Taranto, guai al Nord: i casi Karvonen e Berg

Tutti sul filo di lana sino all’ultimo. Davide Dionigi dunque non cambia la sua linea di pensiero, nemmeno alla vigilia del match interno contro la Ternana: l’undici che dovrebbe scendere in campo domani sera presenterà certamente alcune novità rispetto alla gara di Reggio Emilia contro il Carpi. Quasi certo il rientro di Coly, da poco diventato papà della piccola Sophia, nata nella notte tra lunedì e martedì.

“Si cambierà almeno un uomo per reparto, anche in previsione della sfida di Vercelli – ha spiegato il tecnico reggiano -. Ci saranno delle novità in tutti i reparti perché modificare gli uomini è sintomo di forza, è il segreto di questo gruppo. Io ho massima fiducia in loro, e se vinciamo dipende dal gioco che esprimiamo”.

 

Non sono mancate in queste ultime ore, polemiche in merito alla rosa numerosa che garantisce al Taranto un largo uso del turn over, rispetto alle altre concorrenti del girone.

“Non siamo l’unica squadra a poter contare un parterre di giocatori di 24 elementi. Io ho il coraggio di alternare gli uomini, gli altri, nelle mie stesse condizioni, mandano in campo sempre la stessa formazione. Forse non si fidano dei loro uomini. Io, non solo mi fido ciecamente, ma denoto anche dei picchi impressionanti di lavoro che prescindono dalla posizione da capolista. Da quando sono a Taranto, a parte il periodo iniziale di adattamento, ci sono stati dei progressi notevoli”.

ANCORA GUAI DAL NORD – Non c’é solo il caso Karvonen, per il quale il Taranto dovrebbe ancora pagare la seconda rata al Tampere United, ad agitare i sogni dei dirigenti rossoblù. Ora, pare infatti che il club pugliese non abbia pagato neppure (sempre la seconda rata) quella relativa a Jonathan Berg – fresco di risoluzione contrattuale – al Gefle. A questo punto, se tutto ciò venisse confermato, il Taranto rischierebbe il blocco del mercato fino a quattro sessioni.

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