Gubbio, pari e polemiche con la Spal

GUBBIO-SPAL            1-1

  • MARCATORI: Melara (S) al 6′ s.t.; Galano (G) su rigore al 44′ s.t.
  • GUBBIO (4-3-3) Lamanna; Caracciolo, Briganti, Borghese, Farina; Sandreani (dal 30′ p.t. Suciu), Boisfer, Raggio Garibaldi (dal 36′ s.t. Bartolucci); Galano, Bazzoffia, Daud (dal 47′ s.t. Gaggiotti). (Farabbi, Alcibiade, Monefusco, Nazzani). All. Torrente.
  • SPAL (4-1-4-1) Ravaglia; Belleri, Zamboni, Battaglia, Ghetti; Bedin; Melara (dal 28′ s.t. Volpe), Rossi, Colomba, Corsi (dal 18′ s.t. Coppola); Fofana (dal 32′ s.t. Mendy). (Capecchi, Bortel, Albini, Locatelli). All. Remondina.
  • ARBITRO Bolano di Livorno.
  • NOTE paganti 1.666, abbonati 752, incasso 21.689 euro. Ammoniti Bazzoffia, Galano, Melara, Daud. Angoli 4-8.

GUBBIO – Il calcio è bello anche perché ognuno la vede come più gli piace. E allora ecco che Torrente e Remondina, i due tecnici, alla fine del match tra Gubbio e Spal intonano due musiche diverse. Torrente: “Ai punti il pareggio ci va stretto. Il rigore? La trattenuta di Battaglia su Borghese non amette dubbi, per cui rigore netto e lo dico prima che qualcuno tenti di inquinare… le prove”. Remondina: “Il risultato non è giusto perché condizionato da un rigore fischiato con molta generosità. A noi non ci sono stati consessi penalty molto più evidenti”. Sul taccuino il Gubbio colpisce una traversa con la palla che non entra per questione di centimetri con Daud al 21 del primo tempo, poi si mangia un gol con Bazzoffia al 29’.

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Monza-Salernita, pari spettacolo e polemiche

MONZA – SALERNITANA 3-3

  • MONZA (4-2-3-1): Westerveld; Oualembo, Tuia, Cudini, Barje; Gambadori,
    Djokovic; Iacopino (44’st Chemali), Ferrario, Ricci (34’ st Furlan);
    Masini (29’ st Prato). A disp: Maggioni, Anghileri, Campisi, S.
    Seedorf. All: Verdelli.
    SALERNITANA (3-4-3): Caglioni; Altobello, Jefferson, Accursi;
    D’Alterio, Carcuro (1’st Szatmari), Carrus, Pippa; Ragusa (28’ st
    Falzerano), Fava (38’st Montalto), Ayres. A disp: Di Stasio, Balestri,
    Russo, Aurelio. All: Breda.
    Arbitro: Sig. Barbiero di Vicenza (Moretti/Alassio)
    Marcatori: 19’pt Ayres (S), 41’pt rig. Iacopino (M), 2’st Altobello
    (S), 21’ st Djokovic, 24’st Iacopino (M), 31’ st Jefferson (S)
    Ammoniti: D’Alterio (S), Oualembo (M), Jefferson (S)
    Espulsi: Gambadori (M) ed Accursi (S) al 27’st
    Angoli: 2-5
    Recuperi: 1’pt – 6’ st

Partita rocambolesca al Brianteo di Monza, con sei gol, due espulsioni, un rigore e un episodio di mancato fair play che farà discutere parecchio. Nel primo tempo, Salernitana in vantaggio con Ayres al 19’. Il Monza, dopo aver colpito un palo al 29’ con Ricci, è riuscito a pareggiare al 40’ con un rigore molto dubbio trasformato da Iacopino.

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Foggia, un pareggio e tante polemiche

FOGGIA – GELA  2-2

  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Candrina (70´ Agodirin), Rigione (63´ Torta), Romagnoli, Tomi; Kone (84´ Agostinone), Salamon, Laribi; Farias, Sau, Insigne. A disp. Santarelli, Caccetta, Varga, Palermo. All. Zdenek Zeman
  • GELA CALCIO (4-1-4-1): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Aliperta; Giardina; Scopelliti, Zaminga, Cunzi, D´Anna; Docente. A disp. Maraglino, Puccio, Italiano, Piano, Crivello, Avantaggiato, Saani. All. Alfonso Ammirata
  • ARBITRO: Daniele Bindoni di Venezia (Della Rocca-Parisse)
  • MARCATORI: 10´ Sau, 25´ Cunzi (G), 51´ D´Anna (G), 86´ Sau
  • AMMONITI: Rigione, Kone, Tomi, Torta (F); Zaminga, Giardina, Cunzi, Aliperta (G). ESPULSI: Al 90´ Candrina (F) e D´Anna (G) per proteste. NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori 5.002 per un incasso di € 73.806 (rateo abbonati più paganti). Angoli 6-0. Recupero 2´ pt; 5´ st.
  • Pomeriggio di passione quello di domenica allo Zaccheria, dove tra Foggia e Gela è successo davvero di tutto: vantaggio dei padroni di casa, capovolgimento di fronte degli ospiti, pari contestato dei rossoneri e rissa con finale thriller. Il tutto in una partita che il Foggia avrebbe potuto vincere se non fosse stato per le “solite” disattenzioni difensive, ma in cui non è mancata la reazione dei ragazzi di Zeman che dopo lo svantaggio hanno presidiato costantemente la metà campo avversaria. Ma andiamo con ordine.

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