Addio miracolo “Porto”, si torna in I Divisione

Il miracolo Portogruaro si ferma dopo un anno. Di questi tempi, nella primavera 2010, si parlava del “Porto” italiano e di una squadra capace di una grande cavalcata in Prima Divisione. Dopo un anno, si ritorna in Lega Pro. A Modena è arrivato il 3-1 che ha sancito la definitiva retrocessione dei veneti. Anche con una vittoria, alla luce dei risultati di oggi, la compagine di Agostinelli non avrebbe evitato l’amaro ritorno in Prima Divisione. E’ stato un pomeriggio, quello di domenica, in cui hanno fatto festa solo i padroni di casa. Anche per il Portogruaro, non è valso a nulla il cambio di panchina che ha visto l’esonero di Viviani e l’arrivo di Agostinelli. L’ex tecnico del Napoli non è riuscito a risollevare le sorti di una squadra che, lo ricordiamo, ha cominciato la stagione anche giocando al “Friuli”, lontano dunque da casa.

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Dalla Serie B… ecco il Frosinone

Dopo cinque campionati consecutivi in serie B, il Frosinone è retrocesso in Prima Divisione. Manca ancora una giornata per la fine del campionato di Serie B, ma la vittoria del Sassuolo per 2-1 al “Matusa” ha condannato i ciociari. La formazione gialloblu chiude la stagione anche all’ultimo posto con appena 38 punti dopo 41 partite, nemmeno un punto a partita, con una media inglese di -45, frutto di otto vittorie, quattordici pareggi e ben 19 sconfitte, il che vuol dire aver perso una gara su due. Con questi numeri non poteva che essere fallimentare la stagione del Frosinone, a cui non è servito nemmeno il cambio in panchina con l’arrivo di Salvatore Campilongo per risollevare le sorti di una squadra partita male e finita peggio.

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Nocerina, voglia di Supercoppa

Sabato pomeriggio allo stadio “Barbetti” si affronteranno il Gubbio e la Nocerina, ovvero le due squadre che hanno – rispettivamente – dominato il Girone A e il girone B della Prima Divisione. E’ la gara di Supercoppa di Lega Pro, trofeo assegnato idealmente alla squadra più forte dei due gironi. La Nocerina ci tiene a far bene e a dimostrare, ancora una volta, tutto il suo lavoro. Mentre Gaetano Auteri prepara la trasferta di Gubbio, da mesi ormai Ivano Pastore sta lavorando sottostraccia per costruire la formazione per la serie B. Il primo punto, quello più importante, è stato gettato: confermare l’allenatore, anche se su Auteri (così come su Torrente del Gubbio), sembra esserci ancora un po’ di interesse da parte del Palermo di Maurizio Zamparini. Comunque,il diesse rossonero ha già iniziato a tessere le prime trame di un calciomercato che renderà quest’estate ancora più incandescente. Tanti i giovani finiti sul taccuino dell’uomo di mercato del patron Citarella. Tutti ragazzi provenienti da settori giovanili importanti; come Genoa, Inter o Lazio.

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Gubbio, tutta la gioia di mister Torrente e Gigi Simoni

Il Gubbio ha firmato domenica la pagina più importante dei suoi cento anni di storia conquistando la promozione in serie B. La precedente esperienza nella cadetteria risale al 1947-48, ma allora non era una serie B a girone unico, per cui l’impresa della squadra di Torrente è più importante. Il verdetto l’ha sancito la vittoria per 3-1 sulla Paganese, al cospetto di oltre 4mila persone, che ha retto venti minuti e poi si è dovuta inchinare a Gomez e compagni. Solo nel finale un rigore (dubbio) di Briganti su Ferraro con la trasformazione di quest’ultimo ha riacceso per un attimo un match che non ha mai fatto registrare sussulti particolari per le coronarie rossoblù. Tremendo il doppio gol dal 32′ al 34′ del primo tempo con Boisfer e Gomez. Una duplice mazzata che ha spezzato le gambe ai campani affossandoli verso una retrocessione. La terza rete ancora con Gomez al 48′ su rigore che fa salire l’asso argentino nella classifica marcatori a quota 17. Per lui un podio d’argento dietro al fenomeno Paulinho del Sorrento ma ben distante dalla terza piazza.

Emblematiche

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Finalmente GuBBio: favola da serie B

Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Emozioni da serie B. Emozioni chiuse in fondo al cuore da 64 anni. Era il 1947, l’Italia stava uscendo dal secondo conflitto mondiale, il Gubbio brindava alla serie B. Allora come oggi. La vittoria contro la Paganese permette al “Barbetti” e a tutta la cittadina umbra di vestirsi a festa.

Il Gubbio, diciamocelo, ha sorpreso tutti. Nel suo girone – quello A – tutti davano i favori dei pronostici per Hellas Verona, Spal, Cremonese, Salernitana. Invece il Gubbio nella prima parte della stagione ha duellato con il Sorrento. Una sfida bella tra due belle realtà. Nella seconda parte del campionato, tra gennaio e febbraio la squadra eugubina ha messo le ali, sofferto nel finale, tagliato la linea del traguardo a 90’ dalla fine dei giochi.

Come nasce un trionfo. Sono tanti i nomi che andrebbero inseriti nella rubrica dedicata ai segreti di un trionfo. Sicuramente il bomber Gomez con le sue reti, ma anche la forza di Daud, una colonna come Lamanna tra i pali, i piedi e l’intelligenza di capitan Sandreani. Ma, la vera forza del Gubbio, è stata nella scelta di due nomi: Torrente e Simoni. Il primo, colonna del Genoa, ex grande giocatore, che ha preso la squadra in Seconda Divisione e l’ha portata in B. Il secondo, ex grande allenatore a cui uno scudetto – quello sì, sul campo – lo hanno anche rubato, ha avuto la forza di lasciare i grandi palcoscenici e di ripartire dalla provincia, da Gubbio, come direttore tecnico. Mettendo insieme una squadra con pochi spiccioli.

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La Nocerina espugna Foggia e torna in B!

FOGGIA-NOCERINA 0-1

  • U.S. FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Candrina, Romagnoli, Torta, Regini; Burrai, Salamon (80´ Agostinone),Laribi (80´ Varga); Farias, Sau, Insigne. A disp. Ivanov, Caccetta, Tomi, Rigione, Marinaro. All. Zdenek Zeman
  • A.S.G. NOCERINA (3-4-3): Gori; Pomante, De Franco, Di Maio; Scalise, De Liguori (60´ Nigro), Bruno, Bolzan; Catania, Castaldo (88´ Galizia), Negro (75´ Petrilli). A disp. Amabile, Marsili, Cavallaro, Servi. All. Gaetano Auteri.
  • ARBITRO: Marco Bolano di Livorno (Raparelli-Ernetti)
  • MARCATORI: 52´ Pomante

AMMONITI: Romagnoli, Burrai (F); Di Maio (N)

  • NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 6.665 (paganti più abbonati, circa 800 tifosi provenienti da Nocera) per un incasso di € 100.380 (rateo abbonati più paganti). Corner 2-7. Recupero 2´ pt; 5´ st.

Al Foggia non riesce di guastare la festa alla Nocerina e lo Zaccheria viene violato per uno a zero, risultato che manda in B i campani e complica maledettamente la corsa play-off dei satanelli a tre giornate dalla fine del campionato. Doveva e poteva andare diversamente: alla fine, invece, la rabbia del Foggia è pari alla felicità dei campani: “protagonista” l´assistente Raparelli di Albano Laziale che annullerà ben due gol apparentemente regolari ai rossoneri, cui si aggiunge un altro “bollato” dall´arbitro Bolano.

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Juve Stabia, Mezavilla: “Al derby ci teniamo molto”

Le vespe di mister Braglia hanno ripreso la preparazione in vista del derby di domenica prossima, al San Francesco di Nocera Inferiore, contro la compagine del tecnico Auteri ormai prossima a brindare la promozione diretta in serie B. Il centrocampista Adrian Mezavilla, autore del goal che ha spianato la strada verso la vittoria conquistata contro la Ternana, evidenzia lo spirito con il quale la Juve Stabia affronterà la capolista: “La partita è difficile anche perché è un derby”. Non vi è alcun dubbio circa la determinazione con cui la Juve Stabia scenderà in campo: “Affronteremo l’avversario come al solito – ribadisce il centrocampista – cercando di far risultato, senza dimenticare che non abbiamo ancora la certezza di aver conquistato un posto nella griglia play-off. Dobbiamo ancora disputare incontri difficili ma stiamo lavorando bene, pensando domenica dopo domenica. Ora l’obiettivo immediato è quello di far bene contro la Nocerina, poi avremo il ritorno di Coppa Italia e così di volta in volta”. La particolarità del prossimo incontro sta anche nel fatto che la Nocerina potrebbe centrare, con netto anticipo, la promozione in serie B: “Una situazione del genere mi è già capitata quando giocavo nel Perugia ed affrontammo il Napoli: purtroppo perdemmo”.

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Bassano, Porchia: «All’andata col Sudtirol cominciò la svolta»

Sandro Porchia è uno di quei giocatori che in Prima Divisione sa fare la differenza, eccome! Stiamo parlando di un difensore capace di realizzare 20 gol in Serie B e, con la doppietta rifilata al Monza, 20 gol in Lega Pro. Sandro ha marcato tanti grandi attaccanti, ma se provate a chiedergli quali sono stati i punteros più difficili da affrontare, non ha dubbi: ”Trezeguet, quando giocavo nel Rimini e la Juve era in B. Ma anche Milito..all’epoca giocava nel Genoa e già allora faceva tantissimi gol”.

Dopo la sconfitta con l’Alto Adige all’andata, la squadra ha cambiato volto, viaggiando ad una media di 1,7 punti a partita: ”E’ vero, da quella gara in avanti è cambiata la nostra mentalità ed abbiamo compreso che se stavamo accorti, cercando di non prendere gol, prima o poi l’occasione giusta per i nostri attaccanti poteva capitare. Con questa filosofia abbiamo costruito, mattone dopo mattone, il nostro campionato e siamo passati dall’essere una delle difese più perforate del girone ad essere la meno battuta. Ricordo bene la partita di Bolzano; non fecero meglio di noi ma seppero sfruttare l’occasione che gli capitò. Ora vogliamo rifarci di quella sconfitta, perché ancora brucia. Questa è una gara che vale molto e vincendo ci avvicineremmo sensibilmente al nostro obiettivo stagionale. Per noi è una gara fondamentale e chi giocherà darà il massimo, il gruppo è la nostra forza e lo abbiamo sempre dimostrato.”

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Juve Stabia, Colombi: “Giocare al Sud ti forma”

L’entusiasmo con cui è stata accolta la Juve Stabia, alla ripresa della preparazione avvenuta venerdì scorso ed in particolare quando gli uomini di mister Braglia si sono recati in Villa Comunale, per rendere omaggio all’iniziativa dei tifosi della Curva Sud, ha suscitato ottime impressioni nei calciatori gialloblu. Simone Colombi, uno dei più giovani della squadra, commenta:  “E’ stata una cosa piacevole e bella”. L’estremo difensore, giunto a gennaio alla corte di mister Braglia, evidenzia l’importanza dell’esperienza che sta vivendo con la maglia stabiese: “Giocare al Sud ti forma soprattutto sotto l’aspetto caratteriale”.

Il portiere continua spiegando i particolari del suo approdo alla Juve Stabia: “A fine dicembre ho saputo dell’interessamento della compagine stabiese, poi ho parlato con mister Braglia ed anche Cazzola mi ha illustrato, in termini positivi, l’ambiente e la società”. Circa il campionato disputato, fino ad ora, dalle vespe: “Al mio arrivo la squadra era quinta e già aveva centrato un ottimo risultato, visti gli obiettivi iniziali. Ora dovremo difendere, partita dopo partita, il piazzamento nei play off”. A proposito dei suoi rapporti con gli altri colleghi di reparto: “Sono ottimi con tutti – afferma con vigore il portiere – perché lottiamo per il bene della Juve Stabia”.

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Nocerina, così forte che non sembra vero

Nocerina-Atletico Roma 2-1

Nocerina 3-4-3: Gori, Di Maio, De Franco, Nigro, Scalise, Bruno, De Liguori, Bolzan, Catania(35’st Petrilli), Castaldo(42’st Ripa), Negro(21’st Cavallaro).  A disp: Amabile, Pomante, Marsili, Galizia.  All. Gaetano Auteri

  • Atletico Roma 4-3-3: Ambrosi, Angeletti, Tombesi( 42’st Mazzeo), Doudou, Padella, Romondini(28’st Baronio), Mazzarani, Chiappara(28’stCaputo), Esposito, Ciofani, Franchini. A disp: Previti, Pelagias, Miglietta, Chiaretti. All: Giuseppe Incocciati
  • Arbitro: sig. Abbattista di Molfetta
  • Marcatori: 27′ De Liguori, 44′ Franchini, 56′ Catania
  • Amm: Scalise(N), Di Maio(N), Cavallaro (N), Tombesi (AR), Padella(AR)
  • C’è solo da stropicciarsi gli occhi e pensare che tutto questo sia disumano. Non è nelle possibilità umane dell’avversario contemplare il modo di giocare della Nocerina nè avere la forza di insidiare l’autorevolezza con cui prendono il largo i molossi. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie avrebbe detto Ungaretti all’Atletico Roma di Incocciati: lì sul punto di essere travolti in ogni istante sotto i colpi incalzanti della fanteria di Auteri.

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