Foligno, Giunti: «Ora necessario fare punti»

Dopo la sconfitta di domenica scorsa a Siracusa, il Foligno sta lavorando duro per ritornare subito in pista e mister Giunti si è concesso alle domande dei giornalisti per parlare del match di Siracusa e proiettarsi sulle restanti 8 gare da disputare.

“Quella di Siracusa è stata una sfida in cui gli episodi ci hanno condannato anche se, bisogna ammetterlo, non siamo stati in grado di esprimere il carattere dimostrato nelle ultime settimane. La partita contro i siciliani – ha aggiunto – se è vero che ha confermato la bontà del loro organico e la capacità di non concedere quasi nulla, d’altra parte ci ha visto approcciare non nella maniera giusta. In modo particolare, pur provando ad esprimere gioco su un campo non in perfette condizioni, che ad una squadra dalle nostre caratteristiche penalizza, in una partita in cui qualcuno è rimasto anche piacevolmente sorpreso, devo ammettere che forse si è trattato della prestazione, sul piano mentale, meno positiva della mia gestione. Da allenatore mi assumo le dovute responsabilità ma, come detto alla squadra, ritengo che una sconfitta come questa possa insegnarci qualcosa, far comprendere a tutti e ai giocatori che quanto di buono espresso nel ritorno ha bisogno di esser confermato».

Leggi il resto

Bassano, la storia di Moro. In campo dopo un anno e mezzo di stop

L’emozione più grande dell’ultimo fine settimana giovanile in casa Bassano l’ha regalata sicuramente Andrea Moro, trequartista classe 1993 della nostra Berretti.

Il suo talento era stato fermato nell’ottobre 2009 da gravi problemi di salute, dopo che nella partita precedente il ricovero ospedaliero aveva timbrato il cartellino con un eurogoal alla Sambonifacese nel campionato Allievi Nazionali.

Con Andrea abbiamo scambiato qualche parola, un botta e risposta integralmente riprodotto senza apportare alcuna modifica alle sue risposte.

  • Andrea, come stai intanto?

«Mi sento bene…la mia battaglia non è ancora finita, ma spero che la vittoria sia presto vicina. Credo che al più presto vedrò la mia totale guarigione».

  • A volte le esperienze, specie se forti, ci fanno particolarmente crescere. Cosa ci dici al proposito?

«Fino a poco tempo fa consideravo queste affermazioni delle frasi di circostanza invece,  dopo aver vissuto e visto tanto dolore e sofferenza, posso solo condividere..Ti rendi conto di ritrovarti diverso, più “grande”…non lo hai di certo voluto ma, comunque, lo hai vissuto e te lo porterai per sempre. A volte, mi sembra, che tanti “problemi” che le persone mi espongono siano di poca rilevanza a confronto di ciò che altre persone che soffrono provano. E così mi dico :” Anche questa dura esperienza mi ha portato qualcosa di “buono”…»

  • Il ritorno in campo in una gara ufficiale dopo un anno e mezzo, un’emozione per tutti. E per te?

«Ero veramente emozionato..la voglia di rimettermi in gioco è stata forte anche se non nascondo un certo timore..in fondo mancavo da una partita ufficiale da un bel po’ di tempo e non conoscevo direttamente il livello fisico della categoria..Mi ha particolarmente emozionato l’affetto che ho sentito nell’applauso quando sono entrato in campo, la vicinanza dei miei compagni di squadra e il loro abbraccio dopo le reti. Ho sentito la sincera vicinanza del Mister, dei Dirigenti e del Responsabile del Settore Giovanile che sempre hanno creduto in me e continuano a farlo».

Leggi il resto

Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

Leggi il resto

Spezia, Pane non si dà pace per la sconfitta con la Cremonese

Mister Alessandro Pane visibilmente deluso al termine della sfida contro la Cremonese, sfida che lo Spezia, in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, sembravaSpeza,  aver chiuso già nella prima frazione di gioco, ed invece un rigore ed una magia di Coda allo scadere hanno ribaltato il risultato:
“Commentare tatticamente una partita come quella di domenica non mi sembra davvero possibile; con il campo in quelle condizioni non c’era altro da fare che lanciare lungo e poi dare la caccia alle seconde palle. Su questo campo l’uomo in più non è un fattore discriminante, vale meno che in altre situazioni, ma in vantaggio di un gol ed in superiorità numerica, la partita era chiusa, non c’era più storia. A rimetterla in discussione siamo stati noi a seguito di episodi negativi che noi abbiamo provocato; abbiamo commesso ingenuità che sono state pagate a carissimo prezzo. La vittoria era davvero importante, per tutto, e sembrava cosa fatta. Poi da una palla che sta andando fuori prendi il gol che rimette tutto in discussione”.

Mister Pane poi si ferma a parlare e discutere dei singoli episodi che hanno deciso il match, difendendo apertamente i suoi ragazzi.

Leggi il resto

Pisa, Pagliari infonde calma prima del derby

In casa Pisa tensione alta per il derby con la Lucchese. Al termine della seduta di rifinitura, mister Dino Pagliari si è poi intrattenuto con i giornalisti per la consueta conferenza stampa pre-gara: “Sono sereno e tranquillo. Mi capita sempre quando la squadra durante gli allenamenti settimanali risponde adeguatamente alle mie sollecitazioni e alle mie richieste. E in questi giorni sto vedendo un ottimo spirito e la squadra mi piace. Certo, sarà il campo a doverci dare le risposte definitive e mi auguro di vedere lo stesso Pisa visto sul campo della Cavese”.

Difficile ipotizzare una formazione, o meglio… “Io sono già chi giocherà domenica – sottolinea mister Pagliari – ma non intendo dirvi nulla. Posso dire però che sto vedendo molto bene Christian Amoroso e che molto probabilmente lo porterò con me in ritiro. Per il resto lascio a voi giornalisti il piacere di giocare con i nomi e i numeri. Io voglio restare concentrato soltanto sulla partita”. Domenica tornerà anche il tifo organizzato: “Un aspetto che mi esalta perché in Italia sono poche le piazze in grado di portare tanta gente appassionata allo stadio e Pisa è una di queste. Senza dubbio si tratta di un aspetto importante che può darci una grossa mano”.

Leggi il resto

Spezia, Pane: «Momento chiave della stagione»

Il tecnico dello Spezia, Alessandro Pane, si prepara al decivo trittico di sfide comprese tra le soste al campionato: Cremonese, Verona e Ravenna faranno luce sul vero potenziale del gruppo aquilotto: “Veniamo da due gare positive, dove la squadra ha fornito delle prestazioni importanti sotto il punto di vista del dinamismo e della condizione atletica. Ora affrontiamo un bel ciclo di partite importanti; concentriamoci sulla prima sfida con la Cremonese, sulla voglia di affrontare squadre importanti. Sono queste le partite che ti danno più emozioni, che danno più soddisfazioni nel giocarle. Ad ora la squadra si ben comportata quando c’è stato il momento, quasi avesse bisogno di stimoli importanti come contro la Salernitana”. E dopo la sosta ci si chiede quale sia la condizione della squadra: “Di sicuro saranno out Pedrelli ed Enow nello stesso ruolo; bisognerà inoltre valutare fino all’ultimo 4-5 situazioni di giocatori che non sono al meglio della forma. La difesa a 3? a Crema mi ha molto soddisfatto, ma mi sento di dire che, almeno per il momento, non è un’alternativa che stiamo valutando, anche perchè si ha bisogno di giocatori con determinate caratteristiche sugli esterni. Siamo comunque molto fiduciosi di essere in grado di sopperire con il gruppo e con la volontà a determinate carenze; non siamo quì a piancerci addosso. Le nostre valutazioni saranno fatte nell’ottica di andare a bilanciare bene giocatori più o meno in forma o più o meno offensivi. Poi sarà il campo a decretare se le scelte saranno state giuste”.

Leggi il resto

Verona, Mandorlini: «Siamo cresciuti come squadra»

La 26a giornata vedrà i gialloblù tornare in campo dopo il penultimo turno di sosta osservato dalla Prima Divisione. Ceccarelli e compagni, che hanno archiviato la pratica Ravenna con una prova di forza, vorranno continuare su questa strada: “I punti sono fondamentali, rappresentano l’unica cosa che conta. E’ stata evidenziata una crescita di squadra, ma parliamo in toni bassi perchè mancano molte partite e sarebbe un peccato fermarsi adesso”. Questa la prima analisi di Andrea Mandorlini.

“Abbiamo speso molto dal punto di vista nervoso, con partite abbastanza tirate. Avevamo bisogno di recuperare energie fisiche, l’unico rammarico è l’assenza di giocatori importanti. Staccare la spina dopo due settimane in cui non si è giocato significherebbe non aver capito niente. Ho grande fiducia nella squadra”. Mostra quindi ottimismo il tecnico romagnolo, che si aspetta di vedere sul campo i benefici legati alla pausa del campionato.

Ad Alessandria mancheranno Hallfredsson e Maietta, entrambi squalificati: “Nell’organico ci sono validi sostituti. Vergini ha giocato bene in tante partite, è più che affidabile. Più difficile rimpiazzare l’ex Reggina, ma le alternative non mancano. Non so ancora chi scenderà in campo dall’inizio, l’islandese è importante come tanti altri in rosa”.

Leggi il resto

Bassano, Porchia: «All’andata col Sudtirol cominciò la svolta»

Sandro Porchia è uno di quei giocatori che in Prima Divisione sa fare la differenza, eccome! Stiamo parlando di un difensore capace di realizzare 20 gol in Serie B e, con la doppietta rifilata al Monza, 20 gol in Lega Pro. Sandro ha marcato tanti grandi attaccanti, ma se provate a chiedergli quali sono stati i punteros più difficili da affrontare, non ha dubbi: ”Trezeguet, quando giocavo nel Rimini e la Juve era in B. Ma anche Milito..all’epoca giocava nel Genoa e già allora faceva tantissimi gol”.

Dopo la sconfitta con l’Alto Adige all’andata, la squadra ha cambiato volto, viaggiando ad una media di 1,7 punti a partita: ”E’ vero, da quella gara in avanti è cambiata la nostra mentalità ed abbiamo compreso che se stavamo accorti, cercando di non prendere gol, prima o poi l’occasione giusta per i nostri attaccanti poteva capitare. Con questa filosofia abbiamo costruito, mattone dopo mattone, il nostro campionato e siamo passati dall’essere una delle difese più perforate del girone ad essere la meno battuta. Ricordo bene la partita di Bolzano; non fecero meglio di noi ma seppero sfruttare l’occasione che gli capitò. Ora vogliamo rifarci di quella sconfitta, perché ancora brucia. Questa è una gara che vale molto e vincendo ci avvicineremmo sensibilmente al nostro obiettivo stagionale. Per noi è una gara fondamentale e chi giocherà darà il massimo, il gruppo è la nostra forza e lo abbiamo sempre dimostrato.”

Leggi il resto

Bassano, Jaconi: «L’obiettivo è sempre la salvezza»

Osvaldo Jaconi è un uomo di calcio. Prima da giocatore e poi da allenatore ha maturato sui campi un’esperienza che in pochi possono vantare nel panorama nazionale. Quando, in tempi non sospetti, aveva dichiarato che quando ci si avvicina alla meta i punti sono più difficili da ottenere, non sbagliava:”E’ così infatti, come è vero che nel girone di ritorno le squadre che stanno sotto sono le più ostiche da incontrare. E’ sempre stato così. Guardando la classifica, ci sono ben 7-8 squadre che possono ambire ai playoff. Noi invece dobbiamo pensare a salvarci arrivando il prima possibile a quota 42. Anche se siamo a quota 36 e qualcuno potrebbe pensare che i nostri obiettivi siano diversi, dobbiamo andare avanti per la nostra strada e con il nostro obiettivo.  Abbiamo avuto una impennata, stiamo meglio di altri, ma i nostri obiettivi non sono cambiati. All’inizio del campionato nessuno avrebbe pensato che potessimo fare un cammino del genere. I nostri risultati sono stati determinati dalla grande volontà e passione che i giocatori e lo staff hanno messo nel proprio lavoro. Ovunque andiamo cerchiamo di vincere, a volte va bene, altre meno. Gli stimoli non ci mancano, facciamo questi 42 punti e poi vedremo. Quando abbiamo giocato con la stessa formazione per più gare consecutive abbiamo ottenuto 22 punti sui 24 disponibili ed è un cammino straordinario. Poi nelle ultime 3 gare abbiamo subito 7 squalifiche e per una squadra come la nostra sopperire a tali problemi diventa difficoltoso. Oltre alle squalifiche di Basso e Mateos, due dei leader della squadra, anche domenica avremo alcuni assenti per infortunio come Guariniello e Iocolano, ma chi giocherà lo farà con ardore”.

Leggi il resto

Farina, “il Prof” dello Spezia

Da due anni tornato ad essere il preparatore atletico dello Spezia dopo l’esperienza in Serie B con Massimiliano Nardecchia, Sandro Farina, per tutto il gruppo aquilotto è “Il Prof”. A lui il compito di mettere a punto i motori dei giocatori bianchi e consegnarli a mister Pane tirati a lucido. Con il campionato che ha appena vissuto la seconda pausa (una terza è prevista per domenica 3 aprile), lo staff bianco ha potuto concentrarsi sul recupero di alcuni giocatori non al meglio ed allo sviluppo di un lavoro di prevenzione:

“Questa pausa di campionato ci ha permesso di andare a lavorare sul recupero di alcuni ragazzi che non erano al meglio e di portare avanti un lavoro di prevenzione attraverso esercitazioni basate su quantità e qualità, con molte fasi dedicate al lavoro a secco. La squadra generalmente sta bene, ma è ovvio che, in una rosa così ampia, i discorsi vanno fatti sui singoli casi. Il mio compito, insieme con il mio collega Maurizio Cantarelli, è proprio quello di modulare i carichi di lavoro, ritagliare l’abito giusto su ogni singolo atleta”. “Il Prof” va poi ad analizzare le situazioni più complicate: “La sosta ci ha permesso di lavorare in modo specifico anche su alcuni ragazzi che presentavano problemi muscolari: diciamo che il fastidio all’adduttore per Colombo è completamente risolto, mentre Lollo, ancora per oggi, lavorerà a parte a seguito di un piccolo stiramento al collaterale del legamento mediale della gamba sinistra occorsogli in allenamento. Discorso più complesso per Enow per cui, di concerto con giocatore, procuratore e staff, si è deciso di mandarlo a lavorare un mesetto dal Prof. Bisciotti per questa condropatia femoro-rotulea che lo affligge; fino ad ora il ragazzo ha convissuto stoicamente con il ginocchio malandato, ma ha sofferto parecchio, anche in relazione ad un fastidio sul colleterale mediale. Pedrelli continua nel suo percorso riabilitativo e viene monitorato ogni 3/4 giorni per ottimizzare i carichi di lavoro. Infine Buzzegoli, che presenta una piccola lesione sul muscolo ileopsoas, effettuerà lavoro differenziato, ma sono ottista per il suo recupero”.

Leggi il resto