Verona, l’ultima volta di una vittoria all’Arechi nel 2005

VERONA – Era il 6 gennaio 2005 quando i gialloblù espugnarono lo stadio “Arechi” per l’ultima volta: in panchina siedeva Massimo Ficcadenti, e la coppia ItalianoBehrami rispose al vantaggio dei padroni di casa firmato Palladino. Oggi quei giocatori sono diventati colonne di Padova, Fiorentina e Parma, mentre Massimo Ficcadenti ha salvato il Cesena in Serie A. Ma qui parliamo dell’Hellas Verona e dei suoi precedenti in Campania. In totale 17 sfide, con un bilancio per gli scaligeri di 6 vittorie, 2 pareggi e 9 sconfitte, l’ultima delle quali costò l’esonero a Giuseppe Giannini (7 novembre 2010), con conseguente subentro dell’attuale tecnico Andrea Mandorlini.

Il 2 novembre 2003 il pari più recente, con Papa Waigo a firmare l’1-1 dopo la rete granata di Erjon Bogdani.

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Paganese, anche una vittoria potrebbe non bastare

Dopo un’ottima seconda parte di stagione, alla Paganese sono bastate due sconfitte consecutive (per altro arrivate contro due ottime squadre come lo Spezia sesto in classifica e il Gubbio promosso in serie B) per farla scivolare sul gradino più basso della classifica. Adesso, quindi, la Paganese non è più padrona del suo destino: domenica, infatti, al “Torre” arriva il Sudtirol. Per ottenere un posto nei playout, bisogna battere la squadra di mister Pellegrino con due gol di scarto, impresa titanica, visto che la Paganese ha il peggiore attacco del campionato con appena 16 centri e sperare che il Ravenna vinca a Monza. E’ chiaro, la situazione federale del Ravenna, su cui penda una richiesta di 7 punti di penalizzazione, farà giocare al massimo i romagnoli, che altrimenti rischierebbero i playout. Il Monza però, dopo alcuni buoni risultati, è a un passo dal conquistarsi i playout e difficilmente li mollerà.

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Sudtirol, finalmente vittoria

FC SUEDTIROL – PAVIA 2-0 (2-0) 

  • Fc Suedtirol (4-3-3): Zomer; Traorè, Cascone, Kiem, Martin; Furlan, Odibe, Fink (28’pt Baccolo); Fischnaller (17’st El Kaddouri), Marchi, Albanese. A disposizione: Mair, Mirri, Anastasi, Calì, Ciaghi.

 

Allenatore: Maurizio Pellegrino 

  • Pavia (4-3-3): Facchin; Pellegrini, Preite, Blanchard, Caidi (20’st Meregalli); Puccio, Meza Colli (1’st D’Errico), Ferrini; Ferretti, Eusepi, Guadalupi (1’st Veronese). A disposizione: Spintoni, Tarantino, Visconti, Tattini.

 

Allenatore: Benito Carbone 

  • Arbitro: Amerigo Aloisi di Avezzano

 

  • Reti: nel pt 17’ Fischnaller, 30’ Marchi

 

  • Note: pomeriggio soleggiato, temperatura estiva. Espulso al 26’ Veronese (P) per ginocchiata a gioco fermo ai danni di Odibe. Ammoniti Ferretti (P), Puccio (P), Ferrini (P), El Kaddouri (FCS). Spettatori 975, compresa quota abbonati (420).

 

Non ci credeva più nessuno. Ed invece alla fine la domenica della resurrezione del’FCS è arrivata, coi biancorossi che – trascinati da un Fischnaller strepitoso – battono il Pavia per 2-0, ritrovando la vittoria dopo quasi 5 mesi e facendo un passo forse decisivo per agguantare i playout. 

Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match sin dal suo principio. Prima Divisione Lega Pro, penultima giornata della regular season: un FC Suedtirol – in tenuta… – reduce da 4 sconfitte di fila e bisognoso di tornare a muovere la classifica per avvicinare il traguardo dei playout e per affrontare la giornata conclusiva di campionato senza l’obbligo di dover far punti a Pagani, ospita allo stadio “Druso” un Pavia che i playout li vuole invece evitare, essendo riuscito negli ultimi due mesi a risalire la china e a portarsi a soli due punti dalla salvezza diretta.

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Juve Stabia campione d’Italia: riviviamo il match

Castellammare di Stabia. Festa doveva essere e festa è stata. In un Menti gremito come non mai nel corso degli ultimi anni, le vespe di mister Braglia battono il Carpi e alzano al cielo il trofeo tricolore. Con la conquista della Coppa Italia di Lega Pro ( 39^ edizione ), la compagine stabiese, dei Presidenti Manniello e Giglio, scrive un’importante pagina nella centenaria storia dei colori gialloblù. La Juve Stabia, pur potendo contare sulla netta vittoria conquistata all’andata quando s’impose con un perentorio 3 a 1, parte subito determinata ed al 6’ con Tarantino, su punizione dal limite, sfiora il palo alla destra di Mandrelli. Un minuto dopo ci prova Mezavilla ad impensierire l’estremo difensore ospite, con una conclusione dal limite con la sfera che termina di poco sul fondo. Al 12’ le vespe passano in vantaggio: Tarantino dalla destra mette al centro per Mezavilla che, sfruttando anche un’indecisione del difensore Dascoli, deposita la sfera alle spalle di Mandrilli. E’ l’inizio della festa che durerà fino a tarda nottata. Al 22’ Corona serve Albadoro che, dal limite, scaglia un fendente con la palla che viene miracolosamente deviata in corner dal portiere del Carpi. Al 30’ le vespe vanno vicino al raddoppio con Albadoro che, servito da Dicuonzo, in sforbiciata manda la palla di un soffio sopra la traversa, tra gli applausi del pubblico. Al 40’ il Carpi abbozza la prima azione degna di cronaca con De Souza che, dalla distanza, tenta il tiro ma la palla termina alta sopra l’incrocio dei pali. Nella ripresa al 5’ Pezzella va via sulla sinistra e mette al centro per l’accorrente Mezavilla la cui conclusione finisce fuori. Al ’10 Raimondi ci prova con un destro dal limite senza esito. Al 39’ il neo entrato Mbakogu di testa, servito da Dianda, colpisce il palo. Dopo 2’ minuti di recupero, il signor Irrati decreta la fine dell’incontro. Al triplice fischio inizia la cerimonia di premiazione che si conclude con il giro di campo con la Coppa alzata dai calciatori stabiesi. Domenica prossima le vespe saranno chiamate ad un altro difficile impegno di campionato, nel derby contro la Cavese che si disputerà al Simonetta Lamberti di Cava dei Tirreni.

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Siracusa formato playoff, il Foggia cade

SIRACUSA – FOGGIA 1-0

  • MARCATORE: 13’st Bufalino (S)
  • SIRACUSA: Baiocco, Lucenti (33’st Strigari), Pasqualini, Spinelli, Moi, Ignoffo (k), Bufalino (16’st Desideri), Abate, Koffi (20’st Bufalino), Mancino, Giordano; A disposizione: Fornoni, Pepe, Strigari, Corapi, Bongiovanni; Allenatore: Guido Ugolotti
  • FOGGIA: Ivanov, Kone, Regini, Burrai, Rigione (25’st Torta), Romagnoli (K), Farias (27’st Agodirin), Agostinone, Sau, Laribi, Insigne (40’st Varga); A disposizione: Dazzi,Tomi, Marinaro, Palermo; Allenatore: Zdenek Zeman
  • Arbitro: Sig. Gianluca Barbiero (Vicenza); Assistente1: Mario Schembri (Mestre); Assistente2: Luca Mondin (Treviso).
  • Note: giornata soleggiata; temperatura tiepida; Spettatori: 2.786; paganti:1.418; Incasso: 27.931 euro; Ammoniti: Kone (F); Spinelli (S); Rigione (F); Burrai (F); Moi (S); Agostinone ( F);Corner: 7-6; Recupero: pt 1’ – st 6’

Clamoroso al “De Simone”. Il Siracusa di mister Ugolotti piega i Satanelli di Zeman e vola in classifica in piena zona playoff. Una gara tutto cuore e grinta quella dei siracusani, che prima subiscono un ottimo Foggia (in primavera notoriamente volano le squadre zemaniane), poi nella ripresa è il solito Bufalino a colpire, prima di uscire per lasciare il posto a Desideri.

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Dionigi e il Taranto “ammazzagrandi”

Ormai l’etichetta di “ammazzagrandi” al Taranto di mister Dionigi non gliela toglie più nessuno. Sulle rive joniche, dopo le tre sberle rifilate al Benevento di Galderisi, la squadra rossoblu domenica si è tolta la soddisfazione di battere la Nocerina, formazione che è al comando del girone B, era imbattuta da 21 settimane (un’eternità nel calcio moderno) ed ha praticamente già un piede in serie B. Contento e soddisfatto e come non esserlo! – mister Dionigi, che però sa che il cammino non è ancora concluso. Ecco la sua disamina della gara con i molossi: “La Nocerina ha disputato venti minuti di ottima fattura, anche se proprio nel primo tempo è stato il Taranto ad ottenere il vantaggio. Nella ripresa, però, siamo entrati in campo più cattivi: la capolista era venuta qui per vincere, pensando di chiudere anticipatamente, allo Iacovone, il discorso campionato. Invece ha subito il colpo della sconfitta”. Si può sopperire alla manovra mnemonica ed all’organizzazione dell’avversario: “Questa era una gara in cui occorrevano cuore e grinta- confessa il trainer modenese- Stiamo diventando forti dentro, come voglia di vincere, di fare risultato. Avevo detto ai miei di partire forte: non c’erano tensioni che tenessero, stavolta”.

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Pisa batte Foligno, continua la rincorsa-salvezza

PISA -FOLIGNO 1-0

  • Pisa (4-4-2): Pugliesi; Calori, Raimondi, Anselmi, Gimmelli; Ilari (28’st Fanucchi), Reccolani, Obodo, Favasuli (41’st Sereni); Carparelli (35’st Oliveira), Guidone. A disp: Lanni, Ton, Stendardo, Mosciaro. All. Pagliari.
  • Foligno (4-3-1-2): Rossini; Iacoponi, Gregori (28’pt Sala), Cusaro, Bassoli; Fondi, Papa (20’st Coresi), Fedeli; Cavagna; Falcinelli (6’st La Mantia), Moro. A disp: Zandrini, Severini, Castellazzi, Menchinella. All. Giunti.
  • Arbitro: Gavillucci di Latina (Di Iorio-Giampietruzzi).
  • Marcatori: 36’pt Carparelli
  • Note: cielo coperto, terreno non in perfette condizioni. Angoli 2-3; Ammoniti: Gregori, Carparelli, Calori. Recupero: 1’pt; 4’st

Prosegue la rincorsa salvezza dei nerazzurri al terzo successo nelle ultime quattro partite. I ragazzi di Pagliari hanno giocato con la grinta e la voglia di chi conosce bene l’importanza della posta in palio e alla fine hanno meritato i tre punti. Il Foligno ha provato a reagire ma si è scontrato sulla compattezza di un Pisa dal volto nuovo, deciso a togliersi al più presto dalle sabbie mobili della classifica.

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