Portogruaro, a Della Rocca il gol; Bassano, Basso in difesa

Sulla carta, il menù ha prezzi fissi che si possono visionare in maniera preventibva: prima valuti, poi scegli. Fosse un ristorante, lo stadio Mecchia avrebbe camerieri pronti a girare lungo i tavoli con l’elenco nel dettaglio: sopra, vi si potrebbe leggere di quanto questo Bassano pare ancora poca cosa rispetto a un Portogruaro che ha cominciato senza infamia e senza lode ma a cui va riconosciuto il merito di essere lì, in quel nucleo di classifica nel quale staziona la maggior parte dei club di prima divisione B.

Allora, fosse il Mecchia un ristorante e la graduatoria un menù, uno andrebbe sul sicuro: per mangiare bene, meglio quel popò di roba che è il Portogruaro. Tuttavia: il Mecchia è tutt’altro, la classifica non sforna pietanze e, seppure lo facesse, è pur sempre vero che anche i cuochi più sopraffini potrebbero incappare in una serata di debacle imprevista. Improvvisa.

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Prato, no Pesenti sì Pisanu; Latina, Tortolano e Toscano

Riscattare la sconfitta contro la Triestina subita tra le mura amiche: il Latina arriva a Prato con la determinazione causata dalla recente e freschissima delusione. Toscani messi ancora peggio, visto che i tre soli punti in graduatoria sono un allarme rosso che potrebbe diventare nero: ad aggiungere benzina sul fuoco, l’assenza – pesantissima – di bomber Pesenti che ad Andria ha rimediato un infortunio muscolare.

Chi garantisce un sorriso al pubblico di casa, sono Pisanu e Lamma: il trequartista rientra con la voglia di tornare a dettare i ritmi al reparto offensivo, il secondo riprende il proprio posto in difesa. Nelle file ospiti, mister Sanderra non può disporre degli infortunati Mariniello, Babù (alla ricerca della migliore condizione), Tortori (al rientro dopo la lesione muscolare), Merlin e Agius.

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Feralpi, Remondina fa la rivoluzione; Piacenza con Guzman e Di Bella

Immaginate una ripresa da favola. Cosa viene in mente? Che l’Italia improvvisamente si riprenda da una crisi economico-politica sempre più cronica? No, roba purtroppo più semplice seppure – nel suo piccolo – complessa e incredibile. Immaginate una ripresa da favola, si diceva, e che quel capolavoro sia riuscito in 45′ di calcio giocato a una squadra in netta difficoltà. Societaria e calcistica.

A tal punto grande, quella favola, che il Piacenza – capace di viverla – potrebbe da lì in avanti aver ribaltato i destini del suo campionato. Quanto avvenuto al Garilli contro il Lanciano ha del miracoloso, lo sanno bene anche gli uomini di Remondina: perchè il Feralpisalò contro quel Piacenza, rischia di incappare tra qualche ora.

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Pergocrema, Pià dal 1′; Siracusa, Sottil vuole stupire

Ora, signori. come si ferma la capolista? Basteranno mai gli uomini di buona volontà e l’affidamento a qualche rito scaramantico? Ovviamente no, si parla di professionismo e per il Siracusa la questione diventa assai più delicata.

Analizzare per filo e per segno ogni punto di forza e ogni elemento di debolezza degli avversari: nello specifico, poi, il Pergocrema merita ben più di uno studio parziale se è vero – come lo è – che nel bottino di 15 punti all’attivo (sempre voi, signori: 5 vittorie e una sconfitta. Scusate se è poco) sono racchiuse anche le cifre che contano un sacco e di cui si parla non molto.

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Carrarese: Cori o Gaeta; Andria, torna Cossentino

Stesso bottino di punti – nove per ciascuna – e uno scontro diretto in quel di Massa Carrara che pare momento per valutare se, alla settima giornata di prima divisione, i toscani e i pugliesi possono ambire per davvero a un traguardo significativo e diverso da quello della salvezza tranquilla con qualche giornata di anticipo.

 E’ una delle due gare anticipate alle 15, le ultimissime dai campi soppesano due squadre con differente stato di forma.

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Trapani, Tedesco e Perrone di punta; Cremonese, Riva in mediana

Un pareggio non è certo una battuta d’arresto, a maggior ragione non può esserlo se alle spalle vi era una striscia utile di cinque vittorie consecutive. Eppure, dopo aver cullato per una serie di giornate il prestigio garantito dalla constatazione che, tra tutte le squadre europee, proprio la Cremonese detenesse il record di punti, anche solo il pareggio infastidisce.

Punto prezioso a Siracusa, mancherebbe altro. Però. Se è vero che vincere fa venir voglia di vincere, uno rischia di rimanerci peggo per le due lunghezze lasciate per strada più di quanto alletti il punticino guadagnato. Si cominci a dire: fosse qiesto lo stato mentale dei grigiorossi di Oscar Brevi, vorrebbe dire che ci si trova di fronte a una grande squadra.

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Lanciano, Pavoletti out; Spezia con Mastronunzio

Sarà uno Spezia diverso rispetto a quello che ha vinto contro il Trapani nel corso della gara di esordio del nuovo tecnico spezzino,  Michele Serena. Una gara, una vittoria: il neo arrivato sulla panchina dei liguri parte da lì ma la trasferta di Lanciano pare essere altra sfida.

Difficile per diversi motivi: il primo, gli abruzzesi – dopo un avvio di stagione encomiabile –  sono in una fase calante, hanno già subito due sconfitte consecutive e li si immagina agguerriti.

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7a / Prima Divisione B scommesse e quote

Sono due gli anticipi pomeridiani della settima giornata di Prima Divisione B in programma mercoledì 12 ottobre: segno 1 molto probabile in Carrarese-Andria, sebbene i toscani hanno perso male in casa nell’ultma uscita contro il Frosinone. I bookies riservano per l’incontro quote assai elevate e, pur riservando maggiore fiducia ai locali, non disdegnano l’opzione del pari. La vittoria della Carrarese è pagata a 2,80, il pareggio frutta 3,30 volte l’investimento e il segno 2 vale 4.

Altra gara in programma alle 15 è quella di Trapani, dove a far visita ai siciliani arriva la Cremonese ancora imbattuta: le possibilità che i grigiorossi possano perdere in Sicilia – seconda gara oltre lo stretto dopo quella contro il Siracusa di domenica –  sono meno probabili di quanto lo sia una vittoria esterna. Le quote: segno 1 pagato 3.20; il pari vale 3.50; il 2 frutta 2,80 volte la somma giocata.

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