere il Siracusa lì in fondo e con 3 punti mi ha fatto un certo effetto. Conserverò questo giornale – continua Ugolotti – perché rappresenta quello che di straordinario abbiamo fatto sino ad oggi. Da sei giornate siamo ormai salvi, praticamente, da quando abbiamo vinto la gara contro il Foggia. La sensazione di aver fatto qualcosa di davvero importante ed eccezionale, però, non si avverte; vedo che la nostra salvezza è stata percepita come un qualcosa di scontato, e questo mi dà fastidio”.

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Bassano, patron Rosso si coccola la sua “creatura”

Stefano Rosso è il Presidente della prima storica apparizione del Bassano in Prima Divisione. Assieme a Stefano Braghin e Osvaldo Jaconi ha guidato il Bassano verso una salvezza che in agosto poteva apparire come una chimera: “Sono veramente tanto contento per il raggiungimento del nostro obiettivo, cercato e voluto facendo tanti sacrifici. L’annata si potrebbe dividere in tre fasi. La prima, quella dello scotto del salto di categoria, con qualche difficoltà di ambientamento. La seconda è quella del cambio di mentalità avvenuto dopo la trasferta di Bolzano e che ha portato i risultati più importanti. La terza è legata alla fase finale, dove la stanchezza per le energie profuse non ci ha impedito di fare i punti necessari per il nostro traguardo.”

Qual è secondo il Presidente la foto della stagione?:”Senza dubbio il Mercante colmo di tifo nel derby col Verona, è stata una grande emozione. Quel giorno poi io ero in panchina, è stato incredibile. Poi la vittoria di Reggio Emilia.”

E il momento in cui ha capito che il Bassano ce l’avrebbe fatta?” La partita col Monza, con la doppietta di Porchia. In quell’occasione ho capito che avevamo testa e cuore e che la strada era quella giusta”

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Juve Stabia, anche mister Isetto spinge la squadra

A pochi giorni dall’ultimo impegno stagionale, in trasferta contro il Benevento, in una sfida che può servire tanto per un primo approccio con una delle papabili avversarie ai play-off, si presenta in sala stampa l’allenatore in seconda Isetto al posto dello squalificato Braglia. La prima domanda non può che essere legata all’ulteriore giornata di squalifica comminata al tecnico Braglia dopo la gara di domenica scorsa contro la Lucchese, nella quale, a detta dei commissari di Lega, il mister avrebbe dato indicazioni tattiche dalla Tribuna alla panchina via cell ulare: “Mi è parso un provvedimento un po’ strano e affrettato – così esordisce mister Isetto – e da quando Mourinho ha fatto quel piccolo teatrino nella gara di Barcellona dove è stato messo sotto scorta dai commissari Uefa, qui in Italia, come al solito, si è scopiazzato e si è creato un clima di sospetto che induce a situazioni come la nostra. Con Braglia lavoriamo da sedici anni e credo che domenica, sul risultato di due a zero non c’era alcuna necessità di comunicare e poi noi siamo abituati a lavorare in un certo modo e non abbiamo bisogno di fare certe cose”. Continuando sulla falsariga dei provvedimenti che la Lega ha preso verso alcuni tesserati il discorso finisce ovviamente su Dicuonzo e sulla sua lunga squalifica: “Mi pare assurda la squalifica di Dicuonzo, sarà una mancanza che si farà sentire perché il ragazzo si sta allenando bene ed è in gran forma, ma ovviamente chi lo sostituirà sarà all’altezza e darà il massimo per non far sentire l’assenza del compagno”.Sulla possibilità di apportare modifiche al sistema di gioco il mister non ha dubbi: “ Braglia, stante l’assenza di Dicuonzo, sta facendo le opportune modifiche tattiche che stiamo sperimentando in allenamento”.  Corona e Cazzola sono diffidati per cui una evantuale ammonizione contro il Benevento potrebbe comportare la squalifica nei play-off: “ è opportuno valutare bene la situazione, così come sicuramente farà il Benevento”. Il mister sottolinea gli aspetti in comune con l’esperienza vissuta a Pisa e pone l’attenzione sulla spinta avuta all’epoca dai tifosi:

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Zeman e un contratto già pronto a Foggia

Criptico, come sempre. Ombroso, come spesso gli capita. E, dunque, anche poco prolisso: “Il mio futuro lo saprete dopo Cosenza”. Lui è Zdenek Zeman, anti personaggio (anti Mourinho, verrebbe da dire oggi) per eccellenza. Qui parla della sua permanenza sulla panchina del Foggia: “Ho sempre annunciato il mio futuro al termine di una stagione calcistica e lo farò anche questa volta”, spiega l´allenatore di Praga in queste brevi dichiarazioni rilasciate al “Mattino di Foggia”.

Patron Pasquale Casillo già gli avrebbe confermato la sua piena volontà di continuare con il tecnico boemo: già quest’anno la società ha gettato le basi per qualcosa di importante, il prossimo anno l’obiettivo è ripartire per conquistare la serie B.

Per Zeman si era parlato di un interesse da parte della Roma del neo presidente Di Benedetto ma il progetto, stando ad alcune voci provenienti da Roma, prevederebbe solo lo sviluppo del settore giovanile. La sfida di Foggia, paradossalmente, sembra essere più avvincente.

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Paulinho, sirene Atalanta. Lui: “Voglio la B col Sorrento”

Dai rossoneri ai nerazzurri? Potrebbe essere soltanto una suggestione di mercato, ma si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero un passaggio del bomber brasiliano Paulinho dal Sorrento all’Atalanta. La formazione di mister Colantuono, che domenica ha brindato alla serie A, sta cominciando a pensare a come rinforzare la squadra per non perdere la categoria e avrebbe fatto più di un pensierino su Paulinho, capocannoniere del girone A di Prima Divisione. Sul bomber di proprietà in realtà del Livorno, ma autore di un super campionato a Sorrento, ci sarebbero anche gli occhi di Chievo, Bari, Bologna e, notizia dell’ultim’ora, del Palermo.

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Juve Stabia, carica Corona: “Regaliamoci un sogno”

E’ stato il vero protagonista della super stagione della Juve Stabia. Parliamo del bomber Giorgio Corona, che rompe subito il ghiaccio parlando delle possibilità della sua squadra nei play-off: “Tutte le squadre che hanno raggiunto questo traguardo possono vincere ed arrivare in B, noi ci stiamo preparando al meglio tenendo d’occhio un eventuale miglior piazzamento in classifica. È normale che ognuno di noi abbia in testa una preferenza sulla possibile avversaria ma, personalmente, preferisco tenerla per me. Il piazzamento in classifica è certamente importante ma alla fine è molto difficile che in queste gare capiti un pareggio”. Analizzando le quattro partecipanti agli spareggi l’attaccante stabiese si sofferma sull’altra campana: “Il Benevento, a mio giudizio, è la più forte e la più attrezzata ed inoltre ad inizio campionato ha fatto grossi investimenti in sede di mercato alla pari del Taranto. Sento dire da più parti che i sanniti, nella gara di domenica prossima,  hanno la possibilità di scegliere l’avversario ma questa possibilità, a mio avviso, l’abbiamo anche noi”.

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