Breda si presenta, nuovo allenatore della Reggina

Il tecnico amaranto, in conferenza stampa, parla del suo impegno con la Reggina, una sfida che come afferma davanti alla stampa “non vede l’ora di iniziare”.
Questi i passaggi principali delle dichiarazioni di Mister Breda, ex allenatore della Salernitana, nel corso della conferenza stampa.
MOTIVAZIONI: “Ho lasciato le cose a metà. Il mio è un ruolo di passione, di sentimenti e di orgoglio. Reggio è stato l’inizio della mia carriera da allenatore, una tappa decisamente importante che mi ha permesso di confrontarmi con i “grandi”. Sono contento di riprendere un anno dopo il percorso che avevo lasciato perché qui mi sono sempre trovato benissimo, conosco l’ambiente, i ragazzi e la società, al S.Agata si lavora davvero bene”.
STAGIONE AMARA: Io e la Reggina abbiamo una cosa in comune: siamo rimasti con l’amaro in bocca perché speravamo di conquistare qualcosa di importante. Questa velata rabbia deve essere trasformata in stimolo per fare una grande stagione, vogliamo sia il nostro punto di partenza.

TIFOSO AMARANTO: Quest’anno ho seguito la squadra da vero tifoso. Mi è dispiaciuto molto per il finale di stagione, per questo ho tanta voglia di mettermi subito a lavoro per provare a riprenderci quello che lo sport ci ha negato.

OBIETTIVI: Credo che gli obiettivi siano molteplici, sicuramente il risultato sportivo è importante. Abbiamo le idee chiare, c’è voglia e determinazione. Tra i tanti obiettivi c’è anche quello di riportare gente allo stadio, ma sono fiducioso perché durante i playoff Reggio ha risposto molto bene. Per adesso però l’obiettivo è lavorare ed affrontare ogni partita come fossero battaglie.

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Verona-Salernitana: numeri da serie A

A Verona è tornato l’entusiasmo dei bei tempi. Così come a Salerno. Due città affamate di calcio: domani si affrontano nella finale di andata dei playoff, e soltanto una delle due, alla fine dei 180 minuti, potrà brindare alla serie B. Intanto, c’è da sottolineare la splendida cornice di pubblico prevista, sia domani allo stadio “Bentegodi” che domenica all’”Arechi”.

Per la gara a Verona, ieri alle 13, è scaduto il termine per gli abbonati gialloblù di confermare il proprio settore. E la prevendita vola. Idem per i tagliandi spediti a Salerno. Il settore ospiti (3.100 posti) avrà pochi spazi vuoti. I tifosi granata si sono mobilitati anche fuori dalla Campania. Una carovana con oltre dieci bus e tantissime auto private si muoverà da Salerno. Tra i tifosi dell’Hellas si sta tramutando progressivamente in realtà l’invito lanciato dalla società: «Riempiamo il Bentegodi». Sono già stati venduti più di 13mila biglietti, e dunque è facile ipotizzare uno stadio pieno con almeno 25mila persone.

Il Verona ha preparato al meglio la finalissima, dopo aver battuto nella semifinale quella che era la squadra favorita alla vigilia, il Sorrento di Simonelli. La Salernitana è stata, invece, in ritiro a Vicenza. Breda ha convocato ventidue calciatori, gli stessi che hanno vinto ad Alessandria. Montervino prenderà il posto dello squalificato D’Alterio.

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Sudtirol, l’ad Pfeifer: “Restare in Prima Divisione”

Raggiungere i playout era solo il primo obiettivo di questo finale di stagione. Ce l’abbiamo fatta, seppur con qualche affanno. Adesso dobbiamo completare l’opera. Perché la nostra società vuole fortissimamente rimanere in Prima Divisione”. Così l’Amministratore Delegato, Dietmar Pfeifer.

Gara d’andata dei playout del campionato di Prima Divisione Lega Pro: questa domenica, 29 maggio, l’FC Suedtirol ospita il Ravenna. E’ una sfida-salvezza che si gioca in 180 minuti, con match di ritorno in terra romagnola domenica 5 giugno.

Un doppio spareggio nel quale i biancorossi debbono non solo conquistare almeno una vittoria, ma anche segnare un gol in più degli avversari, giacché in caso di parità di risultati e di reti ad avere la meglio sarebbe il Ravenna, in virtù del miglior posizionamento in classifica dei romagnoli al termine del campionato. Da qui l’esigenza e la convenienza per l’FC Suedtirol di provare a vincere la prima delle due gare di spareggio, in maniera tale da presentarsi a Ravenna con due risultati su tre a disposizione.

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Nocerina, voglia di Supercoppa

Sabato pomeriggio allo stadio “Barbetti” si affronteranno il Gubbio e la Nocerina, ovvero le due squadre che hanno – rispettivamente – dominato il Girone A e il girone B della Prima Divisione. E’ la gara di Supercoppa di Lega Pro, trofeo assegnato idealmente alla squadra più forte dei due gironi. La Nocerina ci tiene a far bene e a dimostrare, ancora una volta, tutto il suo lavoro. Mentre Gaetano Auteri prepara la trasferta di Gubbio, da mesi ormai Ivano Pastore sta lavorando sottostraccia per costruire la formazione per la serie B. Il primo punto, quello più importante, è stato gettato: confermare l’allenatore, anche se su Auteri (così come su Torrente del Gubbio), sembra esserci ancora un po’ di interesse da parte del Palermo di Maurizio Zamparini. Comunque,il diesse rossonero ha già iniziato a tessere le prime trame di un calciomercato che renderà quest’estate ancora più incandescente. Tanti i giovani finiti sul taccuino dell’uomo di mercato del patron Citarella. Tutti ragazzi provenienti da settori giovanili importanti; come Genoa, Inter o Lazio.

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Viareggio a lavoro per i playout. Ok il controllo Deloitte

Archiviata la sconfitta di Taranto, nel corso della quale mister Scienza non ha schierato i cinque diffidati ed ha comunque preferito dare spazio ai giocatori fin qui meno utilizzati, mercoledì l’Esperia Viareggio ha ripreso gli allenamenti in vista della duplice sfida col Cosenza decisiva per la permanenza in Prima Divisione.

Nel corso del match in terra di Puglia il tecnico piemontese ha fatto debuttare con scampoli di partita i giovanissimi Modica (classe 1991) e Mancini, richiestissimo prodotto del vivaio, addirittura del 1994. Esordio anche per il centrale Gigli (1990) che ha disputato tutti i 90 minuti destando buona impressione.

Per quanto riguarda la disputa del match di andata dei play-out si spera che le istituzioni riescano almeno a far sì che si giochi allo stadio dei Pini, in caso di ennesima debacle l’opzione più probabile è quella di emigrare all’Arena Garibaldi di Pisa.

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Alessandria, Artico già carico per i playoff

Una lunga carriera su tanti campi di calcio, poi Fabio Artico ha trovato la sua dimensione ad Alessandria. Oggi uomo simbolo dei grigi, domenica ha contribuito a firmare l’ultima impresa della squadra di Sarri, vittoriosa a Bassano, chiudendo così al terzo posto in classifica. Una posizione ottima anche in vista dei playoff, nei quali l’Alessandria affronterà la Salernitana. “Abbiamo quindici giorni di tempo per prepararci – spiega Artico -. Per ora siamo tranquilli. Non dimentichiamo che essere ai play-off è già un grandissimo risultato, cercheremo di far valere il vantaggio che abbiamo in classifica sapendo di avere una città intera che tiferà per noi”.

La Salernitana, dal canto suo, si è visto restituire un altro punto dalla penalizzazione, ma questo non cambia la classifica.

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Verona, Mandorlini non vuole distrazioni

SANDRA’ – Non spende molte parole Andrea Mandorlini relativamente alla tempistica con cui è stato penalizzato il Ravenna. Una sanzione che ridisegna nuovamente la classifica: “Mi sembra una farsa. Restiamo sulle cose serie, ovvero la partita che ci aspetta. Concentriamoci sulla 34a giornata, che deve garantirci l’accesso ai play-off. Pensiamo a stare bene, inutile dilungarsi su quanto accade fuori dal campo”.

Più o meno chiaro chi sarà titolare al “Voltini”: “I nomi a disposizione sono molti, nella mia testa dieci/undicesimi sono già definiti. Devo valutare una situazione, per il resto la formazione è fatta. Lasciare molti atleti in tribuna è difficile ma anche bello, affrontiamo gli ultimi giorni della regular-season con tutta la rosa al completo per cui preparatori e staff medico devono essere soddisfatti. Siamo consapevoli, convinti e basta. Andiamo a Crema con la certezza di non aver mai sbagliato Gubbio a parte, al di là dei pareggi o dei ko. Dobbiamo trovare la prestazione, in noi c’è grande voglia di fare”.

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